Capitolo 53

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Ieri sera io e River ne abbiamo parlato... dei nostri genitori e dei nostri amici che sono venuti da noi, non abbiamo detto nulla di che, solo che avrei dovuto avvisarlo, se fossero tornati, o che avrei dovuto chiamare la polizia. Ora che però sono qui, davanti a me, non sto né chiamando River, né chiamando la polizia.

Sono uscita prima dal lavoro, sono andata a fare un po' di spesa, ho appena parcheggiato nel vialetto, vedendoli tutti in piedi davanti alla porta. Sono scesa e loro si sono accorti di me.

«Cosa volete adesso?» chiedo loro, aprendo il bagagliaio.

Sono sorpresa che Tyler e Keith prendano le buste della spesa al posto mio, e che Jim chiuda il bagagliaio.

«River non ci vuole intorno...» dice Dana.

«Nemmeno io.»

«È solo che... noi abbiamo pensato che ti potesse fare del male.» ancora con questa storia.

Sono passati anni da quando eravamo soltanto due ragazzi a cui era vietato anche solo salutarsi, loro di lui non hanno mai saputo niente, non si sono mai interessati a conoscerlo per davvero come ho fatto io, e ora continuano con questa storia del "pensavamo che potesse farti del male".

«Lui è l'unica persona al mondo che mi abbia mai amata.» dico loro.

«Ti sbagli.» mi dice Serenity.

«Anche noi ti abbiamo amata e ti amiamo ancora.» mi dice mamma.

«E quindi? Tutto questo perché Bridgette mi vuole al suo matrimonio e perché Nancy vuole prendere in braccio mia figlia?» chiedo loro con le lacrime agli occhi.

Apprezzo che Bridgette sia venuta a cercarmi perché mi vuole presente, penso solo che avrebbe dovuto cercarmi molto prima, e Nancy... Nancy è pazza, è completamente fuori di testa se pensa che potrei permetterle di prendere in braccio la mia Ivy.

«No. Volevamo solo vedere come stavate.» mi dice Keith.

«E dirti che non abbiamo mai smesso di pensare a voi.» dice Serenity.

«A noi o soltanto a me?» chiedo loro, che nemmeno mi rispondono: «Voi non conoscete River. Lo odiate solo per cose che avete sentito dire, ma non c'è niente di vero. Nancy la mia Ivy non è la tua Ivy.» dico.

Se River arrivasse e li trovasse qui non manterrebbe la calma come ieri, è per questo che non l'ho chiamato, non voglio guai.

Io proprio non capisco... hanno avuto tutto il tempo del mondo per venire qui. Otto anni non sono pochi. Io ho provato a contattarli, ho pensato a loro, non ci credo quando mi dicono che anche loro hanno pensato a me, perché quel "abbiamo pensato a voi", è riferito soltanto a me, non anche a River. Loro lo odiano ancora.

Bridgette tira fuori dalla borsa un invito, me lo porge e io lo prendo, leggo i nomi sull'invito, il nome dello sposo lo conosco molto bene.

«Ti sposi con il ragazzo più popolare della scuola?!» le dico sorpresa.

È lo stesso ragazzo che, ricordo, si è magicamente accorto di me e mi è girato intorno per un paio di settimane, è anche colui che si è messo tra me e River, insieme a Tyler, a quella festa, prima che succedesse tutto il casino. Quella sera è stata l'ultima volta che li ho visti tutti.

«Già. Lui... ti saluta. Gli dispiace non essere qui, ma aveva una partita molto importante lontano da qui.» mi dice Bridgette sorridente.

«Ci penserò... ma se verrò sarò accompagnata da mio marito.» le dico, facendola sorridere.

«Certo, l'invito è per te, e per River, per Ivy e per...» aspetta che io le dica come si chiama il mio primogenito.

Spero che tutto ciò non porterà me e River ad avere una discussione a causa loro...

«Andiamo, dicci come si chiama nostro nipote...» mi sprona Serenity.

Non posso fare a meno di notare che mio padre è silenzioso come sempre... chissà se qualcuno l'ha obbligato a venire, oppure si sente davvero in colpa per come sono andate a finire le cose e spera che potremmo risolvere in qualche modo... io sicuramente non mi fido.

«Come il padre di River... il nonno.» dico loro, questo sembra colpire dritto al cuore mio padre.

«Joseph?» chiede Nancy con le lacrime agli occhi.

«Si fa chiamare Joe.»

«Anche noi abbiamo avuto una figlia. L'abbiamo chiamata Meadow, ha cinque anni.» mi dice Serenity, una lacrima le riga il viso.

Quando pensavo al mio futuro, anche dopo aver conosciuto River, ero sicura che lui non avrebbe fatto parte della mia vita per sempre, invece queste persone sì... Tyler no, infatti mi sorprende vederlo qui, però... è strano avere avuto dei figli che non hanno conosciuto i miei genitori, e mia sorella, e le mie amiche, ed è strano che mia sorella abbia avuto una figlia che io non ho conosciuto.

«Anche noi abbiamo avuto un figlio.» mi dice Dana, prendendo a braccetto Tyler.

Dana e Tyler?

Questa cosa mi sorprende molto perché non avrei mai pensato che avrebbero potuto formare una coppia. Ora che comunque li guardo penso che formino una bella coppia, sono felice che tutti loro siano felici come lo siamo io e River.

«Vorremmo che tu lo conoscessi.» mi dice Tyler.

«E che conoscessi anche la tua nipotina.» mi dice anche Keith.

«Tesoro della mamma... ci piacerebbe tanto conoscere i nostri nipoti. Lo sanno chi siamo? Gli avete parlato di noi?» mi chiede mamma facendo per avvicinarsi a me e abbracciarmi, ma io faccio un passo indietro.

Tesoro della mamma?

Lei mi teneva la testa sott'acqua, mi obbligava ad essere quello che non ero, ad uscire con persone che a me non piacevano... lei guardava mentre papà mi picchiava e non faceva niente per fermarlo.

«Bridgette, grazie per l'invito, ti farò sapere se verremo.» le dico, prendendo le due buste della spesa e andando verso la porta di casa.

Sono i miei genitori, mia sorella, le mie amiche... sono le persone con cui sono cresciuta, sono delle persone che dovrebbero far parte della mia vita... eppure credo di stare meglio senza di loro. Ho bisogno soltanto della mia famiglia, io, che è formata semplicemente da River e dai nostri due bellissimi figli. Nessun altro. Nient'altro.

Come fosse un sognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora