«Ciao.» mi giro sorpresa di vedere Tyler.
Sono appena uscita da scuola, tutta sola, anche se Bridgette e Dana, che sono state mie amiche per diciassette anni della mia vita, hanno provato in ogni modo ad avvicinarsi a me, io le ho evitate... è assurdo vedere qui Tyler visto che non frequenta, ma, soprattutto, visto che non ha più voluto vedermi dopo tutto quello che è successo a causa di River, proprio qui fuori, a pochi metri da dove ci troviamo adesso.
«Tyler, ciao, che sorpresa!»
«Sì, infatti. Volevo venire a trovarti a casa, solo che le nostre madri l'avrebbero subito fatto sapere al mondo intero, quindi ho preferito venire qui. Posso, o il tuo ragazzo mi picchierà di nuovo?» mi chiede sorridente.
Ha ragione, è meglio che le nostre madri non ci vedano insieme perché inizierebbero subito a dirlo in giro, probabilmente arriverebbero al punto di dire che presto convoleremo a nozze.
«Non è il mio ragazzo e mi dispiace tanto per quello che è successo l'altra volta, non aveva il diritto di intromettersi, di parlarti in quel modo e soprattutto di picchiarti.» mi sarei dovuto scusare subito...
River mi ha trattata in quel modo, qui a scuola non mi calcola, e ora non mi importa nemmeno guardarmi intorno per capire se si è accorto della presenza di Tyler oppure no... dovrei andare avanti.
«Non preoccuparti... va tutto bene, a me dispiace essere sparito in quel modo.» mi dice.
«È tutto okay, non ce l'ho con te. Dimmi tutto, ti ascolto.» sono curiosa di sapere che cosa mi deve dire.
«Ho bisogno di te, e so che quando mi avrai ascoltato capirai che anche tu hai bisogno di me.» mi dice Tyler facendomi corrucciare la fronte: «No no, non fraintendermi, non ci sto provando, lo giuro.»
«Dimmi dai, non penso male e non me la prendo, sono curiosa.»
Ciò che ha detto è un po' strano, soprattutto quel "ho bisogno di te", spero che non abbia intenzione di prendermi in giro anche lui come ha fatto River...
«Sto uscendo con una ragazza, è bellissima, frequenta le lezioni con me, solo che proviene da un brutto quartiere e ha avuto una figlia a quindici anni, se i miei lo sapessero andrebbero fuori di testa... mi chiedevo... visto che so quanto i tuoi odiano River, se ti andasse di fingere di uscire con me, mentre in realtà io esco con lei e voi due uscite insieme.»
Sono felice che abbia trovato una ragazza che gli piace, so bene cosa significa temere la reazione dei propri genitori... so anche che cosa penserebbero di una ragazza come lei, anche se per noi non c'è nulla di male, quindi, anche se con River non c'è niente, potrei accettare di farlo, glielo devo, d'altronde lui non ha riferito niente né ai suoi né ai miei del fatto che River lo abbia picchiato fuori da scuola e anche che il nostro appuntamento non solo sia stato uno schifo, ma anche che me ne sia andata, appunto, per correre da River.
«Ehm... ci sto. Tutte le volte che sarai con lei io andrò da qualche parte, mettiamoci solo d'accordo su che cosa dire.» gli dico, sembra sorpreso che abbia accettato subito.
«Fantastico, ti adoro. Inizio ad uscire troppo e i miei iniziano a fare troppe domande...» so che è maggiorenne e può fare quello che vuole, ma con i miei sarà esattamente così anche per me: «Dovremmo uscire venerdì sera, tu inizia a dirlo ai tuoi, io lo dico ai miei, ti vengo a prendere alle otto e ti porto da lui, se vuoi, oppure dovunque vi vogliate vedere.»
«No, credo che andrò al cinema... ci vediamo venerdì.» mi sorride vittorioso.
La biblioteca a quell'ora sarà già chiusa, per cui andrò al cinema a guardare qualcosa di carino, oppure ad invidiare le ragazze che saranno accompagnate dai ragazzi perché penserò per tutto il tempo a quel cretino.
«Grazie, ti devo mille favori. Intanto che ne dici se ti accompagno a casa?» mi chiede.
«Va bene, grazie.» gli sorrido.
Il fatto che mi faccia strada e che venga ad aprirmi la portiera, aspetti che salga e la chiuda mi lascia di stucco, è un gesto gentile che in pochi fanno, ormai. Mentre aspetto che anche lui salga mi guardo intorno vedendo River a qualche metro da noi, appoggiato alla sua auto, che fuma e guarda nella nostra direzione... abbasso lo sguardo e mi giro a guardare Tyler, gli sorrido non appena sale e mette in moto, partendo subito.
I miei genitori e mia sorella, anche la madre di River, e Keith, e suo padre, e praticamente tutti in città, saranno felici di sapere che esco di nuovo con Tyler e che ho lasciato perdere River... il fatto, però, è che non è così: non esco davvero con Tyler ed è stato River a lasciar perdere me, non il contrario, e se un giorno i nostri genitori, sia miei che di Tyler, dovessero scoprire tutto, sarebbero guai...
Un auto ci supera a grande velocità, sospiro quando mi rendo conto che si tratta della macchina di River, il quale frena bruscamente davanti al semaforo arancione facendo frenare anche Tyler.
«Okay, non c'è bisogno che tu mi dica chi c'è alla guida... posso immaginarmelo. Che cosa è successo tra di voi?» mi chiede.
«È uno stronzo e vorrei non averlo mai conosciuto, ti basta come risposta?»
«Chiaro, chiaro. Allora, che dirai ai tuoi?» per fortuna cambia argomento.
«Che ci siamo rivisti per caso, mi hai chiesto una seconda possibilità e ho accettato, perché sei bellissimo, simpatico, educato, gentile e aggiungerò altri aggettivi in modo che ti adorino ancora di più.»
Scatta di nuovo il verde quindi ripartiamo, River sparisce subito...
«Bene. Io allora dico ai miei che ci ho pensato su, ho deciso di invitarti di nuovo ad uscire e tu hai accettato. Fammi sapere, ce l'hai ancora il mio numero?» mi chiede fermandosi davanti a casa mia.
«Sì, tranquillo, a venerdì. Grazie per il passaggio e scusa per River...» gli dico mentre scendo.
«È tutto okay, a venerdì, e grazie a te.» gli sorrido e chiudo lo sportello andando subito in casa.
Almeno renderò qualcuno felice... in questo caso Tyler e la sua ragazza.
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Come fosse un sogno
RomanceDa quando si conoscono, River non ha fatto altro che trattare male Meadow, la quale non ha mai nascosto i suoi sentimenti per lui. Quando finalmente lui sembra essersi accorto di lei, torna a trattarla male ogni volta, finché, a causa dei genitori...