30- anima gemella

126 7 0
                                    

Dopo aver riaccompagnato Stiles a casa l'ho lasciato da solo con suo padre, avevano bisogno di parlare, e Stiles aveva bisogno di scusa per giustificare tutti graffi e lividi che aveva sulla faccia. Io gli ho detto che sarei tornata subito, avrei fatto una doccia e sarei tornata da lui. In questo momento stavo proprio uscendo dalla doccia e andarmi a vestire ma appena passo davanti allo specchio mi fermo di scatto scioccata dal mio riflesso, avevo i capelli con dei ciuffi viola, ed ero circondata da una luce viola e avevo delle fottute ali da fata, tipo winx.

"Mamma! vieni qui, ti prego!" dopo nemmeno due minuti la porta del bagno si spalancò e mi trovai mia madre davanti che riprendeva fiato.

"cosa significa questo? sto morendo?" dico indicandomi per intero, lei mi guardo non capendo e la prendo mettendola davanti allo specchio.

"guarda" dico indicandogli il mio riflesso.

"si, ci sei te, ed io. Sei molto bella se è questo quello che volevi sentirti dire" io la guarda aggrottando le sopracciglia e guarda di nuovo il mio riflesso.

"tu non vedi niente?" gli chiedo facendogli scuotere la testa.

"no, tesoro. Sei normale" io chiusi gli occhi e li riaprì, ma non era cambiato niente.

"ho i capelli con dei ciuffi viola, e delle ali e sono circondata da una luce viola, cosa significa?" lei spalanco gli occhi e si mise una mano davanti la bocca trattenendo un sorriso.

"non pensavo succedesse anche a te così presto" dice non credendoci, io la guardo stranita e lei si mette dietro di me sorridendo.

"che cosa?" gli chiede mentre mi toccava i capelli.

"hai trovato la tua anima gemella" io spalancai gli occhi e la guardai.

"e chi è?" chiedo girandomi verso di lei.

"beh è qualcuno che conosci, perchè lui sarà l'unico che potrà vederti per come sei davvero, cioè come ti vedi te" io sorrido e la guardo speranzosa.

"pensi che sia Stiles?" gli chiedo con un sorriso sulle labbra.

"non lo so, tesoro. Vai da lui, chiedigli se vede quello che vedi te" io annuì e corsi in stanza prendendo i primi vestiti che trovai, mi misi una maglietta corta bianca con sopra la felpa di Stiles, e mi misi dei Jeans stretti, mi misi le scarpe e uscì di corsa di casa, accesi la macchina e partì più veloce possibile, fortunatamente Stiles non abitava tanto lontano, era a dieci minuti a piedi da me, quindi in macchina saranno stati cinque minuti. Infatti arrivai subito. Scesi dalla macchina e sbattei lo sportello, bussai alla porta ripetutamente e mi aprì Noah che mi sorrise subito.

"Stiles è sopra?" gli chiedo per essere sicura che non sia uscito, lui annuisce non capendo la mia agitazione e io lo superai velocemente salendo le scale, arrivai alla porta di Stiles e bussai.

"papà, ho detto che sto bene!" dice alzando la voce per farsi sentire, io sorriso e bussai di nuovo sperando che mi aprisse, lo sento borbottare qualcosa e poi la porta si aprì.

"ei, tuo padre mi ha fatto entrare" dico facendolo annuire mentre mi squadrava dalla testa ai piedi confuso.

"che hai fatto ai capelli?" mi chiede non capendo, io sorrido leggermente e lo guardo.

"perchè come sono?" gli chiedo cercando di fare finta di niente, entro in stanza e lui chiude la porta guardandomi.

"un po' viola" dice incerto di quello che stava dicendo, io sorrido ancora di più e mi giro dandogli le spalle.

Enchanting |Stiles Stilinski| (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora