Infiltrata nel cuore

Capitolo 20

Rachele

Su nel cielo le nuvole si scrollano lasciando una fitta scia di fiocchi di neve. L'inverno irrompe sulla montagna e aggiunge nuove vesti bianche a quelle che già ha. Gli alberi massicci e ghiacciati si inceppano sotto il peso della neve depositata. I loro rami sono carichi oltre il limite e si piegano sempre più verso terra. Quando il vento soffia contro di loro, tremano e una valanga di neve si precipita a terra. L'orgoglio della montagna nella stagione della neve sono gli abeti. Antichi come il tempo con le loro foglie sempreverdi, sembrano dipinti di bianco. La neve si è modellata perfettamente sulla loro forma appuntita, e ora sembrano piramidi impilate l'una sull'altra. Alla loro base, la soffice neve è segnata da profonde impronte, allineate in file indiane. Sono i segni del passaggio di un branco di lupi. Il loro ululato rompe il silenzio della montagna innevata e l'eco può essere udito a lungo attraverso la foresta ghiacciata. Una nuova ondata di neve setaccia dal crivello soffice delle nuvole e copre le tracce nel tappeto di terra fresca. Il vento insiste a soffiare aria fredda che toglie il fiato. Tuttavia, il profumo della neve inebria i sensi intirizziti dal freddo invernale. Il quadro d'insieme, dominato dal bianco puro della neve, è meraviglioso. Ho sempre amato la neve e se non fosse stato per il fatto che non sopporto molto il freddo forse mi sarei divertita di più ogni volta che i miei venivano in montagna ma adesso non sento più neanche il freddo. Non so di preciso quanto tempo sia passato da quando sono fuori ma so che è passato abbastanza visto che l'alba è sorta da un bel po'. Non sono riuscita a dormire affatto. Il pensiero che Thomas si sarebbe sentito male mi ha divorato così tanto che mi ha tenuta sveglia, soffocandomi, per questo sono uscita fuori, sorvegliando Thomas attraverso la porta finestra che da sulla piccola veranda. Avevo bisogno di prendere un po' di aria ma soprattutto avevo bisogno di mettere un po' di ordine fra i miei pensieri. Ultimamente ho sempre avevo la costante sensazione di provare qualcosa nei confronti di Thomas, confondendo il bene gli volevo con questo forte sentimento che adesso so con certezza di provare. Sono rimasta così intrappolata nel passato che non mi sono resa conto che con il tempo i sentimenti sono cambiati in un modo così radicale.

<<Rachele!>> un richiamo quasi disperato interrompe il flusso dei miei pensieri, rendendomi conto che colui che mi abbia chiamato è proprio Thomas, che si trova seduto sul divano, guatandosi intorno con un sguardo perso.

<<Sono qui>> mi affretto a dire mentre faccio rientro, avvicinandomi a lui che appena mi vede si alza e con una velocità impressionante arriva da me, tirandomi al suo petto.

<<Sei qui, non mi hai lasciato>> lo sento sussurrare fra i miei capelli, facendomi stringere il cuore per la tenerezza che ho capitato nel suo timbro di voce ed è adesso che realizzo veramente che lui ha realmente paura che io possa sparire nuovamente dalla sua vita e questo fa male. Vederlo così spaventato fa male perché mi rendo conto quanto lui sia in realtà vulnerabile.

<<Non vado da nessuna parte Thomas>> affermo in modo deciso mentre allontano di poco la testa per avere modo di guardarlo negli occhi ed è travolgente leggere in quei bellissimi occhi castani la tristezza che vidi quattro anni fa.

<<Thomas? Dio santo, come ti senti?>> la voce di Harry irrompe questo momento ma anche così non mi allontano minimamente da Thomas. Non lo farò più.

<<Sto bene>> risponde Thomas mentre guarda suo fratello che si è avvicinato a noi due.

<<Questo lo dirà solo il dottore. Cosa diamine avevi nella testa quando te ne sei andato da solo?>> domanda con fare di rimprovero mentre alza leggermente il timbro di voce, segno che Harry è decisamente preoccupato.

<<Sono andato a farmi un giro, niente di che>> risponde Thomas con indifferenza senza guardare suo fratello, in cambio però guarda me e quello che leggo nei suoi occhi non mi piace affatto. C'è dell'altro.