dopo aver litigato con jj, ero rimasta praticamente sola.
papà era in ospedale, mamma disprezzava i miei amici, avevo litigato anche con il mio migliore amico.il periodo più brutto della mia vita.
certo, non voglio dire che john b, pope e kiara non contavano niente, ma jj era jj.e sicuramente, se litigavo con jj, era molto più raro che andassi allo chateau, ovvero la casa del suo migliore amico per eccellenza, praticamente suo fratello.
dopo quella sera, tornai a casa, non rimasi allo chateau.
non avvisai john b, tornai e basta, ero abbastanza scossa dall'accaduto.bussai una o due volte alla porta di casa e mi aprì alex, con ciabatte e una faccia assonnata.
«sai che ore sono?» mi chiese infastidito, facendomi entrare, «le due e mezza»
alzai gli occhi al cielo e posai la giacca sull'appendiabiti.
«sei tu l'adolescente ribelle, a quest'ora dovresti essere in qualche club da kook» risposi annoiata.
lui era già salito e non rispose, probabilmente perché non l'aveva sentito.
non avevo voglia di discutere, ancora.andando in cucina mi tornò in mente quel sacchetto. rabbrividì al pensiero.
decisi che il giorno dopo l'avrei detto a mia madre.comunque sia, controllai se ci fossero novità su papà, se qualcuno mi avesse scritto niente.
mi buttai sul divano scrollando la home page di instagram, e notai che jj era attivo.
chissà se è tornato a casa da suo padre pensai.
il suo bene era il mio bene.guardando storie caddi in un sonno profondo, dal quale non mi svegliai prima delle dieci del mattino successivo.
▬▬ 𝗷𝗷 𝗺𝗮𝘆𝗯𝗮𝗻𝗸
quella sera tornai a casa.
dopo giorni forse, rimisi piede in quell'inferno.
quel posto che tanto temevo.
forse una delle cose che mi faceva più paura.
non tanto la paura di essere preso a botte, a calci o a pugni.
ma la paura di non farcela, di farla finita.non avrei avuto il coraggio, comunque.
aprii la porta di casa, che ormai era sempre aperta.
cercai di non fare rumore e sgattaiolare in camera mia, ma appena lo vidi non riuscii a non fermarmi.
osservai la stanza: lattine e bottiglie di birra sparse ovunque, sacchetti di qualche stupefacente, sigarette spente sul tavolo e lui, mio padre, che dormiva, o forse era svenuto, sul divano.
vidi qualche taglietto sul suo viso e sorrisi amaramente, pensando che gli stesse bene, dopo tutto quello che mi aveva fatto.
mi risvegliai da quei pensieri e mi diressi a passo svelto in camera mia.
mi lanciai sul letto levandomi la maglia, faceva fin troppo caldo quella sera.
presi il mio vecchio telefono, era un miracolo se ancora funzionava.aprii instagram e cominciai a scorrere le storie, sempre solite e monotone.
seguivo parecchie belle ragazze, ma quella sera, ogni volta che mi capitava qualche ragazza sullo schermo mi veniva in mente lei e i suoi occhi.
scossi la testa pensando di essere fin troppo sentimentale per il mio solito.
volevo bene a tutti i miei amici, ma non ero mai stato un tipo tanto romantico.
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𝐀𝐒 𝐓𝐇𝐄 𝐒𝐔𝐍, 𝖩𝖩 𝖬𝖺𝗒𝖻𝖺𝗇𝗄
FanficAs the sun, we always rise again Outer Banks / JJ Maybank Stagione uno - Stagione ? On going ⓒ pvrplejeans, 2023