Entro a scuola di corsa, visto che sono in ritardo. Avrei preferito dormire di più, ma poi chi li avrebbe sentiti i miei genitori... quindi mi sono alzata a fatica, mi sono preparata, e sono corsa a scuola, nonostante il mal di testa, il sonno, e soprattutto la vergogna per ciò che ho detto ed è successo con River, che, non so se dire "per fortuna", lui non era più nella mia stanza al mio risveglio.
«Signorina non si corre per i corridoi.» mi rimprovera uno dei professori.
«Scusi.» cammino velocemente, raggiungo la classe ed entro ricevendo un'occhiataccia dal professore.
Vedere River mi fa male, in tutti i sensi. Ricordo tutto della scorsa notte. Avrei preferito non venire a scuola, ma non posso evitarlo per sempre, e poi oggi c'è un importante compito in classe, quindi eccomi qui.
Mi siedo davanti a lui come sempre, contenendomi dal girarmi e dal dirgli qualcosa, anche un semplice ciao, o un "scusa"...
«Hai dormito bene?» mi sta toccando i capelli, ormai ha preso questo vizio, ed è chiaro che stia parlando con me.
Mi faccio coraggio e mi giro, incontrando il suo sguardo, sospiro sentendomi tantissimo a disagio.
Per fortuna mi sono accorta di tutti i succhiotti che mi ha fatto sul collo e sul seno, per quanto fosse coperto dal reggiseno, mi sono messa un maglione col collo alto per evitare che qualcuno li veda. Avrebbe anche potuto evitare di farmeli...
«Stai bene?» mi chiede.
«Certo che sì, perché non dovrei?» sorrido in modo nervoso.
«Dobbiamo parlare, dopo.» mi avvisa.
Ancora nessuno ci ha dato fastidio, è un po' che nessuno lo fa, vorrei che le cose continuassero così, se voglio evitarlo non devo farmi vedere con lui, ma non posso evitarlo, per quanto vorrei...
«Noi due non abbiamo niente da dirci, e non...»
«Meadow, ciò che dice River è più importante di ciò che sto spiegando io?» mi chiede il professore facendomi sospirare.
Ecco, River, grazie per essere il motivo, l'unico, dei rimproveri che mi fa la gente. Sia a casa che a scuola, e in generale.
«Ovvio, e sono anche più bello da guardare di quanto lo sia Lei.» spalanco gli occhi per ciò che ha appena detto River.
Non posso crederci.
Mi giro a guardarlo incredula, giuro che se mi mette in punizione a causa sua lo ammazzo.
«Ah, davvero?» chiede il professore, non sembra nemmeno sorpreso da ciò che ha appena sentito: «Uscite dalla mia classe, alla prossima lezione vi voglio pronti sulla lezione di oggi, altrimenti vi darò una F.»
F? Io non ho mai preso nemmeno una C, figuriamoci una F!
Oh mio Dio, non ci posso credere. Cioè, sta sbattendo fuori noi due, soltanto perché River gli sta antipatico, invece di sbattere fuori i ragazzi che fanno sempre casino o le ragazze che si truccano e usano il cellulare.
River si alza, so che non servirebbe a nulla cercare di fargli cambiare idea, mi alzo anche io, prendo le mie cose e me ne vado, andando dritta in biblioteca per starmene un po' in pace. Cerco un libro abbastanza interessante che possa farmi smettere di pensare ad ogni cosa almeno per qualche secondo, e quando mi giro mi trovo davanti River.
«Non sapevo nemmeno che sapessi dell'esistenza della biblioteca.» sussurro superandolo.
«In effetti non ci ero mai venuto qui. Possiamo parlare?»
«Sai che in biblioteca bisogna stare in silenzio?» gli chiedo mentre con l'indice tocco ogni libro leggendo il titolo.
«Negli ultimi giorni sei strana, stanotte hai detto che qualcuno ti ha detto e fatto brutte cose.»
Quindi è di questo che vuole parlare?
Pensavo volesse parlare di me che quasi gli confesso il mio amore, di noi due che ci abbracciamo e ci baciamo, di lui che mi riempie di succhiotti e si eccita, che dormiamo appiccicati, con soltanto l'intimo addosso, e di lui che scappa prima che io mi svegli.
«Ero ubriaca, ho detto cose senza senso che nemmeno ricordo. A proposito, scusa per tutto, la prossima volta non rispondermi.» prendo un libro fingendo che mi interessi e lo sfoglio, ma lui me lo strappa di mano e si mette di fronte a me, alzo lo sguardo su di lui.
«Ci vieni in un posto con me?»
«Adesso no. Siamo a scuola, non possiamo andarcene dopo che ci hanno visti tutti.» cerco di riprendere quel libro, ma non me lo permette.
Non è mai, proprio mai, mai, stato interessato a me, nel senso che non mi ha mai nemmeno chiesto come stessi o salutato, ma da qualche tempo si è magicamente scoperto interessato a me. Chissà perché...
«Io lo faccio spesso ma non se ne accorge mai nessuno.»
«Io sì.»
«Perché tu hai un'ossessione per me.» corruccio la fronte.
Ossessione?
Credo che lui nemmeno sappia che cosa significa quella parola... è proprio come tutte le ragazze che si è portato a letto e che ora mi odiano perché a me lui piace. Ripeto: piace, perché è completamente diverso avere una cotta per qualcuno dall'esserne ossessionata.
«Ho di meglio da fare.» sussurro, prendendo il cellulare, ma mi strappa dalle mani anche questo.
Lo guardo non potendone più di tutta questa storia, lui si abbassa e, di colpo, mi solleva come fossi un sacco di patate, mi trattengo dall'urlare perché se ci vedesse qualcuno sarebbero guai qui a scuola e guai soprattutto a casa.
«River lasciami.» gli dico.
«Se ti lascio cadi.» sospiro.
Ma che cosa vuole?
Chiudo gli occhi mentre lui continua a camminare, deve passare dal retro se non vuole che qualcuno ci veda, e quando finalmente mi mette giù vedo che siamo accanto alla sua auto... l'auto che adora da morire e su cui non ci fa mai salire nessuno.
«Questo potrebbe sembrare un rapimento, lo sai?» gli chiedo.
«Sali e non rompere il cazzo.» mi apre la portiera, wow, che gentiluomo.
Stringo i denti, per quanto vorrei che si comportasse diversamente almeno con me, e salgo, sapendo bene a che cosa sto andando in contro, ma forse ne vale la pena, non lo so, lo capirò se è così. Chiude la portiera e allaccio la cintura, mentre lui fa il giro della macchina e sale al posto di guida. Spero con tutto il cuore che non ci scopra nessuno... mi chiedo soltanto che cos'ha in mente e se dovrei preoccuparmi.
STAI LEGGENDO
Come fosse un sogno
RomansaDa quando si conoscono, River non ha fatto altro che trattare male Meadow, la quale non ha mai nascosto i suoi sentimenti per lui. Quando finalmente lui sembra essersi accorto di lei, torna a trattarla male ogni volta, finché, a causa dei genitori...