Capitolo 23. Stregoneria

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Era arrivata sera e io non riuscivo a smettere di pensare al meraviglioso atto che avevo compiuto quel pomeriggio. Non fraintendetemi, non c'era nulla di male, e l'avrei rifatto ancora, il problema era che la consapevolezza di doverlo rivedere la sera stessa dopo aver utilizzato la sua cravatta per masturbarmi rendeva la situazione imbarazzante. Tanto imbarazzante. Provavo già molta difficoltà a parlargli, e ciò che mi aveva detto continuava a frullarmi in testa come uno smoothie composto da frutti diversi.

«Sono nervoso.» Ammise tutt'un tratto Eskild, distogliendomi da quell'ansia che mi stava perseguitando. Ci stavamo incamminando verso la casa di Gordon, e in qualche modo mi rincuorò il fatto che svolgessero la festa in un luogo tanto grande. Avrei avuto il tempo per raccogliere il coraggio di guardarlo in viso, mi sarei rinchiusa in una stanza a mangiare patatine, e quando la mia forza di volontà me l'avrebbe concesso, sarei andata incontro al mio vergognoso destino.

«Perché?» Domandai.
«Loren...sarà alla festa.» I suoi occhi color ghiaccio si posarono pensierosi sul cemento della strada. Ormai non si parlavano più se non per motivi strettamente lavorativi. Lui aveva smesso di aspettarla dopo il lavoro e aveva smesso anche di comprare i muffin che tanto le piacevano ogni mattina. Li prendeva sempre ai lamponi, perché diceva gli ricordassero i suoi capelli rossi, e che se non sarebbe potuta essere sua, almeno si sarebbe consolato in quel modo. Aveva finalmente passato quella fase, ma comprendevo cosa un tradimento potesse lasciare dentro. Era una sensazione di vuoto che man mano ti mangiava dentro. Inizi a chiederti se il problema sei tu, se hai fatto qualcosa di sbagliato, se eri tu quello sbagliato, e questo deteriorava, col passare del tempo, la tua autostima e la tua forza per proseguire.
Gli diedi una pacca rassicurante sulla spalla, provando a passargli un po' del mio conforto.

«Sono sicura che andrà tutto bene. So che è difficile, soprattutto per il fatto che è una festa e sicuramente vi incontrerete, ma sei riuscito a stare in sua presenza a lavoro quindi lo puoi fare anche qui.»
Prese un lungo sospiro, e con lui anch'io.
«Hai ragione. Non so neanch'io perché mi sto preoccupando.» Disse, e nel frattempo eravamo arrivati davanti all'abitazione. Guardava diritto davanti a sé pensieroso, in attesa di quell'impulso che gli avrebbe permesso di agire una volta per tutte.

«Ce la posso fare,» disse Eskild, e con il dito tremante suonò al campanello. Rimanemmo entrambi imbambolati davanti al cancello, fin quando esso non prese a spalancarsi. Attraversammo il grande cancello, percorrendo il sentiero illuminato da lanterne che brillavano di una luce opaca, circondati da siepi perfettamente tagliate. Arrivati davanti al portone sentii la musica provenire dall'interno. Fu una ragazza alta con i capelli blu ad aprirci, dietro a lei un ragazzo altissimo. I suoi capelli erano di un biondo stupendo e gli occhi di un blu oceano molto accattivante. Dietro ancora si intravedeva una luce soffusa e si udiva musica pop.

«Oh ciao, entrate pure.» Si posizionarono di lato permettendoci di entrare. Passando accanto al biondo sentii un' aroma forte al cardamomo che mi fece girare la testa.

Il cardamomo mi mancava nella mia collezione di tisane.

Ci dirigemmo in cucina che era piena di persone che parlavano animatamente quando scorsi Eleonor, la quale quando ci avvistò iniziò a correrci incontro in stile film romantico, dove i due amanti non si vedevano da tanto e avevano improvvisamente capito, stranamente all'unisono, di amarsi. Ecco l'immagine era più o meno quella, ma quando sentii la mia migliore amica disintegrare le mie vertebre lombari pensai che il film romantico si fosse tramutato in uno splatter.

«Ci siamo viste oggi, non stritolarmi»
«Non me ne frega niente. Zitta e soffri.» Mi strinse fra le sue braccia ancora più forte e con me anche il povero Eskild. Aveva iniziato ad andare in palestra, e puntualmente, dopo le sue prime due sessioni emigrava verso casa mia e si appropriava del mio divano, aspettando che preparassi da mangiare visto che era troppo stanca.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 13 ⏰

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