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Jungkook's pov
Arrivammo in aeroporto, la frenesia e l'anticipazione del concerto a Miami risuonavano nell'aria. Il viaggio in aereo era sempre un'esperienza particolare, un mix di emozioni e adrenalina. Ma questa volta c'era qualcosa di diverso.

Dahyun, seduta accanto a me, aveva quegli occhi che riflettevano una leggera ansia. Ricordai la prima volta che aveva affrontato il volo, la paura evidente nei suoi occhi grandi. Ora, nonostante la sua crescente sicurezza, c'era ancora quel piccolo riflesso di timore quando l'aereo decollava.

«Stai bene?» chiesi, prendendo la sua mano per rassicurarla.
Lei annuì, ma il suo sguardo tradiva una piccola incertezza. «Sì, solo un po' nervosa»
«È normale» le dissi, sorridendo. «Siamo tutti con te. E poi, sai che io sono qui per tenerti la mano, giusto?»
Dahyun sorrise, un sorriso che catturava la sua gratitudine. Sentire il calore della sua mano nella mia era rassicurante, un piccolo gesto che ci legava ancor di più.
L'aereo si librò nell'aria, e guardammo insieme fuori dal finestrino mentre la città sottostante si allontanava sempre di più. Poi, la sensazione di volare prese il sopravvento, e l'atmosfera si riempì di rumori familiari di conversazioni, di risate, e del dolce monotono ronzio dell'aereo.
Il volo fu piacevole, animato dalle chiacchiere degli amici dietro di noi e dalla prospettiva dell'entusiasmante spettacolo che ci attendeva a Miami. Dahyun sembrava rilassarsi sempre di più, e il suo sorriso si faceva più sicuro.
Quando finalmente atterrammo, la tensione si dissolse. L'emozione del concerto incombeva, ma l'atmosfera era carica di energia positiva. Uscimmo dall'aereo, la band al completo, pronti per affrontare la nuova avventura.
Il clima caldo di Miami ci avvolse mentre ci dirigevamo verso l'uscita.
Salimmo a bordo di un bus che ci portò verso l'hotel, il prossimo capitolo di questa tournée affacciandosi all'orizzonte.

«Jungkook ti vuole Ji-hoon» disse Taehyung avvicinandosi a me.
«che vuole adesso?» chiesi guardandolo.
«non lo so, ma mi sembrava abbastanza nervoso.
mi avvicinai al mio manager.
«dimmi Ji-Hoon, mi cercavi?»
«si Jungkook» iniziò lui con tono serio «volevo giusto ricordarti un paio di regole della tournée»
Io capii immediatamente a cosa si riferisse.
«Ascolta attentamente, perché quello che sto per dirti è assolutamente non negoziabile» Il suo sguardo era freddo, privo di emozioni. «Hai sottoscritto un contratto, e con esso hai accettato responsabilità e standard di comportamento. Non tollereremo alcuna deviazione da questi»
Iniziò il suo discorso senza esitazione, la voce dura come pietra. «Non puoi, e sottolineo, non puoi stabilire relazioni romantiche o avere rapporti sessuali con i membri dello staff o della band. È una regola chiara e vincolante, e la sua violazione comporterà conseguenze gravi e immediate»
Il suo sguardo penetrante sembrava scrutare il mio animo, come se volesse assicurarsi che ogni singola parola fosse incisa nella mia mente. «Questa band è una macchina perfettamente oliata. Qualsiasi interferenza personale può compromettere il funzionamento di tutto il sistema. Non voglio scandali, non voglio drammi»
Fece una breve pausa, ma il suo sguardo rimase inclemente. «E non fraintendere le mie parole. Non si tratta solo di evitare i titoli dei tabloid. Si tratta del nostro successo come gruppo. Non possiamo permetterci distrazioni inutili»
La sua voce riecheggiò nella mia mente, creando un'atmosfera tesa. «Se hai difficoltà a rispettare questa regola, sii consapevole delle conseguenze. Potresti mettere a repentaglio non solo il tuo ruolo all'interno della band ma anche la reputazione di tutti. Abbiamo lavorato duramente per costruire questa immagine, e non permetterò che venga danneggiata da scelte personali irresponsabili. Spero di essere stato chiaro»

Il mio sguardo incontrò quello freddo e intransigente del manager Ji-hoon, e una sfumatura di sfida brillò nei miei occhi.
«Oh, chiaro come il giorno. Nessun divertimento nel parco giochi, capisco» Un sorriso sarcastico si dipinse sul mio volto. «Non preoccuparti, Manager Ji-hoon, non ho intenzione di mettere in pericolo la 'macchina perfettamente oliata'. Non sono così ingenuo»
Iniziai a camminare, come se la mia indifferenza fosse un muro che si ergeva tra noi. «Ma permettimi di dirti una cosa. La musica è un'espressione dell'anima, e se ciò che chiedi mina la nostra creatività, rischieremo di suonare come automi, non come artisti»
Il suo sguardo rimase impenetrabile, ma non mi ero arreso. «Proprio per dimostrare quanto sono serio riguardo al mio ruolo nella band, ti propongo un affare. Consegnerò 5 nuove canzoni per un nuovo album entro due settimane. Se non riuscirò, sarò pronto ad accettare qualsiasi punizione tu ritieni giusta, compreso il mio allontanamento dalla band»
La sfida era lanciata, e il mio tono era tagliente come un coltello affilato. «In cambio, ri-detto le regole del nostro contratto. Voglio libertà creativa, non una gabbia dorata. Voglio essere un musicista, non un burattino nelle tue mani»
Il manager Ji-hoon sembrava riflettere sulle mie parole, ma il suo volto rimase inespressivo. «Accetti il mio accordo, o vuoi rischiare di perdere uno dei tuoi pezzi forti?»
La sfida era stata lanciata, e ora spettava a lui accettare o respingere il mio affare.
«accetto» acconsentì Ji-Hoon «ma se perderai Dahyun verrà licenziata e ti vieterò in ogni modo di vederla»
«non servirà» dissi sorridendo malignamente per poi girargli le spalle.

Ero appena tornato da Taehyung e Dahyun, il peso delle parole del manager Ji-hoon ancora sulle spalle. Con passo deciso, mi diressi verso la camera d'hotel di Dahyun, determinato a condividere con loro ciò che avevo appreso.
Bussai leggermente alla porta e, quando si aprì, entrai con uno sguardo serio dipinto sul viso. Dahyun, seduta su una sedia, sollevò lo sguardo incuriosita. Taehyung, disteso sul letto, si alzò su un gomito per guardarmi.

«Abbiamo un problema» dissi, senza mezzi termini. «Il nostro adorato manager ci ha scoperti e tu koala lo sai bene quanto io non possa avere relazioni, no?»
Dahyun alzò un sopracciglio, mentre Taehyung sembrava già preoccupato. «Che cosa intendi?» chiese Dahyun.
«In poche parole, niente relazioni romantiche o rapporti sessuali tra noi membri della band o con lo staff. Una mossa intransigente e assurda, se mi chiedi»
Taehyung scrollò la testa in disapprovazione.
«è quasi come se volesse che fossimo robot senza emozioni. Ma non mi arrenderò così facilmente»
«Abbiamo una leva di negoziazione» Il mio sguardo si posò su di lei. «Dahyun, ho due settimane per creare almeno cinque nuove canzoni per un nuovo album. Se riesco, possiamo rinegoziare il nostro contratto, ottenere maggiore libertà creativa e sbarazzarci di queste restrizioni assurde. Altrimenti, Ji-hoon minaccia di licenziarti»

La tensione nell'aria era palpabile. Ora spettava a noi accettare la sfida e dimostrare che la nostra creatività non poteva essere imprigionata da regole ingiuste.
«Jungkook mi dispiace di averti creato questo disagio, mi dispiace tanto, io-»
«ehi, ehi, ehi, è tutto ok, non hai fatto niente di male piccola» le dissi prendendole il viso tra le mani.
«ce la possiamo fare» disse Taehyung avvicinandosi «Jungkook lavora sodo»
«promesso»

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