22 Nothing to loose

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ci trovavamo con l'hms pogue, la barca di jb, nella palude. proprio dove non dovevamo stare. john b si era convinto a seguire il piano di jj e quella stessa mattina era andato a prendere l'attrezzatura dai cameron.
ci ha vagamente raccontato di un incontro con sarah cameron. da qualche giorno ci continuava a dire che non avrebbero mai avuto niente di serio e quel che è stato è stato. nemmeno lui credeva; e poi diceva a me e jj di essere ciechi.

«questa è vuota» kie iniziò a controllare le bombole di ossigeno che jb aveva preso "in prestito" dallo yatch del suo capo. «questa è piena per un quarto, basta solo per uno di noi»

«adoro quando un piano è impeccabile!» commentò sarcasticamente pope.

era stranamente silenziosa la situazione.
nessuno scambio di battutine, risate o cose del genere.
insomma, credo che tutti sapevamo che questo piano non sarebbe andato a buon fine.

«okay ehm... qualcuno di voi sa immergersi?» chiesi, appogiando le mani  dietro la mia schiena per tenermi su.
quella giornata era veramente calda e io, come sempre, ho la pressione bassa.
ciò voleva dire che da un momento all'altro potevo avere un'insolazione e perdere i sensi.

nessuno rispose alla mia domanda.
«nessuno di voi? veramente?»

jj mi rispose, guardando kiara «è uno sport da kook»
non aveva tutti i torti, ma credo che più per lo scuba diving i genitori di kie spendessero i loro soldi per affermare il proprio onore nel mondo dei kook.

«io ho letto qualcosa» prese parola pope.

«perfetto, pope ha letto qualcosa! qualcuno di noi morirà oggi» esclamò kiara sarcasticamente.

«quanto potrà essere difficile?» chiese retoricamente jj, sempre al passo «metti un coso in bocca e respiri»

ah jj, non sopravviveresti un giorno su un'isola deserta.

«non funziona così jj. se risali troppo velocemente rischi un'embolia» gli spiegò pope.

jj si piegò in avanti e disse: «come quando ti esce gas dal...»

«nel senso che muori jj»

il sorriso scomparve dal suo volto.
«cazzo ragazzi, non siate così allegri!» esclamò il ragazzo biondo vedendo le facce dei nostri amici.

«jj, mi spieghi come fai ad essere sempre così entusiasta?» disse kie. credo che volesse fargli questa domanda da tanto tempo.

lui mi guardò per cinque secondi.
non l'avesse mai fatto;
lo stavo già guardando. squadrando. adocchiando. esaminando. fissando.

avevo evitato quel contatto per tutto il tempo. è vero, non sapevo come comportarmi; ma una cosa è certa: una volta che i miei occhi incontravano i suoi tutto mi era chiaro.
come quando si allontanavano e allora tutto tornava nell'oscurità.

cancellando gli assi che collegano i nostri mondi

credo che rimasi imbambolata per qualche minuto, senza che però lui se ne accorgesse e nessun altro.

«non sono sempre entusiasta. vivo la vita, perché non ho niente da perdere»

sentii quelle parole e alzai gli occhi al cielo. odiavo sentire quando non si dava il giusto valore.
quando gli occupavano la mente le parole di suo padre.
quando credeva che non si meritasse niente.

non dissi niente, non davanti agli altri.

«posso farlo io, comunque» john b prese parola rompendo il ghiaccio.

𝐀𝐒 𝐓𝐇𝐄 𝐒𝐔𝐍, 𝖩𝖩 𝖬𝖺𝗒𝖻𝖺𝗇𝗄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora