Tra le dune del deserto,
sotto il caldo sole,
immerso tra le spezie e l'oro,
il principe Bakugou Katsuki vive nella ricchezza.
Ma un rapimento viene messo in atto.
Egli, un Omega desiderato da tutto il reame,
scoprirà il significato della povertà,
d...
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Era una guerra di dominanza quella, di potere, di forza.
Izuku sovrastava il corpo di Eijirou, che era a terra, mastodontico come suo solito, con il labbro spaccato e un fiotto di sangue che straripava dalle sue narici. Ma gli occhi, non erano dispiaciuti, anzi... Continuava a ringhiare, con stretta in mano la cinghia che aveva piegato a terra l'Omega, senza fiato.
Un colpo così mai lo aveva toccato, come se gli fosse scoppiato qualcosa sulla schiena e dell'elettricità si insinuasse dentro alla sua carne. Lo aveva lasciato senza respiro, gli occhi totalmente spalancati, con le braccia tremanti a sorreggersi sul terreno.
"Perché...?!". Sbraitò il verdino, con la mano arpionata al collo del rosso, che manteneva la vibrazione della gola costante, emanando le forti note di cannella da rendere l'aria irrespirabile.
"Perché hai perso la speranza, tu! - Il rosso sbatté i denti nel vuoto, con l'espressione di un folle - Io non lo perderò, come è successo a te! Io sentirò ancora il suo cuore battere! Ho detto che stanno arrivando, e siamo sempre qui! È un fottuto prigioniero, trattiamolo come tale!".
Gli occhi erano iniettati di rabbia, di ferocia, verso quello che era il capo. Mentre Izuku... Si sentì morire internamente.
Quelle parole... Lo paralizzarono.
"Tu non.. non hai il... Non puoi...". Scosse la testa, sentendo come se gli artigli di un leone fossero affondati nel suo stomaco, lenti e letali, da portargli le lacrime agli occhi.
Un dolore lancinante lo obbligò a sollevarsi, afferrando con prepotenza la camicia che indossava e stringerla all'altezza del petto.
Aveva perso la speranza... Perché ciò che gli aveva dato da sempre speranza, era andato perduto...
Strinse le palpebre, sentendo quasi la mancanza di capacità di respirare, ogni respiro grattava la gola, come se il deserto non fosse intorno a loro, ma dentro di lui.
"Vedi... Di tirare fuori le palle... Perché sennò... lo riprenderò da solo". L'Alpha rosso si era affiancato a lui, sibilando a denti stretti. Aveva l'affanno, mentre con rapidità si ripulì con il braccio il sangue sulle labbra, sputandone un rivolo a terra vicino al principe ancora accasciato.
"Momo... - Mormorò il verdino, cercando di respirare ma ricevendo solamente sensazioni ancora peggiori immerso nel passato - Controlla la ferita... Velocemente e... Fallo salire su un cavallo... Legato al mio".
Ebbe il tempo di finire il suo ordine, quando un prepotente odore di lavanda, pungente, morbido, entrò nelle sue narici... Un ricordo... Il suo ricordo... Aveva perso tutto...
E forse era vero, forse era proprio vero che il deserto portava via tutta la vita... Perdere la parte fondamentale di sé stessi, per colpa di battaglie e guerre... Perdere tutto...
Le sue iridi colore smeraldo, velate da un'ombra del passato, si scontrarono sulla figura dell'Omega a terra, pietrificato sotto il contatto della ragazza che osservava quello squarcio che aveva oltrepassato il tessuto dei veli.
