𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝟺𝟹

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Viaggiarono per ore e ore su quella zattera del vecchio All Might, viaggiarono nel silenzio più assordante, con Katsuki che cercava di fuggire da quegli occhi color smeraldo che lo rincorrevano, curiosi e bramosi

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Viaggiarono per ore e ore su quella zattera del vecchio All Might, viaggiarono nel silenzio più assordante, con Katsuki che cercava di fuggire da quegli occhi color smeraldo che lo rincorrevano, curiosi e bramosi.

"Nove giorni per innamorarsi".

Izuku lo sapeva già.
Aveva una mente contorta, una mente astuta e rapida, non riusciva a non cogliere i segnali...

Lui lo sapeva.

E sapeva anche che il giovane principe era acerbo, non sapeva dove accumulare i pensieri e come lasciare che tutto lo travolgesse.

Quel suo carattere così rigido e reattivo lo portavano a rispondere brutalmente alle dimostrazioni, qualsiasi esse fossero.

Lo aveva spaventato, la notte precedente, fino a rischiare di farlo scappare... eppure era di nuovo lì, pronto ad accoglierlo con lo sguardo serio e distaccato.. ma era uscito allo scoperto, stringendolo, lasciandogli un appoggio in quella miriade di pensieri che lo avevano abbattuto.

Izuku avrebbe dato la vita per il biondino, lo avrebbe fatto davvero, e già aveva reso ovvia la cosa.
Lo aveva difeso, aveva ucciso, aveva messo il suo corpo come uno scudo umano... tutto per quello...

Tutto per quel sentimento così semplice...

Lui lo sapeva, ed andava bene così.

E stava a lui farlo capire anche all'Omega. In nove giorni, doveva fargli capire che l'amore esisteva... andava solamente accolto.

Lo stuzzicava con il suo aroma, rilasciando il suo testosterone che gli generava i brividi a fior di pelle, ed addirittura si arrabbiava quando All Might, totalmente ignaro, eseguiva delle gesta dettate dalla quotidianità, troppo vicine a Katsuki.

Che fosse solamente muovere i remi, o sistemare le sacche o le reti, quando sfiorava quel corpo così prezioso... il suo essere diventava una bestia.

E l'uomo ringraziò ogni Dio esistente quando arrivarono a destinazione, perché anch'egli era un Alpha, e non avrebbe resistito a lungo tutti gli affronti che stava subendo.

Che diamine, quella era la sua barca, e lui gli aveva salvato la vita!

Ormeggiarono, e con qualche aiuto scesero da quel legno galleggiante, scaricando ogni oggetto di cui necessitava il vecchio, che con la forza di un giovane chiusa in quel corpo, riuscì a caricare il suo carro che era rimasto in attesa in quel porto poco frequentato.

Qualche pescatore e qualche commerciante occupavano i pontili, parlando e terminando degli acquisti che sarebbero stati indispensabili per i vari popoli.

"Bene... Giovane Midoriya... Giovane Bakugou... - Il capo si chinò ad ogni nome, elegantemente e con rispetto, sorridendo quasi con dolcezza ai due che lo osservavano - È stato un piacere... le nostre strade devono prendere un cammino differente, un percorso fatto di diversità, e prima che la mia lunga vita termini, vorrei tanto rivedervi... vostra grazia, non vedo l'ora di poter assistere alla vostra incoronazione... perché io so che arriverà quel giorno, e riuscirà a fare tornare la luce in tutto il regno. Izuku, giovane ladro... il tuo cuore è pronto, lascialo battere".

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