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(Jungkook’s pov)

Le immagini di Dahyun che piangeva disperata per me si susseguirono nella mia testa disturbandomi, mi trovavo in discoteca, a mezz’ora dal coprifuoco, ma nonostante tutto i miei pensieri erano rivolti alla ragazzina, che chissà dov’era ora.

«Jungkook sei un pezzo di legno…divertiti!» gridò Min-Min sculettandomi sopra.

Io la guardai e la scena mi infastidii, Soo-Min non aveva niente a che fare con la delicatezza e l’eleganza di Dahyun, eppure ora ero con lei e non con la mia tecnica del suono.

Ordinai un superalcolico per spegnere il cervello.

L’etanolo scendeva bruciando nella mia gola, ma sembrava non bastare, quindi ne ordinai ancora e ancora, finché non mi sentii a posto.

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Era da ormai un’ora che mi ero lasciato andare, divertendomi in un privé con Min-Min e diverse ragazze, quando mi arrivò una chiamata.

Risposi, era Taehyung.

Taehyung: Jungkook, dove diavolo sei? Sono qui nell'hotel e il coprifuoco era a mezzanotte! Che diavolo ti ha preso?

Jungkook: Oh, ciao Tae! Senti, sono in una discoteca con delle ragazze molto divertenti. Il coprifuoco non era per me, no?

Taehyung: Sei serio, Jungkook? Stai mettendo a rischio tutto il nostro tour per qualche ragazza e un po' di divertimento superficiale?

Jungkook: Oh, Tae, non fare il moralista. Sono giovane, libero e ho il diritto di divertirmi. Non sarai sempre il mio babbo, vero?

Taehyung: Non stai capendo, vero? Non è solo una questione di divertimento, ma di responsabilità e rispetto per il nostro lavoro e per gli altri membri della band!

Jungkook: Ehi, relax, Tae. Non farmi lezioni di vita, mi merito un po’ di divertimento, no?

Taehyung: Sai cosa? Fai pure quello che vuoi. Ma ricorda che le tue azioni hanno conseguenze. E se metti a rischio il nostro tour e i sentimenti della band allora sei solo un idiota.

La sua affermazione mi infastidì non poco.

Soo-Min in sottofondo: Jungkookie porta il tuo culo sexy qui.

Taehyung: almeno sai dov’è Dahyun?

Rimasi interdetto per qualche secondo…la ragazzina si era persa?

Jungkook: Scusa Tae, le ragazze chiamano.

Getti il telefono lontano da me, turbato da quella chiamata, per poi guardare le ragazze di fronte a me.

«bene, siano aperti i giochi»

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(Dahyun’s pov)

Mi svegliai con un'ondata di dolore che mi attraversava il corpo. Un fortissimo mal di pancia e mal di testa si impossessarono di me, annunciando l'arrivo delle mestruazioni. Sentivo come se il mio corpo si ribellasse, come se volesse farmi ricordare ogni singolo istante di quel tormentato risveglio.

La luce del mattino sembrava abbagliante, cercai di trovare un minimo di conforto tirando le coperte più su, sperando che il calore potesse lenire il mio malessere.

Ma non erano solo i dolori fisici a tormentarmi. I ricordi della sera prima si affollarono nella mia mente come fantasmi famelici, riportando alla luce le ferite ancora aperte. Rividi Jungkook, il suo sguardo che mi spezzava il cuore, le parole non dette che avevano causato una frattura nel nostro rapporto. Mi riaffiorò il ricordo di aver confessato a Taehyung di essermi innamorata di Jungkook, le parole che avevo pronunciato senza pensarci, senza considerare le conseguenze.

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