(Dahyun's pov)
In 19 anni di vita, niente mi ha mai preparata allo spettacolo dinanzi a me.
Quell'uomo nudo fino alla vita, con il sudore che gli imperlava la pelle, il riflettore che accarezzava le linee del suo corpo scolpito, simile a marmo, ma marmo non è, perché nonostante fosse un poster, la sua figura emanava calore come fosse fuoco.
«dunque...» si schiarì la voce la donna dinanzi a me «...mi dica perché pensa di essere qualificata per questo lavoro».
I miei pantaloni eleganti erano stati una pessima idea, infatti il cotone mi faceva scivolare dalla sedia e mi pizzicavano le gambe, ma nonostante tutto cercai di non concentrarmi sulla sensazione del fastidio, ma di rivolgere la mia piena attenzione al colloquio.
«io programmo, ripristino password e preparo un sacco di caffè, la mia coinquilina dice che sono più brava dei baristi del suo locale»
«come scusi?»
«supporto tecnico e altri compiti a seconda dei casi» lessi sul foglio che avevo tra le mani.
«signorina Kim, questa casa discografica è l'unica ad essere ancora qui da ormai 100 anni, noi "sforniamo" artisti, creiamo star, organizziamo festival» si tolse gli occhiali e mi guardò dritta negli occhi «ci sono più di duecento candidati a questo lavoro e chiunque avrà questo lavoro, non lo otterrà preparando caffè» disse squadrandomi da capo a piedi, facendomi capire che probabilmente non avrei ottenuto io quel lavoro.
«gestisco una serata a microfoni aperti nel campus» feci un altro tentativo «e sono anche sviluppatrice, scrivo codici praticamente ogni giorno e...»
«non si emozioni troppo, chi otterrà il posto non lavorerà con quel talento» fece un mezzo sorriso di circostanza e mi strinse la mano, per porre fine a quel colloquio.
Ormai avevo capito che non avrei mai ottenuto il posto, e l'idea che la più grande rock star di tutti i tempi mi abbia vista fallire, anche se da un poster, fu deprimente.
Appena tornata a casa gettai a terra la borsa e mi lanciai sul divano in attesa che la mia coinquilina tornasse, ma senza accorgermene mi addormentai.
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«quindi mi stai dicendo che tu hai fatto un colloquio per entrare nella Big Hit? Quando diavolo avevi intenzione di dirmelo!»
«beh, tanto sono certa che non mi abbiano presa, dovevi vedere quella donna cadavere quando parlava, sembrava cercare di dirmi in tutti i modi che tanto il lavoro non l'avrei mai ottenuto» dissi sprofondando la mano nella busta di patatine e afferrandone quante più possibile.
«dai Dahyun, non disperare» cercò di consolarmi la mia amica.
«fidati Jihyo, quel telefono oggi non squillerà per annunciarmi che sono stata presa»
«e se invece ti arriverà quella notizia, mi porterai a fare dello shopping sfrenato... ho bisogno di comprare delle scarpe, queste non sono più alla moda» disse guardando le calzature sulla soglia della porta.
«mi spiace, ma rimarrai con delle scarpe fuori moda» dissi ridacchiando e portandomi alla bocca altre patatine.
Jihyo era la mia migliore amica, non che coinquilina, che da sempre mi sosteneva, persino nella folle scelta di trasferirmi qui a Seoul per inseguire i miei sogni.
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JUST US ♡●Jungkook●♡
FanfictionTRAILER DEL LIBRO SU INSTAGRAM @12wattgirl_ «non mi lascerò incantare da uno sguardo da gattina» e se proprio quegli occhi da gattina catturassero il cuore del cantante più famoso del momento? «è solo un cantante, la mia è pura ammirazione» _______ ...