Capitolo 14

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Rachele

Il ritorno verso casa è stato veramente infernale. Olivia è dovuta andare con Maison visto che lui non l'avrebbe fatta tornare con nessun altro, Harry e i suoi amici sono andati per i fatti propri, proprio come è andato via anche mio cugino Brian e il suo amico Damon solo che loro se ne sono andati sul serio visto che di sera avevano l'aereo per fare ritorno a Londra, ed io sono rimasta nuovamente sola. Certo, al ritorno in macchina ero con Thomas ma era come se lui non fosse lì con me visto che è rimasto in silenzio, senza più dirmi almeno una parola, senza guardarmi, ed è stato strano, se non triste. Quel abbraccio che mi aveva riservato è finito nel momento in cui è salito in macchina con me e non ho mai odiato il silenzio come il quel momento.

Una volta arrivati davanti casa ognuno di noi ha fatto rientro nella propria abitazione e anche lì lui non si è girato neanche per salutarmi e il mio povero cuore ha incassato l'ennesima colpo, rendendomi conto che per quanto io voglia provare a riallacciare i rapporti con lui, Thomas forse non vuole e questo mi fa capire che non mi perdonerà mai.

<<Che casino>> sussurro frustrata mentre pettino i miei capelli bagnati. Appena sono salita nella mia stanza sono corsa a farmi un bagno caldo, restando sotto la doccia per un tempo a me sconosciuto ma guardando il piccolo orologio che c'è sulla scrivania capisco di essere rimasta in bagno per troppo tempo visto che sono ormai le due di notte.

Sospiro mentre appoggio la spazzola sopra la scrivania, afferrando in seguito il mio telefono, dando un occhiata alla marea di messaggi che ho ricevuto, decidendo di ignorare quelli di Adrien, dando la precedenza a Brian e a mia madre, che felicemente mi informa che domani farà ritorno a casa.

<<E se andassi da lui?>> domando a bassa voce tra me e me mentre mi stringo le braccia intorno al corpo. Da quando sono arrivata non ho fatto pensare a questo e al fatto che magari avessi bisogno di una mano per disinfettare le ferite che oggi si è procurato. La parte razionale che c'è in me mi grida di non andare ma la voce fioca del mio cuore mi spinge a uscire di casa, dirigendomi nuovamente verso la veranda, entrando dentro proprio come ho fatto la prima volta, trovando nuovamente Thomas, che questa volta mi rivolge uno sguardo alquanto stranito, se non sorpreso. I miei occhi scivolano lungo il suo corpo, notando il suo petto nudo e per quanto vorrei distogliere lo sguardo non c'è la faccio.

<<Cosa ci fai qui?>> domanda curioso mentre resta fermo all'impiedi.

<<Volevo, ecco, volevo sapere se stavi bene>> dico piano, abbassando lo sguardo quando capisco che lui non è proprio intenzionato a dire nulla.

Perché continuo a rincorrerlo se è chiaro che a lui non interessa di me?

<<Tommy, con chi parli?>> la voce di Scarlett arriva alle mie orecchie, facendomi sussultare quando realizzo il modo in cui lo ha chiamato.

Mai nessuno a parte me lo chiamava in quel modo e adesso qualcun'altra ha preso il mio posto.

Alzo all'istante lo sguardo, puntandolo sulla figura di Tommy, restando senza fiato quando vedo Scarlett avanzare verso di lui. Una fitta attraversa il mio cuore mentre gli occhi involontariamente iniziano a pizzicare.

<<Perdonami, ho sbagliato a venire>> dico a bassa voce e solo allora la ragazza sposta lo sguardo, notandomi. La sento salutarmi mentre mi rivolge addirittura un piccolo sorriso ma io l'unica cosa che riesco a fare è fare un ceno di saluto con la mano e andarmene, questa volta senza più guardami indietro.

Non piange, mi incito mentalmente mentre inizio a correre lungo la strada. Dovrei tornare a casa e chiudermi nella mia stanza ma lì dentro ho così tanti vecchi ricordi che peggiorerebbe solamente il mio stato d'animo.

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