Capitolo 50

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«Meadow? Dove sei?» esco dal bagno iniziando a scendere le scale con l'asciugamano in testa e un accappatoio addosso.

River è tornato a casa dal suo primo giorno di lavoro, ha fatto molto tardi, non si è fatto sentire, quindi ho cenato da sola e poi sono andata a farmi una doccia.

«Ei.» sussurro, mentre si leva la giacca e guarda il tavolo apparecchiato.

«Scusa, mi sono messo a parlare con gli altri e non ci siamo accorti dell'ora, se avessi visto che era tardi ti avrei avvisata e sarei corso a casa... tu hai mangiato?» annuisco, così lui va in cucina a lavarsi le mani.

«Non preoccuparti... ti ho tenuto tutto in caldo.» prendo tutto e appoggio sul tavolo. 

Si siede a capotavola e si sofferma a guardare i muffin... gli stessi che abbiamo mangiato la sera in cui ci siamo conosciuti. Ho pensato di cucinarli per inaugurare così questa cucina.

Nel vedere che non tornava e che non mi avvisava non ho pensato che potesse essere con un'altra, lo giuro, spero che la prossima volta però stia più attento, non perché così non potrà stare in giro con chi vuole, ma almeno per farmelo sapere, in modo che non mi preoccupi.

«Com'è andata?» gli chiedo appoggiandomi al bancone con le braccia conserte.

«Bene. Tu che cos'hai fatto?» mi chiede mentre inizia a mangiare.

«Ho pulito tutta la casa, da cima a fondo, ho sistemato tutti i nostri vestiti negli armadi e le altre cose, mi sono iscritta a dei corsi online così da prendere un diploma per corrispondenza, ho sistemato anche il giardino, ho cucinato, e ho parlato un po' con le vicine.» ho fatto tutto questo in un solo giorno, già.

«Perché non vai in una vera scuola?»

Lo so che lui vorrebbe che andassi a scuola e che mi diplomassi come tutti gli altri, era ciò che volevo per lui, ma posso farlo anche online e nel frattempo posso cercarmi un lavoro e aiutare con le spese come è giusto che sia.

«Preferisco così... vado ad asciugare i capelli e mi metto a letto, lascia tutto qui, metto a posto domani.»

«Meadow... non devi fare tutto tu, non sei una cameriera.»

Lo guardo senza sapere che cosa dire, in fondo ha ragione, ma mi piace fare tutto in casa, e mettere a lavare due piatti non è un disturbo per me, anche se posso capire che nemmeno per lui lo sia.

«Vieni.» striscia la sedia all'indietro e picchietta le mani sulle sue gambe, vuole proprio che mi sieda sopra di lui, ci vado subito, curiosa di sapere cosa mi debba dire di così importante da farmi sedere qui, mi stringe subito e fianchi: «Mi sei mancata oggi.»

«Anche tu...»

«Ti amo.» oh...

L'ha detto davvero?

Pensavo che non avrei mai sentito queste parole uscire dalla sua bocca, anche se mi ha raccontato ogni cosa compreso il fatto che sia stato obbligato a trattarmi male quando in realtà non avrebbe voluto e che era geloso di Tyler... però pensavo che... wow, sono praticamente sconvolta.

Lo guardo sorpresa senza sapere che cosa dire, anche perché non vorrei che in realtà si sia sentito obbligato a dirmelo anche se non prova niente...

«Hai... uhm... non lo so, hai bevuto?» gli chiedo titubante, lui scoppia a ridere.

«Okay, ci sta che pensi che sia ubriaco, ma giuro di non aver bevuto nemmeno un goccio, e di essere sincero. Lo giuro sul nostro matrimonio. Ti amo davvero.» ho gli occhi lucidi.

Magari sto sognando, perché il River che conosco io non lo direbbe mai... io credo che sia tutto realmente un sogno, magari sto sognando dal momento in cui l'ho visto per la prima volta, e anche tutto il resto. Non ha idea di quanti pizzicotti mi sia data per tutto questo tempo per capire se fosse tutto vero, lo faccio anche ora, senza che lui se ne accorga, e siccome sono ancora qui, in cucina, seduta sulle sue gambe, sembra ancora essere tutto vero.

Lo abbraccio subito, stringendolo forte e chiudendo gli occhi, mi sento davvero davvero fortunata, nonostante tutto ciò che mi ha detto e fatto in passato, che ha ammesso di averlo fatto per tenermi lontana, auguro a tutte le ragazze di conoscere il ragazzo o la ragazza dei propri sogni, di essere amate, di sposarsi e di essere felici al fianco della persona che amano. Io l'ho fatto, lo sto facendo, e anche se in molti ora pensano che non dureremo perché lui mi tradirà o si stancherà di me, io invece penso che non accadrà, perché lotterò e lotteremo per invecchiare insieme.

«E per quanto riguarda il discorso sui figli... ci ho pensato un po'... voglio che abbiamo la nostra famiglia. Sei l'unica persona al mondo che voglio come madre dei miei figli.» mi sta facendo emozionare dicendo tutte queste cose.

«Sono sicura che sarai il padre migliore del mondo... come lo è stato il tuo.»

Mi accarezza la schiena e mi dà un bacio tra i capelli, spero di non aver detto la cosa sbagliata.

«Ci proverò, ma, giusto per essere chiari, se mai avremo una figlia femmina facciamo di tutto per evitare che a diciassette anni si sposi e parli già di bambini come noi due.» scoppio a ridere.

Lo so che l'ha fatto per cambiare discorso per quanto riguarda suo padre. È divertente il fatto che già ora faccia il padre geloso e protettivo.

«D'accordo.» lo guardo sorridente.

«Però potevi aspettarmi per fare la doccia... la facevamo insieme.» si finge offeso, mentre io arrossisco come sempre: «La rifai con me?»

«No.»

«Ti do un bacio se lo fai.»

«Soltanto uno?» questa volta sono io a fingermi offesa.

«Entra in doccia con me e lo scoprirai.» sorrido.

Anche se non so che cosa ha in riservo per me, anzi, per noi il futuro, so che saremo comunque insieme, perché nulla riuscirà mai a separarci. Se tornassimo indietro, sapendo che in futuro ci sposeremo, rifarei tutto da capo, anche l'essere, alle volte, troppo appiccicosa, e lui un po' cattivo... comunque finiremmo qui, e ne vale la pena.

Come fosse un sognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora