Seven.

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Oggi a New York il tempo non è tra i migliori, le strade della città sono bagnate per via della pioggia che non cessa di scendere, centinaia di persone che corrono per evitare di bagnarsi troppo, chi prende il taxi, chi la propria auto, chi entra nelle loro strutture di lavoro e chi si dirige all'interno della struttura scolastica. Di solito con un tempo del genere si preferisce restare a casa, magari nel letto con una tazza di the caldo, cosa che vorrebbe fare adesso Billie con le sue amiche ma purtroppo la scuola lo impedisce.

«Possiamo ancora andarcene». Afferma Billie senza voglia facendo ridere le sue amiche.

«No abbiamo una verifica». Le risponde Zoe.

«Che andrà malissimo». Continua Lily facendo ridere tutte. Billie subito dopo si zittisce vedendo Charlie che varca la soglia della scuola, dopo la sera del pub non l'ha più vista e ha ringraziato il cielo per questo. Charlie si gira verso di lei e la guarda senza dire nulla mente l'altra resta impassibile non distogliendole lo sguardo di dosso. La più grande arriva al suo armadietto e poco dopo viene affiancata dai suoi amici, Billie ne approfitta per correre in classe avendo paura che possa iniziare una conversazione davanti alle sue amiche, facendo sì che Charlie la segua con lo sguardo. Durante le ore di lezione Charlie e Mark passano per le classi a ritirare delle adesioni che servono al loro professore di storia, dopo averne girato un po' arrivano finalmente all'ultima.

«Buongiorno prof, devo ritirare delle adesioni lasciate dal Professor Johnson». La guarda Charlie, la professoressa da il permesso ai due e quando la ragazza si gira vede Billie, tiene la testa bassa per paura di incontrare il suo sguardo fingendo di essere intenta ad usare il telefono.

«Buongiorno Eilish, mi serve la tua adesione». Sorride arrivando al suo banco mentre le amiche della nera guardano la scena. Lei alza di poco la testa e la guarda dritta negli occhi porgendole la sua adesione.

«Grazie tesoro». Sorride soddisfatta mentre Billie la guarda male e dopo esce dalla classe mentre le sue amiche guardano tutto scioccante.

«Che cazzo era?». Chiede Chloe che è accanto a lei.

«Lo sai che è strana». Sussurra Billie tornando a guardare il telefono evitando la discussione.

Durante l'intervallo tutta la scuola come sempre si dirige nella sala mensa prendendo qualcosa da mangiare al bar e sedendosi poi ai loro tavoli. Charlie si affretta ad andare al bancone e prendere il suo solito caffè per poi passare accanto al tavolo di Billie e guardarla con un sorriso malizioso.

«Perché Charlie ti guarda sorridendo?». Chiede Ellen a Billie facendola girare di scatto verso la castana.

«Non lo so». La guarda e poi si alza di scatto andando verso di lei, la prende per un braccio e la porta in disparte.

«Ehi calma». Risponde l'altra sistemandosi la felpa.

«Chi lo sa?». La guarda impanicata Billie.

«Mh?».

«A chi lo hai detto Charlie non fare la cretina».

«A nessuno Eilish sta calma».

«Non prendermi per il culo». Sbotta innervosita la nera.

«Ho detto nessuno, non sparo cazzate».

«Non deve saperlo nessuno Charlie, tantomeno Chloe ero vergine la prenderebbe malissimo peggio di me». La guarda e Charlie si blocca.

«Cosa?». Sussurra bloccandosi mentre Billie la guarda non capendo.

«Hai una bocca, usala per parlare. Dovevi dirmelo che eri vergine». Sussurra incazzata guardandola.

«A te che cambia?». La guarda curiosa, lei non risponde, semplicemente la supera a passo svelto e sparisce dalla sala. Billie la guarda sconvolta ma muore dalla voglia di scoprire il motivo della sua reazione così decide di seguirla senza farsi vedere, la vede andare poi al suo armadietto abbastanza nervosa per poi vedersi con un ragazzo, i due sembrano fare uno scambio, lui da i soldi a lei e lei gli porge una busta. Quando il ragazzo va via lei resta qualche secondo appoggiata al suo armadietto senza fare nulla, così Billie decide di raggiungerla.

«Mi sembra una reazione esagerata per una come te».

«Ancora tu? Cosa vuoi?».

«Spiegazioni».

«Non ti devo nessuna spiegazione, sparisci». La più grande comincia a camminare verso la sua classe lasciando ancora una volta Billie senza parole.

La sera decide di andare nel suo quartiere per cercarla anche se sa che non è una buona idea, è un quartiere pericoloso specialmente la notte, ma la sua curiosità la sta uccidendo. Ferma la sua auto poco prima della strada che porta alle case del quartiere e scende per poi iniziare ad incamminarsi verso di esse. Le luci sono poche e illuminano pochissimo la strada, ci sono cassonetti della spazzatura, oggetti sparsi per la strada, case che sono abbastanza mal ridotte e molti locali che hanno un'aria brutta e pericolosa. I brividi della ragazza non si contano, si stringe nella sua giacca mentre il freddo le attraversa gli strati di tessuto che ha addosso, avevano ragione pensa, è un quartiere orribile. Mentre si incammina cerca tra i vari campanelli il cognome di Charlie ma molti non hanno scritto nulla, l'unica cosa da fare è chiedere a qualcuno ma questa è un'idea peggiore di quella di venire qua di notte. Si blocca vedendo la figura di due uomini che camminano nella sua direzione mentre ridono e tengono in mano una bottiglia.

«Merda». Sussurra cercando di non farsi vedere avvicinandosi al muro ma sbatte con un bidone che c'è proprio accanto a lei facendo abbastanza rumore da farsi notare dai due uomini.

«Chi c'è la?». Chiede uno e dalla voce è ubriaco.

«Suvvia, non facciamo nulla». Continua l'altro ed entrambi ridono mentre continuano a camminare verso Billie che indietreggia lentamente.

«E tu chi sei?».

«Una bella ragazza come te tutta sola, di notte? Vieni con noi almeno ti facciamo compagnia». Ridono mentre si avvicinano.

«Non avvicinatevi». Afferma cercando di nascondere la voce tremante.

«Oh ma dai, vieni con noi». Ridono ancora mentre continuano ad avvicinarsi a lei.

«Levatevi dal cazzo». Urla qualcuno. Billie alza di scatto la testa e da quel poco che si vede, guarda Charlie che corre davanti a lei e guarda i due con un coltello in mano.

«E tu che vuoi?». Sbotta uno.

«Ho detto toglietevi dal cazzo». Continua con un tono duro, i due la guardano per poi indietreggiare e andare via. Lei posa il coltello e di scatto prendere Billie per un polso iniziando poi a camminare e uscire dal quartiere poco dopo.

«Ma che cazzo ci facevi li?». Urla guardandola mentre le stringe ancora il polso, la più piccola inizia a tremare mentre le scende qualche lacrima e si aggrappa automaticamente al corpo possente della castana cercando conforto dopo l'accaduto, se non ci fosse stata lei sarebbero successe cose orribili. Charlie resta bloccata dopo questo gesto non sapendo letteralmente cosa fare.

«Dio, sono un idiota». Sussurra tremante.

«Decisamente, non è posto per te questo che cazzo ci facevi li?».

«Ero venuta a cercarti». Ammette.

«Esiste il telefono».

«Non mi avresti risposto ai messaggi».

«Si può sapere che volevi?». Comincia a camminare per portarla verso la macchina.

«Volevo capire la tua reazione di oggi».

«Ancora Billie? Sono cazzi miei».

«Voglio saperlo, c'entro io».

«No, non c'entri tu Billie, chiuso il discorso». Afferma poi arrivando alla sua auto.

«Va via, non è un buon posto in cui stare, soprattutto la sera».

«Da quando ti preoccupi?». La guarda.

«Non..mi sto preoccupando». Sbuffa e alza gli occhi al cielo.

«Invece si».

«Ciao Billie». Mette le mani in tasca e comincia a camminare.

«Grazie Charlie». La guarda e lei si gira, la guarda qualche secondo e le risponde solo con un cenno per poi riprendere a camminare. Billie accenna un sorriso perché per la prima volta ha visto preoccupazione negli occhi di quella ragazza e non solo acidità, cosa che fa pensare che Billie aveva ragione, ci sono delle motivazioni per il suo comportamento e che sotto sotto lei non è davvero così.

Kiss me twice before you go|| Billie EilishDove le storie prendono vita. Scoprilo ora