Rachele
<<Tu non balli?>> sento nuovamente questa domanda a distanza di qualche ora forse, solo che questa volta la domanda me la pone la zia Tessa. Eppure...
<<Non saprei neanche come muovermi>> confesso in modo sincero mentre appoggio la mano sulla sua pancia, accarezzandola. Tra una chiacchiera e l'altra ho saputo che la zia è rimasta incinta all'incirca quattro mesi me, con tutto che lei stava prendendo la pillola, e nonostante non fosse nei suoi piani ha deciso di portare avanti la gravidanza, prendendola come un segno, visto che è rimasta incinta proprio nel mese in cui papà è venuto a mancare.
<<Basta scatenarti un po' tesoro. Tua madre niente ti ha insegnato?>> domanda ridacchiando per poi iniziare a raccontarmi di come da giovane lei, la mamma e la zia Madison hanno fatto impazzire i loro rispettivi ragazzi per aver organizzato un pigiama party dove la mamma voleva ballare con il fattorino della pizza, facendo arrabbiare papà.
<<Oddio! Non ci credo!>> dico fra le risate, contagiando pure la zia Tessa che prende a ridere insieme a me.
<<Oppure quella volta quando siamo andate a ballare nel locale di mio cugino, solo per infastidire tuo padre che è venturo come se fosse un razzo a recuperare Demet>> continua a perdersi fra i racconti e più lei si lascia trasportare dai vecchi ma bei tempi io senza volerlo pian piano mi rattristisco, sentendo oggi più che mai la mancanza di mio padre.
Quando ero piccola ballavo solo insieme a lui, al mio principe, preparando il ballo che avremmo dovuto ballare insieme quando avrei compiuto diciotto anni, solo che quel momento non è mai arrivato, e da quando l'ho perso non ho più ballato.
<<Rachele! Vieni, facciamo un gioco!>> Olivia con la sua voce strillante interrompe il flusso dei miei pensieri e senza darmi il tempo per rispondere afferra la mia mano, tirandomi in modo busco, ed io sono obbligata ad alzarmi se non voglio cascare giù.
<<Piano, Olivia!>> la chiamo poi con fare di rimprovero ma lei non è proprio intenzionata a fermarsi, almeno fino a quando non arriviamo dove in modo normale c'erano i tavoli da biliardo che adesso invece hanno spostato, lasciando al centro uno enorme spazio.
<<Che intenzioni hai?>> chiedo a Olivia, preoccupandomi quando la vedo su di giri. Adesso sicuramente è ubriaca.
<<Divertirci. Allora, noi ci mettiamo tutti in cerchio e a giro una persona si avvicinerà a te per ballare insieme e tu dovrai indovinarla>>
<<Cosa ti fa pensare che non riesco ad indovinare di chi si tratti se vedo, Olivia?>>
<<Che sciocca che sei. Nessuno ha detto che potrai guardare. Per questo userò questa per coprirti>> dice ridacchiando mentre svolazza nell'aria la bandana nera che tendo nella mia borsa.
<<Ti rendi conto che è un gioco infantile?>>
<<Può darsi ma non mi interessa. È il tuo compleanno e non puoi restare seduta a fare le ragnatele>> dice seria per poi scatenare tutti quanti che mi pregano di giocare.
<<E va bene>> rispondo sbuffando per poi permettere a quella pazza amica di bendarmi, dando il via a questa piccola follia che pian piano devo ammettere che riesce a strapparmi un sorriso quando mio cugino Brian tra un famigliare e l'altro si intrufola per continuare a ballare con me. Un semplice movimento, dopo più che altro ondeggiamo, ma devo ammettere che mi diverte.
<<Giuro che se ti becco di nuovo ti calpesto il piede!>> esclamo a voce alta, riferendomi a Brian.
Una mano afferra la mia mano destra con decisione mentre l'altra si appoggia sul mio fianco sinistro, ed io istintivamente appoggia l'altra mano più o meno all'altezza della sua spalla, dando così inizio all'ennesimo ballo, muovendomi proprio come prima, in modo lento ma decisamente in modo diverso. O forse è proprio il mio cuore che inizia a battere in modo strano, proprio come è successo qualche ora fa, quando una strana sensazione si è fatta spazio dentro di me. Le mie gambe continuano a muoversi mentre una sensazione di soffocamento si abbatte su di me quando con una mano sfioro il viso della persona che ho davanti, cercando di riconoscerlo, perché so per certo che si tratta di un uomo.

STAI LEGGENDO
Infiltrata nel cuore
Chick-Lit"Penso che le persone che accettiamo intorno a noi contribuiscono a formarci come persona. A volte abbiamo la fortuna di incontrare persone dalle quali possiamo imparare molto ma siamo noi a decidere chi tenere nella nostra vita e chi lasciare andar...