17 Murphy's law

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«certo che potevate avvertirci un po' prima» esclamò jj una volta che ci allontanammo dal motel.

era seduto accanto a me, con il braccio sulle mie spalle.
quel minimo contatto mi faceva rabbrividire.
non se ne accorse, fortunatamente.

«volevamo, ma pope era nella squadra di matematica» rispose con lo stesso tono kiara, roteando gli occhi.

«cosa? c'era una squadra di matematica?» domandò jj stranito.

ovviamente non sapeva ci fosse una squadra di matematica, era già tanto se veniva a scuola.

«hanno preso tutto come se fosse stata la scena di un crimine» iniziò john b riferendosi allo sceriffo di poco tempo prima.

«avete trovato qualcosa?» chiese pope speranzoso.

avrei preferito non rispondere a quella domanda.
come al solito jj aveva fatto qualcosa che non avrebbe dovuto fare.

«se abbiamo trovato qualcosa? non credo.. aspetta, si invece» disse quest'ultimo estraendo dalle tasche la mazzetta e la famosa pistola.

nonostante fosse caduta era riuscito a prenderla prima di scappare via, questo ragazzo era veramente un pericolo pubblico.

se solo non fosse così sexy

mi rimproverai subito di ciò che pensai e cercai di sorpassare.
dopotutto era vero, comunque.

«ma che diamine...» pope si alzò sconcertato, cominciando a camminare avanti e indietro.

«cosa? stai scherzando?» disse kiara facendo scomparire il sorriso dal volto di john b.

probabilmente non si era reso conto del danno che aveva fatto.
se colui che abitava la camera avesse denunciato il furto e l'avessero ritrovata nelle mani di jj, avrebbe passato grossi guai. e non solo lui, tutti noi.

dire che pope era in panico era un eufemismo: mancava poco che svenisse e continuava a ripetere «perderò la mia borsa di studio...».

pope era sicuramente il più ansioso tra noi; era quello che faceva riflettere prima di fare un'azione azzardata, quello che valutava tutte le opzioni prima di scegliere quella più vicina all'illegalità e quello che non beveva e che teneva sotto controllo gli altri.
era un po' il papà del gruppo, se vogliamo definirlo così.

pope è sempre stato sottovalutato da tutti, ma la verità è che è un ottimo amico, che ti sa ascoltare e che vuole il meglio per te. certo, qualche volta dovrebbe preoccuparsi un po' di meno, recando meno danni di quelli che succederebbero se non si preoccupasse, ma non lo fa con cattive intenzioni.
bisogna capirlo.

comunque era un papà che si sapeva divertire, se voleva.
quando pope si ubriacava, era tutto un altro spettacolo.

purtroppo erano casi rarissimi quelli in cui si lasciava andare, e sicuramente quell'episodio in barca non faceva parte di essi.

«ehy ehy ehy, hai sempre noi, giusto?» jj si alzò e circondò le sue spalle con il suo braccio, proprio come aveva fatto con le mie fino a cinque minuti prima.

«sto vivendo un incubo» ciononostante il ragazzo se lo scrollò malamente dalle spalle, per andare il più lontano possibile da lui.

[...]

«chi è?»

un quarto d'ora dopo ci trovavamo seduti su un tavolo sul molo di kildare.
c'era un sacco di gente che circondava la polizia.

𝐀𝐒 𝐓𝐇𝐄 𝐒𝐔𝐍, 𝖩𝖩 𝖬𝖺𝗒𝖻𝖺𝗇𝗄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora