part six

1.1K 102 25
                                    

perfetto;

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

perfetto;

passarono mesi, andò tutto bene. io e tom continuavamo a stuzzicarci a vicenda, ci divertiamo.
io dana e mike eravamo persino andati in tour con loro.

30 aprile 2010.
il giorno dopo la band avrebbe fatto un concerto a copenaghen, erano in tour già da un po' e stava procedendo tutto bene, pensavo fosse così.
stavano provando come sempre, ma qualcosa andò storto

bill: cristo! è un disastro!

siamo giunti alla conclusione che il problema era tom (ovviamente). durante numerose canzoni dell'humanoid city sia tom che georg dovevano passare il più velocemente dalla tastiera alla chitarra o al basso, ma durante il concerto con la stanchezza e tutto il resto per loro è sempre stato difficile. georg se l'è sempre cavata, per lui era più semplice. ma tom doveva fare doppio lavoro. durante la registrazione dell'album tom poteva fare due registrazioni usando anche due chitarre diverse, per poi sovrapporre i suoni. ma durante i concerti questo non poteva farlo, quindi usava una sola chitarra cercando di cambiare accordo il più velocemente possibile.
da quanto ho capito questo problema andava avanti da anni, ma in humanoid la differenza di sentiva di più.

stavano urlando e io non ce la facevo più, mi avevano stancato. sembravano dei bambini!

jade: cazzo ma per voi è troppo difficile trovare un altro membro?

gustav: ci conosciamo da anni jade, non è la stessa cosa suonare insieme ad un'altra persona che non conosciamo.. o forse...

gus guardò tom, lui stava guardando me da un pezzo, per poi girarsi verso bill. lui sorrise, insieme a georg che muoveva la testa su e giù in segno di approvazione.

tom si tolse la chitarra da dosso e la poggiò a terra per poi prenderne un'altra e darla a me

jade: voi avete frainteso, io non posso...

tom: perché schelmischen? da piccola era il tuo sogno suonare con noi. adesso ne hai l'occasione, tu sei quello che ci serve

dana e mike mi guardavano sorridendo, gli altri ragazzi stessa cosa. cazzo che situazione di merda.

jude: ohhh e va bene!

presi la chitarra che tom mi aveva dato, gli chiesi chi accordi delle canzoni per essere più preparata. feci cenno a gus per iniziare.
l'ordine delle canzoni era:

noise
human connect tò human
break away
pain of love
world behind my wall
hey you
alien
ready, set, go!
humanoid
phantomrider
dogs unleashed
love & dead
in your shadow i can shine
automatic
screaming'
darkside of the sun
zoom into me
monsoon
forever now

erano tante canzoni, non era facile fare un concerto così. diciannove canzoni. cazzo se era difficile. in più avevo paura di cosa avrebbero pensato i fan a vedere una ragazza di cui non sapevano neanche l'esistenza sul palco con il loro gruppo preferito. avevo così tanta paura.

iniziammo a provare, modestamente ero molto brava. suonavo da quando ero piccola, sia la chitarra sia il pianoforte.
infatti alla fine aprivamo io e georg il concerto, tom partiva con la chitarra e poi mi aggiungevo io. a detta di bill, così era perfetto.
ed erano tutti d'accordo, compresi mio fratello e dana, erano felici che finalmente avrei realizzato il mio sogno di suonare davanti a tante persone. in più adesso avevo i ragazzi, per qualsiasi dritta e consiglio, o semplicemente per stare più tranquilla. li conoscevo da anni, erano la mia famiglia ormai.

-
provammo tutto il giorno, fino alla sera.

ma adesso era arrivato il giorno del concerto.
eravamo già a copenaghen e il nostro hotel era vicino al luogo del concerto. mancavano poche ore ormai.

dopo poco iniziammo a prepararci, poi saremmo dovuti partire e andare ad organizzare tutti gli strumenti sul palco.
misi una gonna in seta nera abbinata ad una canotta dello stesso colore e degli stivali con il tacco sempre neri. aggiunsi una fascia per capelli, delle collane, e tanti tanti anelli.
eravamo tutti pronti tranne bill che si sarebbe vestito appena arrivati lì a causa del costume un po' troppo ingombrante.
eravamo tutti in ansia, persino dana e mike che ci stavano accompagnando. sinceramente non capivo l'agitazione dei ragazzi, avevano fatto così tanti concerti, perché essere così tanto in ansia?

-
eravamo tutti pronti, gli strumenti erano già posizionati sul palco, il pubblico urlava e io ero sempre più eccitata per l'inizio del concerto.
bill mi fece cenno di andare sul palco, il pubblico era confuso di sentire il rumore dei miei tacchi. andai alla tastiera, gus mi accompagnò e dopo si posizionò alla sua batteria, tom era dietro di me e georg al lato opposto del palco.

era iniziato.

appena i fan mi videro iniziarono ad urlare, erano sempre più confusi ma a quanto pare il mio modo di suonare gli piaceva. entro bill con la sua solita camminata iconica e mi annunciò

bill: buonasera a tutti! siamo tutti lieti di informarvi che questa splendida ragazza è jade, nostra amica da quasi vent'anni e ufficialmente il nuovo membro dei tokio hotel!

cosa cazzo- nuovo membro?
pensavo che avrei dovuto accompagnarli solo per questo tour, ma a quanto pare non era così. tom notò la mia confusione e si avvicinò al mio orecchio

tom: non sei contenta schelmischen? lo volevi da così tanto tempo, e anche noi ti volevamo nella band. sarai grande.

ok.

non ero certa di aver realizzato, ma in ogni caso continuai a suonare. prima la tastiera, dopo la meravigliosa chitarra presa in prestito da tom, era tutto così stupendo. sembrava un sogno.

-
finì il concerto, tutti mi abbracciarono, quel momento non lo dimenticherò mai.
tornammo in hotel e io andai in camera mia per cambiarmi e togliermi quegli  stupidi tacchi che mi stavano uccidendo i piedi.
mi spogliai rimanendo in mutande e reggiseno, sentii bussare.

jade: un attimo!!

urlai mentre infilavo un pantaloncino al volo e andavo alla porta.

x: schelmischen! ti sei spogliata apposta per me?

tom era poggiato sul lato della porta, guardandomi dall'alto in basso giocando con quello stupido piercing e sfoggiando il suo stupido sorriso. che idiota.
fevi una specie di smorfia che nella mia testa doveva essere un sorriso

jade: cosa c'è?

staccò gli occhi dal mio corpo per poi guardarmi negli occhi mentre si avvicinava

tom: volevo farti i complimenti, sei brava a suonare schelmischen. e quel tatuaggio mi piace molto

mi diede un bacio sulla guancia, per poi dire l'ultima frase sorridendo mentre si allontanava dalla mia porta. mi affacciai per vederlo

jade: idiota!!!

si voltò verso di me per poi farmi il dito medio mentre rideva come un bambino.

quello stronzo mi era mancato così tanto.

spazio autrice:
ciao a tutti! intanto vi ringrazio per tutte le letture e le stelline, volevo avvisarvi che non pubblicherò per un po' dato che sarò molto molto impegnata, venerdì uscirà il prossimo!!!

the game was worth the candle ✦ - tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora