Thomas
Silenzio, è questo quello che regna intorno a me da quando qualche attimo fa mi sono svegliato. Un silenzio piacevole potrei dire, perché è da quando io e Rachele ci siamo rifugiati qui in montagna finalmente abbiamo avuto parte di un po' di tranquillità ma soprattutto di spensieratezza. Ultimamente abbiamo riscontrato vari tipi di problemi che alla fine hanno portato alla stessa fonte, ossia la sua famiglia. A questa conclusione sono arrivato quando nel giorno del suo compleanno ho notato tutti i suoi famigliari comportarsi in modo strano per poi vedergli in lacrime quando a Rachele si avvicinò un uomo per ballare insieme a lei. Inizialmente volevo avvicinarmi e impedirli di ballare con la mia donna, prima di tutto perché non capivo chi fosse ma anche perché la gelosia iniziò a farsi sentire. Poi però è stata sua madre Demet a fermarmi, dicendomi solo di guardare e basta e quando finalmente vidi chi era quel uomo che aveva la testa coperta da un cappuccio rimasi davvero paralizzato. Mi chiesi come era possibile una cosa del genere. Come poteva essere lì suo padre se qualche anno fa è stato sparato e poi sepolto? È più pensavo più una forte rabbia cresceva dentro di me quando realizzai che tutto quanto fosse finto. Doveva per forza essere così, altrimenti un altra spiegazione logica non riuscì a trovare. Quando il ballo finì e volevo avvicinarmi a Rachele sia sua madre che suo zio Dylan mi minacciarono solo per impedirmi di dire la verità a Rachele e se inizialmente mi dimostrai spaventato davanti a loro in realtà la mia mente pensava a come tirarla fuori da lì il prima possibile. Non mi piaceva affatto il modo in cui stavano giocando tutti quanti con lei e con i suoi sentimenti per questo rubai quella collana, nella speranza che lei ricordasse da sola, ma non perché io non avevo il coraggio di dirle quello che avevo visto ma perché volevo che realizzasse la bugia che le hanno fatto vivere, per quanto la verità poteva devastarla. Rachele ha sempre amato in un modo disumano, che si trattava della sua famiglia o dei suoi amici, lei dava sempre tutta se stessa e pensare che in cambio non ha ricevuto lo stesso sentimento intenso mi ha fatto arrabbiare, anche perché lei aveva scelto di distruggersi per una bugia che difficilmente riuscirà a perdonare.
Mi alzo dal letto quando realizzo che la parte del letto in cui lei questa notte ha dormito ormai è fredda. Mi dirigo verso la piccola cucina senza però trovarla. In questi giorni ci siamo divertiti davvero tanto a sbizzarrirci in cucina, cercando di preparare qualcosa per da mangiare ma puntualmente finivamo con giocare con gli ingredienti, restando inizialmente a digiuno, per poi ritornare al piccolo chioschetto e comprare qualcosa di pronto da mangiare.
<<Rachele!>> chiamo il nome della ragazza che ormai occupa i miei pensieri giornalmente.
<<Amore>> continuo a chiamarla, iniziando a provare una sensazione di paura quando non la vedo da nessuna parte.
<<Rachele!>> pronuncio il suo nome in modo forte, aprendo persino la porta della baita, uscendo fuori, cercandola con lo guardo, ma di lei neanche l'ombra.
<<Che sia andata al chioschetto senza di me?>> mi pongo questa domanda a voce alta, sbuffando quando realizzo che sicuramente l'ha fatto, nonostante le ho chiesto di non allontanarsi mai senza di me.
<<Piccola testarda>> borbotto a bassa voce mentre mi passo la mano fra i capelli, cercando di sistemarli. Ultimamente gli ho fatti crescere fin troppo e sono arrivato alla conclusione di volergli tagliare.
Mi dirigo verso la camera da letto, prendendo una maglietta e un paio di pantaloni, fermandomi quando sul piccolo comodino intravedo i nostri telefoni. Erano giorni da quando gli tenevamo staccati, evitando così qualsiasi contatto con i suoi famigliari, però ieri sera il mio l'ho accesso, mandando un veloce messaggio ad Herry, informandolo che saremo rimasti per un altro po' qui in montagna.
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Infiltrata nel cuore
ChickLit"Penso che le persone che accettiamo intorno a noi contribuiscono a formarci come persona. A volte abbiamo la fortuna di incontrare persone dalle quali possiamo imparare molto ma siamo noi a decidere chi tenere nella nostra vita e chi lasciare andar...