Un lento brivido gli attraversò l'intera spina dorsale, mentre era affondato in delle coperte perfettamente avvolte al suo corpo.
Sembrava come quando, da bambino, sua madre gliele sistemava prima di cadere nel sonno profondo, soprattutto quando le tempeste avvolgevano il cielo, creando flash scoordinati di lampi e fulmini.Non amava le tempeste... I rombi dei tuoni riuscivano a fargli accapponare la pelle, come se il cielo si squarciasse riuscendo a risucchiare l'intero mondo.
E quindi veniva affiancato da sua madre, che gli rimboccava le coperte amorevolmente, non dimenticandosi quella dolce carezza che gli riservava ogni sera, dallo zigomo al mento, con un movimento così delicato...
"Torna da me, Katsuki... Figlio mio...".
Annaspò, in cerca di aria, in cerca di ossigeno pulito, in cerca di qualcosa che lo riportasse a galla, ma era solo.
Da solo, in una tenda, abbandonato a sé stesso...
Solo.
Aggrottò le sopracciglia, con il cervello sconnesso dopo quella dormita. Non una luce penetrava dalla sua abitazione, solamente lo scoppiettante arancione del falò che continuava a bruciare...
Era sempre notte.
Notte fonda...
E un grosso vuoto stava occupando il suo petto, dentro al suo torace c'era come uno strapiombo che andava giù, in picchiata, abissandosi nel nulla più totale.
Sollevò la schiena lentamente, mentre con un palmo della mano si massaggiava la fronte, in quello stato così confusionario da fargli sentire come le vertigini.
Che diavolo gli era preso...?Serrò le palpebre, alla ricerca di una risposta, mentre il pensiero dell'Alpha prese capolino, iniziando a mostrarsi con quegli occhi chiari e splendenti...
E allora le sensazioni sul suo corpo iniziarono a prendere il sopravvento, riusciva a percepire l'acqua fresca bagnarlo, le strette di mani forti ad imprimersi sulla sua pelle... Dita... Labbra...
"Merda...!". Ringhiò, riaprendo gli occhi di scatto e fissando il nulla di fronte a lui.
Lui... Aveva lasciato che quel criminale lo... Toccasse...Guardò le proprie mani, disgustato da ciò che i suoi pensieri proiettavano. Si era lasciato abbindolare, la sua mente era stata facilmente annebbiata da tutta quella presenza di ormoni...
Il suo labbro superiore iniziò a tremare, scoprendo i canini, furioso da ciò che era avvenuto.No, mai sarebbe dovuto succedere.
Lui doveva sempre avere il controllo... Il suo secondo genere doveva essere represso, perché era... Debole.Bastava così poco per fargli perdere tutta la ragione?
"Bakugou! Ti sei svegliato! Non hai mangiato nie-! - Gli occhi scuri e allungati della ragazza si spalancarono nell'entrare all'interno della tenda, quando le ondate soffocanti dell'Omega colpirono il suo olfatto - Ehi, è tutto okay...".
STAI LEGGENDO
Amal
FanfictionTra le dune del deserto, sotto il caldo sole, immerso tra le spezie e l'oro, il principe Bakugou Katsuki vive nella ricchezza. Ma un rapimento viene messo in atto. Egli, un Omega desiderato da tutto il reame, scoprirà il significato della povertà, d...