(Jungkook's pov)
Guardai attraverso il finestrino, osservando la città che si faceva sempre più piccola sotto di me, mentre il sole tramontava all'orizzonte, tingendo il cielo di sfumature arancioni e rosa.
Mentre l'aereo si librava tra le nuvole, mi lasciai cullare dalla tranquillità e dalla meraviglia del volo.
Nonostante l'aereo ormai avesse superato la fase di decollo Dahyun rimaneva terrorizzata.
La sua paura si manifestava attraverso segni di agitazione evidenti: il suo respiro era accelerato e il suo corpo si irrigidiva ogni volta che l'aereo si muoveva leggermente.
Con la sua mano che tremava leggermente, strinse la mia in cerca di conforto e sostegno.
Sentivo la sua presa forte e ansiosa, mentre cercava di trovare sicurezza in quel gesto semplice ma significativo.
Provai a tranquillizzarla, facendo scorrere il mio pollice sul dorso della sua mano.
Cercai di distogliere la sua attenzione dal suo timore, facendole notare le bellezze del cielo che si stagliavano fuori dal finestrino.
«visto quanto è bello il cielo a quest'ora?» la guardai ma lei sporgendosi a guardare dal finstrino accanto a me si terrorizzò ancora di più.
«tranquilla, tra qualche ora sarà tutto finito» la rassicurai.
Nonostante i miei sforzi, la sua paura rimaneva palpabile.
Ogni scossone dell'aereo o rumore insolito faceva accrescere il suo stato di ansia, e la sua presa sulla mia mano si faceva ancora più stretta.
Le sue dita tremanti, intrecciate alle mie, erano un segno tangibile della sua angoscia interiore.
In quel momento, cercavo di trasmetterle calma e sicurezza, mantenendo la mia presenza accanto a lei e facendole sentire che non era sola.
Dopo mezz'ora sentii la sua presa farsi più leggera fino a divenire quasi nulla, la guardai e notai con stupore che era riuscita ad addormentarsi.
Offrirle la mia mano era stato un gesto istintivo, nei miei primi voli, anche io ero terrorizzato e Seokjin era sempre al mi fianco a offrirmi la mano; perciò, mi venne quasi spontaneo fare lo stesso ora che io avevo superato quella paura e mi ero trovato con una persona che invece quel sentimento lo provava.
Eppure, la verità era che non ero una persona che amava particolarmente il contatto fisico.
Preferivo mantenere una certa distanza emotiva, mantenere una sorta di riserva per proteggermi dal coinvolgimento.
La ragazza era stata spaventata durante il volo e aveva cercato conforto nella mia presenza, ma adesso che dormiva tranquilla, la domanda mi assillava: dovrei lasciarla riposare e lasciare andare la sua mano, rispettando la mia natura distante, o continuare a tenerla per offrirle un senso di sicurezza?
Mentre la osservavo dormire, lottavo con me stesso per prendere una decisione.
Alla fine, decisi di rispettare la sua tranquillità e la mia natura distante; Lentamente, con delicatezza, liberai la sua mano dalla mia presa, cercando di non destarla dal sonno.
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Avevo perso la cognizione del tempo, guardare furi dal finestrino le nuvole o le città mi avevq decisamente preso, ma ormai era ora di tornare sulla terra ferma.
L'aereo iniziò la discesa verso la pista di atterraggio, annunciando il prossimo arrivo a destinazione.
I motori si abbassarono di tono, e l'atmosfera a bordo si fece più silenziosa, con un'attesa palpabile.
Guardando fuori dal finestrino, potevo vedere il paesaggio sottostante avvicinarsi sempre di più, le nuvole si sfaldavano, svelando una vista sulla città che si estendeva sotto di noi.
I dettagli dell'architettura urbana si facevano più chiari, mentre i veicoli sulla strada sembravano piccoli puntini in movimento.
L'equipaggio di volo ci fornì le istruzioni finali per la discesa e ci avvisò che stavamo per atterrare.
Sentii una leggera pressione nelle orecchie mentre l'aereo iniziava a perdere quota in modo graduale.
Lentamente, l'aereo si avvicinò alla pista, e potevo sentire il rumore dei pneumatici che toccavano il terreno.
L'emozione e il senso di sicurezza si mescolavano mentre il velivolo si stabilizzava, rallentando fino a fermarsi completamente. Il comandante dell'aereo comunicò che eravamo atterrati con successo, e l'intera cabina esplose in un applauso di gratitudine e sollievo.
Tutti si guardarono intorno con sorrisi di felicità, felici di aver raggiunto la nostra meta in modo sicuro.
In quel momento osservai Dahyun che ancora dormiva beatamente e le misi una mano sulla spalla sussurrandole all'orecchio che eravamo giunti a destinazione.
«Dahyun, forza sveglia, siamo arrivati»
Lei si stiracchiò e aprì gli occhi guardandosi intorno «dove siamo?» chiese.
«a Boston, hai dormito tutto il tempo, ora è il momento di alzarci e incamminarci in hotel, mh?»
Lei fece un cenno con la testa, come per acconsentire e poi afferrò il suo zaino e uscì, seguita da me.
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L'hotel non era molto distante dall'aeroporto.
Nel giro di un'ora, perciò, lo raggiungemmo e ci smistammo ognuno nella propria stanza.
La mia stanza si trovava accanto a quella di Taehyung a destra e a sinistra accanto a quella di Jimin, difronte avevo invece quella di Dahyun.
Le pareti della mia stanza erano dipinte con un delicato tono di avorio, donando all'ambiente una sensazione di calma e luminosità.
La luce naturale filtrava attraverso le tende bianche, creando un'atmosfera soffusa e rilassante.
Il letto, posizionato al centro della stanza, era un'oasi di morbidezza e comfort; I cuscini erano abbondanti, invitandomi a riposare la testa dopo una lunga giornata di viaggio, le lenzuola erano fresche e profumate, creando un'invitante atmosfera di riposo.
Un piccolo tavolo da lavoro con una sedia era posizionato accanto alla finestra, offrendo uno spazio ideale per lavorare o pianificare la giornata.
Una credenza contenente una TV a schermo piatto era posizionata di fronte al letto, permettendomi di rilassarmi guardando i programmi preferiti o le ultime notizie.
Il bagno era pulito e lussuoso, con piastrelle bianche e morbidi asciugamani ben piegati.
Una vasca da bagno invitante era pronta ad accogliermi per un bagno rilassante, mentre una doccia a pioggia forniva un'alternativa veloce e rinfrescante.
La vista dalla finestra della camera mi regalava uno spettacolo unico sulla vivace città di Boston. Potevo vedere gli edifici imponenti, le strade animate e il flusso costante di persone che si muovevano freneticamente per la loro giornata.
Nel complesso, la camera dell'hotel a Boston offriva un'oasi di tranquillità e comfort dopo una giornata trascorsa in viaggio.
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JUST US ♡●Jungkook●♡
FanficTRAILER DEL LIBRO SU INSTAGRAM @12wattgirl_ «non mi lascerò incantare da uno sguardo da gattina» e se proprio quegli occhi da gattina catturassero il cuore del cantante più famoso del momento? «è solo un cantante, la mia è pura ammirazione» _______ ...