Poche settimane dopo
Forse non sono mai stata così nervosa e agitata, nemmeno quando io e River ce ne siamo andati di casa e ci siamo sposati, ora però è diverso, non so davvero cosa aspettarmi, questa cosa un po' mi fa paura.Oggi è il compleanno di River, compie diciotto anni, ho pensato per molto tempo a questo giorno perché dentro di me sapevo che, se fossimo rimasti a casa con i nostri genitori, oggi stesso Nancy e Jim lo avrebbero sbattuto fuori e lui sarebbe stato obbligato a tornare qui, magari sarebbe tornato a trovarmi, oppure sarebbe andato avanti, comunque oggi siamo qui, insieme. Lo guardo soffiare sulle candeline e batto le mani, lui mi ha detto di non amare queste cose, tipo, appunto, soffiare sulle candeline, ha detto che lo avrebbe fatto per me, gliene sono grata, perché nelle ultime settimane, dal giorno del nostro matrimonio, non ha fatto altro che cercare di rendermi felice e di darmi tutto l'amore che non avevo mai ricevuto prima, anche io gli ho dato amore, siamo felici, siamo innamorati.
«Ti ho preso un regalo.» gli passo il regalo, non è nemmeno impacchettato, sono due biglietti per andare a vedere la sua squadra del cuore.
«Grazie.» si allunga a darmi un bacio.
«C'è altro?» mi chiede appoggiando i biglietti sul tavolo.
È chiaro che non mi stia godendo questo giorno come avrei fatto normalmente, e lui se n'è accorto subito... l'anno scorso, il giorno del suo diciassettesimo compleanno, l'ho riempito di attenzioni... attenzioni che sembrava non gradisse, credo però che se le aspettasse anche quest'anno, soprattutto quest'anno...
«Ti ho deluso, vero? Ti aspettavi qualcosa di più, sono riuscita solo a prenderti una torta che non ho nemmeno fatto io e due stupidi biglietti...» abbasso lo sguardo.
«Sono con te, questo mi basta. Puoi dirmi per favore cosa ti succede? Ti vedo strana da qualche giorno.»
Lo so che a lui basta soltanto avermi qui, solo che io volevo comunque fare di più...
Lo guardo, rendendomi conto che non posso continuare a tenermelo per me, a nasconderglielo, perché merita di saperlo esattamente come lo so anche io.
«Sono incinta.» gli confesso, è chiaro che resti di stucco.
«Come incinta?» mi chiede sconvolto.
Sospiro, pensando a quando siamo entrati in questa casa per la prima volta e ci siamo ritrovati a parlare di bambini... è stata la nostra prima discussione da quando siamo marito e moglie, e anche se mi ha detto che un giorno li avremo avuti dei bambini nostri, non credo che rimanere incinta solo poche settimane dopo fosse quello che voleva...
«Sapevo che avresti dato di matto... con il mio lavoro part time non posso permettermi un avvocato divorzista...» sussurro.
«Come avvocato divorzista?»
«Perché continui a ripetere quello che dico?» gli chiedo confusa.
«Ripetere quello che dici?» lo guardo male, visto che l'ha ripetuto: «Non voglio divorziare.» mi dice una volta che si è ripreso.
«Però non vuoi questo bambino...»
«Cosa?»
«Lo vuoi?» gli chiedo in modo più chiaro, spero solo che lui mi risponda in modo più chiaro.
Non deve sentirsi obbligato a restare con me solo per il bambino, nel senso... so che vuole stare con me, solo che se non volesse questo bambino io non potrei mai accettare di restare con lui, non tornerei nemmeno a casa dai miei genitori, quindi resterei da sola... da sola con questo bambino, che, per quanto sia arrivato all'improvviso e ovviamente senza essere cercato, è comunque una cosa meravigliosa.
«Certo che lo voglio. È stato solo un attimo di shock, ma sono felicissimo. Aspetta. Quando è successo?» sorrido per quello che ha detto.
«Uhm... dobbiamo seriamente parlarne?»
«Però tu... devi ancora diplomarti, e hai diciassette anni.» come tante altre ragazze che ce l'hanno comunque fatta e le ammiro per questo.
«Ho fatto i conti, in teoria dovrebbe nascere nello stesso periodo in cui compirò diciotto anni, ma non importa la mia età... ero solo preoccupata che tu dessi di matto.»
«No, sono felice, vieni qui.» mi alzo e mi avvicino a lui.
È un sollievo sapere che non vuole lasciarmi e che è felice per l'arrivo di questo bambino, ora almeno potrò stare più tranquilla e non essere continuamente agitata.
Mi fa sedere sulle sue gambe e mi dà un bacio, prima di appoggiare la mano sulla mia pancia, un gesto molto dolce, a parer mio.
«Promettimi che non penserai mai più che voglia divorziare, perché non accadrà mai, anche se dovessimo litigare... resteremo comunque insieme.»
«Mi sono fatta prendere dal panico...» non sono riuscita a mantenere la calma...
«Ora promettimi un'altra cosa.» lo guardo negli occhi.
«Cosa?» gli chiedo curiosa.
«Che se mai i nostri genitori dovessero venire, questo bambino, e anche gli altri, se ne avremo, staranno alla larga da loro.»
Questo...
Stavo pensando a chissà che cosa, se si tratta solo di questo, è chiaro che sarà così. Dopo ciò che gli hanno fatto passare Jim e Nancy, e dopo ciò che i miei genitori mi hanno fatto e detto, compresa mia sorella, non si aspetteranno che potranno vedere tranquillamente i loro nipoti, sempre che mai ci cercheranno, perché noi sicuramente non andremo mai da loro.
«Ovvio.»
«Davvero, non sto scherzando, non devono nemmeno toccarli.» ripete.
«Sì, lo so, è quello che voglio anche io.» gli sorrido per rassicurarlo.
«Ti amo tantissimo.» lo abbraccio.
«Anche io.»
«Sto per diventare papà.» dice, dandosi delle arie, mi fa scoppiare a ridere.
So che siamo giovani, che lui ha sempre fatto lo stronzo con me e che da un giorno all'altro ci siamo sposati, che abbiamo solo diciassette e diciotto anni e che possiamo contare solo su noi due, però possiamo farcela e so che ce la faremo.
«Manca ancora qualche mese.» gli ricordo.
«Mi sento già un papà.» rido, ride anche lui e poi inizia a baciarmi, riuscendo a farmi sentire le stesse emozioni di sempre: «Grazie, tu e il bambino siete il regalo più bello, non solo di questo compleanno, ma della mia vita.» com'è dolce...
«E tu il nostro.»
Prendo con il dito un po' di panna che c'è sulla torta e lo sporco sulla faccia, scoppiando di nuovo a ridere.
Mi sembra ancora un sogno.
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Come fosse un sogno
RomansaDa quando si conoscono, River non ha fatto altro che trattare male Meadow, la quale non ha mai nascosto i suoi sentimenti per lui. Quando finalmente lui sembra essersi accorto di lei, torna a trattarla male ogni volta, finché, a causa dei genitori...