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Per paura di fare tardi, misi ben 12 sveglie, una ogni 10 minuti.

Mi preparai accuratamente, indossando con cura gli abiti nuovi che avevo scelto.
Sentii un leggero brivido di ansia mescolato all'eccitazione nell'aria, guardandomi allo specchio, regolai il colletto della camicia e mi assicurai che tutto fosse perfetto.

Cercavo di curare ogni dettaglio per apparire sicura e professionale, pettinai i capelli e applicai un leggero trucco per migliorare la mia fiducia.

Raccolsi le mie cose e uscii di casa.
Mentre camminavo verso la Big Hit, sentii il battito del mio cuore accelerare, mescolandosi con una gioiosa anticipazione per il nuovo capitolo della mia carriera, arrivai all'ingresso della casa discografica e inspirai profondamente per cercare di calmare i nervi.

Varcai la soglia con determinazione, pronta ad affrontare le sfide che mi attendevano, Mentre mi guidavano verso il mio posto di lavoro, osservai il luogo con occhi pieni di meraviglia; le pareti adornate da poster dei miei artisti preferiti e il suono della musica che riempiva l'aria mi facevano sentire come se fossi nel posto giusto.

«aspetta qui e non muoverti» mi disse la donna che mi aveva guidata fin dentro un ufficio.

Non riuscii ad ascoltarla e perciò mi feci un piccolo giretto nei dintorni, non mi allontanai troppo, ma giunsi in una camera dove stavano facendo una registrazione, vidi il tecnico con un’aria davvero spaventata, sembrava quasi urlare “sono fottuto”.

«sei il nuovo tecnico? Bene vieni e dammi una mano» disse afferrandomi per il polso e tirandomi nello studio di registrazione.
Sembrava esserci stato un guasto ai canali del mixer, una cosa semplice da aggiustare, perché ormai la vedevo quasi ogni giorno al campus.
In pochi minuti riuscii a risolvere il problema e mi alzai soddisfatta per ammirare il mio lavoro.

Neanche il tempo di voltarmi per ritornare dove sarei dovuta rimanere, che qualcuno mi sollevo per le braccia e mi spostò.
Per paura, e anche autodifesa, cercai di spingere lo sconosciuto iniziai ad agitare le mani per colpirlo, ma persi l’equilibrio e caddi con il sedere a terra.
Appena alzai lo sguardo incrociai gli occhi taglienti di Jeon Jungkook…Jeon Jungkook?!
«oddio, mi scusi tanto» farfugliai tentando di rialzarmi, ma misi il piede sopra un foglio e ricaddi a terra nuovamente.

«chi sarebbe questa incapace?» mi indicò mentre guadava l’altro tecnico.
«immagino che sia il nuovo aiutante tecnico…» farfugliò intimorito l’altro.

Jungkook mi guardò dall’alto, mi porse una mano per farmi alzare e poi mi squadrò.
«non so perché ti abbiano dato questo lavoro, ma hai interrotto una registrazione importante…» si fermò per spronarmi a  la sua frase per dirgli il mio nome.
«K-Kim Dahyun» balbettai lisciandomi la gonna.

«…hai interrotto una registrazione importante Kim Dahyun» disse per poi voltarsi e sparire dallo studio di registrazione.

Io imbarazzata fino al midollo mi voltai mettendo le mani sul volto e correndo dove sarei dovuta rimanere.

Per fortuna la donna non era ancora arrivata, perciò mi sedetti su una poltroncina e attesi il suo ritorno.

«scusami se ci ho messo tanto» disse poco dopo facendo la sua apparizione nella stanza.
«n-non si preoccupi, io sono-»
«Kim Dahyun, nel mio ufficio» un uomo piazzato, mi richiamò.

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«so che non sarei dovuta entrare…» mi ritrovai giustificarmi dinanzi a Bang Si-hyuk, il fondatore della Big Hit che sembrava volermi licenziare «...ma il tecnico aveva quest’aria da “sono fottuto” che riconosco a un miglio di distanza. Io conosco il software. Lo so usare. C’era un problema ai canali, volevo aiutare e…» mi fermai non appena vidi la mano dell’uomo dinanzi a me.

«lei ha aggredito uno dei nostri maggiori artisti, interrompendo una seduta di registrazione»
«era solo un istinto di autodifesa, ogni donna moderna dovrebbe averlo, giusto?»

«ha interrotto una registrazione per cosa?»

«volevo solo aiutare» aggiunsi in un fil di voce.
«e c’è riuscita?>> chiese.

«sì, credo di sì»

Le labbra di Si-hyuk si contrassero «Jeon Jungkook è in partenza per l’ultima tappa del tour negli Stati Uniti, e siamo a corto di supporto tecnico, ci servirebbe qualcuno con le sue capacità di risoluzione dei problemi»

«mi sta chiedendo se voglio partire per il tour di Jeon Jungkook?»

«certo che no» si abbassò gli occhialini da vista e incrociò le mani «io la sto assegnando al tour di Jeon Jungkook».

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«vuole che tu faccia cosa?!» strillò Jihyo.
«andare in tour. Per quattro settimane» da come sto iperventilando nel bagno, mi sorprende che io sia ancora viva «poi posso scegliere di tornare in studio e passare i resto dell’estate a fare caffè o mi firmeranno una lettera che dice che il mio contratto è terminato perché lavoro 24h su 24h»

«devi andare» gridò la mia amica dal capo del telefono.

«prima cosa, non so come funziona un tour, soprattutto se si parla di Jeon Jungkook, secondo dovrà passare 24h con persone che non conosco»

«quando dovreste partire?»

«questa sera…»

«devi ammettere che sembra un film, in più non hai alternative, lo scopo del tuo programma di formazione è proprio mettere in pratica ciò che hai imparato fin ora.

«non ho mai avuto un vero lavoro…e poi ne cercavo uno che mi lasciasse del tempo per lavorare con il professor Carter…»

«dimentica quel coglione, questo è un segno, ti scoperai Jeon Jungkook» rise eccitata Jihyo.
«Jihyo, Jeon Jungkook, non è una persona con cui si scopa, è una persona da studiare, ammirare, prendere come esempio…è qualcuno che si venera»

«l’università è un posto dove studiare, Jungkook è uno da scopare» ridacchiò la mia amica.
Mi sentì in dovere di smontare i suoi sogni «probabilmente mi odia; ho interrotto la sua seduta di registrazione»

Dall’altra parte sentii un rumore strano.
«Jihyo?»

«scusami mi era caduto il telefono…CHE VUOL DIRE CHE HAI INTERROTTO LA SUA REGISTRAZIONE?! Oddio è tutto così sexy»

«Jihyo» mi lamentai.

«ti preparo la valigia, appena torni a casa, la prendi, mi saluti, ti depili e voli in tour con l’uomo più sexy del mondo»

«mi depilo?»

«sì Dahyun»

E detto quello chiuse la chiamata.

spazio autrice:

che dire ragazzi, eccoci in un secondo capitolo.

abbiamo intravisto un fascio di personalità di Jungkook, ma fidatevi che se lui brilla come il sole, adesso abbiamo intravisto solo un raggio.

vi chiedo di non insultare i personaggi, o me, per aver  creato questo incontro particolare tra i due protagonisti.

ci tengo  precisare che questa è soltanto una storia, frutto Della mia immaginazione, e perciò nella vita reale non so come Jungkook avrebbe potuto reagire.

detto questo vi saluto.

lasciate una stellina e un commento se vi Va.

ci vediamo al prossimo capitolo!🩵🦋

JUST US ♡●Jungkook●♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora