Capitolo 10

473 57 40
                                    

Thomas

Mi alzo alla sedia in cui ero seduto davanti alla scrivania, lasciando il computer acceso mentre mi dirigo vero la finestra, guardando dall'altra parte della strada, puntando lo sguardo sulla sua stanza, sospirando quando ripenso a quello che ho fatto ieri sera, per non parlare di quello che gli ho detto nel cuore della notte dopo averla telefonata.

Ieri mattina mi sono svegliato di buon umore e quando ho capito di aver dormito per la prima volta tutta la notte mi sono rimproverato da solo perché è successo accanto a lei, nel suo letto. Per questo sono scappato prima che lei si svegliasse, cercando di mandare via quella sensazione di benessere che la sua vicinanza mi aveva trasmesso. Non so cosa diavolo sta succedendo con me ultimamente ma da quando lei ha rischiato la pelle, minacciando quel bastardo di Miguel, ho iniziato a vederla con occhi diversi ma anche così ho continuato a trattarla male, proprio come ho fatto in tutti questi anni, soprattutto alle superiori. Volevo che lei provassi il mio stesso dolore. Volevo che lei affondasse con me nel inferno in cui lei stessa mi aveva spedito ma più io la attaccavo più lei aveva la forza di rialzarsi e questo mi imbestialiva tanto visto che io non ho mai avuto la sua forza di rialzarmi, e questo mi portava a trattarla ancora più male, e per questo ho incassato abbastanza pugni da parte di Juan, il mio migliore amico. Rachele le è sempre piaciuto, dicendomi di essere l'unica ragazza in grado di tenere testa persino al diavolo in persona ma lui non sa che l'unica persona a cui lei non sa tenere testa e lei stessa, e questo io l'ho capito solo ieri. Quando mi ha confessato del perché quella sera mi aveva allontanato da lei non mi ha fatto sentire meglio, anzi, ha solamente accesso ancora di più il fuoco che ho dentro e avrei tanto voluto bruciarla ma quando ieri pomeriggio tutti intorno a me si comportavano in modo strano io per un attimo ho rivissuto quel giorno di quattro anni fa quando lei sparì subito dopo il funerale e nessuno era in grado di trovarla, nemmeno io. E ieri è successo la stessa cosa.

È stato Harry a dirmelo dopo che Olivia ha fatto allarmare tutti visto che si sarebbero dovute incontrare dopo pranzo ma invece Rachele non si è fatta vedere. I miei due fratelli sono corsi a casa sua, così come Olivia l'aveva chiamata in continuazione, senza però ricevere alcuna risposta da parte sua, ed è stato in quel momento che dissi in modo indifferente ad Harry di averla vista uscire dal ristorante in cui mi trovavo con Scarlett, ricevendo da parte di mio fratello un pungo.

Negli anni ho litigato molte volte con i miei fratelli ma non ci siamo mai picchiati, anzi, abbiamo picchiato insieme gli altri, solo per difenderci, ma quando ieri Harry mi ha colpito in seguito ho letto nel suo sguardo quanto fosse deluso da me ed è stato in quel momento che ho sentito il cuore tremarmi all'interno del petto e senza pensare sono andato da lei, sapendo benissimo dopo l'avrei trovata e forse avrei preferito non farlo.

Avere la convinzione che lei fosse forte a me determinava ad odiarla ma ieri dopo averla sentita parlare un pezzo di me è andato in frantumi.

Lei ha detto chiaramente di non meritare di vivere e questo mi ha fatto più male di tutte le parole che mi ha urlato contro quella sera. In quel momento avrei voluto andare da lei e stringerla fra le mie braccia ma non ho trovato il coraggio, per questo sono rimasto nascosto ad ascoltare il suo pianto fino a quando non è crollata. Solo in quel momento mi sono avvicinato a lei e l'ho presa fra le mie braccia, portandola in seguito a casa mia. Avrei potuto portarla da lei ma quando la sua testa e caduta sul mio petto quel pezzo di cartoccio chiamato cuore ha iniziato a battere in modo strano, proprio come ogni volta che mi è vicina.

Sospiro nuovamente mentre decido di scendere di sotto, dove da circa un'ora è iniziata l'ennesima festa che hanno organizzato i miei fratelli. Prima non facevamo festa quasi tutte le sera ma da quando hanno finito l'università sembrava come se quei due sentissero il bisogno di recuperare il tempo perso o magari il tempo che hanno sprecato per studiare, cosa che avrei dovuto fare anche io solo che la mia decisione è cambiata nel momento in cui una certa strega è rimasta qui nel quartiere.

Infiltrata nel cuore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora