Rachele
La mano di Thomas si poggia sulla mia bocca mentre mi prende di peso, facendomi nascondere dietro ad un furgoncino bianco.
<<Ti prego non ti muovere di qua>> sussurra a bassa voce mentre continua a tenere la mia bocca serrata come se avessi paura che da un momento all'altro potessi parlare.
<<Lo devo aiutare, glielo devo, ma tu mi devi promettere che resterai qui ferma e che per nessuna ragione ti farai vedere. Ti scongiuro Rachele>> mi supplica disperato mentre lentamente allontana la mano dalla mia bocca.
<<Non ci andare Thomas. È pericoloso. Lui, lui ha una pistola>> sussurro mentre inevitabilmente gli occhi iniziano a pizzicarmi. La sua mano si appoggia sulla mia guancia e le sue labbra sulle mie in modo fugace.
<<Andrà tutto bene, Rachele, però non ti muovere da qui. Non sopporterei che ti succedesse qualcosa>> dice in modo veloce per poi uscire da questo stupido nascondiglio e per quanto vorrei restare troppo in disparte non posso, no quando la preoccupazione mi macina interiormente, per questo mi sposto leggermente, guardando quel pazzo che si è avvicinato fin troppo a Pierre, attirando la sua attenzione quando decide di aprire bocca e parlare.
<<Non pensate di essere un po' in vantaggio? Insomma, tre contro uno non mi sembra leale!>> la sua voce esce in modo duro mentre le sue spalle si sollevano leggermente, prendendo una posizione da maschio alfa e questo è così eccitante.
<<O dio santo>> sussurro tra me e me, rendendomi conto di aver pensato in modo malsano in un momento per niente piacevole.
<<Ma tu guarda chi abbiamo qui>> sento la voce di Pierre pronunciare queste parole come se fosse divertito, guardando Thomas in un modo che non mi piace affatto. Ma chi è ragazzo, mi domando mentalmente mentre continuo a sentire i due parlare, forse urlarsi contro, ma per quanto vorrei restare concentrata su quello che si dicono non ci riesco. In cosa sarà mai implicato e perché ha nominato mia madre? Cosa c'entra con colui che Pierre ha definito padre. Che poi, non era orfano di padre? Mille domande mi frullano nella mente, concentrandomi così tanto che troppo tardi vedo un ragazzo davanti a me, proprio uno dei due che fino a qualche attimo fa teneva Miguel in modo stretto.
<<Ti piace giocare a nascondino ragazzina?>> domanda in modo duro, facendomi sussultare, per poi indietreggiare istintivamente quando lo vedo avvicinarsi a me in modo pericoloso.
<<Dove pensi di andare?>> domanda con la voce aspra, afferrandomi per il polso e tirarmi in modo brusco vicino a lui.
<<Lasciami andare!>> sbotto contro di lui mentre cerco di liberarmi dalla sua presa. Inutile però, visto che lui stringe il mio polso più forte ancora, trascinandomi verso i ragazzi.
<<Ti ho detto di lasciarmi!>> sbotto nuovamente contro di lui mentre con l'altra mano lo colpisco, facendolo fermare all'improvviso e quando gira lo sguardo verso di me gli tiro un pugno con tutta la forza che ho.
<<Merda>> impreco a bassa voce per il dolore che sto iniziando a sentire ma non faccio in tempo a lamentarmi che vedo la testa del ragazzo girarsi di lato mentre perdere l'equilibrio, rilasciando la presa su di me, per poi precipitare giù. Resto immobile per qualche istante guardando il ragazzo sicuramente svenuto, o forse sarà morto.
<<O mio dio>> sussurro sconvolta del mio stesso pensiero, ma per quanto vorrei avvicinarmi a lui non trovo il coraggio. I miei occhi slittano in modo automatico su Thomas, sussultando quando lo vedo picchiarsi con Pierre, mentre Miguel fa altrettanto con l'altro ragazzo. Abbasso nuovamente lo sguardo, guardando quello che io ho stesso con solo un pugno.
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Infiltrata nel cuore
Chick-Lit"Penso che le persone che accettiamo intorno a noi contribuiscono a formarci come persona. A volte abbiamo la fortuna di incontrare persone dalle quali possiamo imparare molto ma siamo noi a decidere chi tenere nella nostra vita e chi lasciare andar...