Thirty-three.

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«Charlie sto andando a lavoro. Se hai bisogno chiamami». Le urla dal piano di sotto Amber.

«Tranquilla». Risponde la più grande per poi sentirla uscire. È passato un po' di tempo e la castana è uscita da un poco dall'ospedale finalmente del tutto fuori rischio. In questi giorni ha pensato davvero tanto e ha capito grazie a ciò che le è successo che deve rendere migliore la sua vita perché è solo uno spreco buttarla come fa lei, sta perdendo davvero molto e non lo aveva ancora capito. Durante la permanenza all'ospedale non è mai stata abbandonata, ogni giorno erano presenti sua sorella con il padre e i nonni, Billie e persino le amiche di Billie, sono anche venute le nuove amiche che si è fatta a Los Angeles qualche settimana fa, non si è mai sentita sola e per questo si ritiene fortunata. Billie era ogni giorno li e spesso le due hanno avuto battibecchi perché la nera non voleva mai tornare a casa per riposare ma la castana la obbligava e diciamo anche gli altri, altrimenti non si smuoveva, in fondo stava per perdere l'amore della sua vita, è comprensibile la sua voglia di non staccarle gli occhi di dosso. Vedere la nera sempre lì con lei non ha fatto altro che farla sentire in colpa, è stata tanto male a causa sua e lei non l'ha lasciata comunque un attimo, merita davvero tanto e per questo lei vuole diventare una persona migliore. Spesso la mattina Charlie si alza e sistema un po' la casa giusto per aiutare sua sorella e dopo esce camminando per tanto tempo, così come fa questa mattina, dopo aver sistemare facendo comunque attenzione visto le sue due costole rotte ma fortunatamente non era grave infatti adesso è quasi del tutto guarita, esce di casa e inizia a camminare rilassandosi cercando in tutti i modi di trovare un lavoro. Vuole chiudere totalmente con la sua vita passata, averne una dove non deve rischiare per guadagnare o non deve rinunciare alla ragazza che ama per dei capricci, deve e vuole impegnarsi davvero stavolta. Gira per un po' la zona fin quando non arriva davanti a dei magazzini dove alcuni ragazzi sistemano la merce, si avvicina ad una ragazza per chiedere qualche informazione.

«Ehi ciao scusami, posso chiedere a te?». La ragazza si gira e la guarda.

«Certo, dimmi pure». Le sorride cosa che Charlie ricambia.

«Per caso cercate personale? Starei cercando un lavoro qua in zona».

«Guarda sei fortunata perché ieri uno dei nostri si è trasferito e c'è un posto libero. Vieni ti faccio parlare con il nostro capo, io sono la responsabile, Erika». Sorride presentandosi e facendole strada.

«Grazie, io sono Charlie».

«Charlie, sicuramente interesserai al mio capo, sei alta e muscolosa, decisamente sei ingrado di caricare pesi». Afferma per poi ridere entrambe, la bionda arriva davanti ad una porta d'ufficio e bussa, poco dopo ricevono risposta ed entrano.

«Kass?». La chiama la bionda e il capo, che risulta essere una ragazza giovanissima, alza la testa e guarda le due.

«Lei è Charlie, starebbe cercando lavoro». La castana le sorride e la ragazza si alza.

«Ciao Charlie, sono Kassandra». Le porge la mano sorridendo e Charlie la stringe ricambiando il sorriso.

«Allora Charlie, hai avuto un tempismo perfetto, ieri uno dei nostri è andato via quindi c'è un posto libero».

«Si, me lo ha accennato lei». Risponde indicando la bionda.

«Perfetto. Inutile che io ti chieda se riesci a sollevare cose pesanti». Ride facendo ridere anche le altre due.

«Guarda, non faccio mai dei colloqui veri e propri, il lavoro è tutto manuale quindi scartare merci, caricarle e scaricarle sui camion e fare ordini, siamo magazzini quindi non vendiamo direttamente, e inoltre facciamo consegne». Spiega la ragazza, che non è neanche tanto più grande delle due.

Kiss me twice before you go|| Billie EilishDove le storie prendono vita. Scoprilo ora