𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝟹𝟽

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I due rubini del principe, accesi come non mai, si guardarono intorno, mentre dalle sue labbra il respiro spezzato veniva rilasciato a sbuffi e i pensieri nella sua mente erano offuscati

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I due rubini del principe, accesi come non mai, si guardarono intorno, mentre dalle sue labbra il respiro spezzato veniva rilasciato a sbuffi e i pensieri nella sua mente erano offuscati.

Ogni cosa aveva perso il senso, solamente il buio soffocante lo avvolgeva, percependo la follia nella sua ragione.

"Che...?". Dopo quel religioso silenzio, la sua gola quasi fece male, ma poi ringhiò appena nel vedere una frivola scintilla galleggiante, che si muoveva verso la sua figura, in un moto oscillatorio continuo, quasi fosse sotto ipnosi.

Una mano si sollevò titubante, quando quella minuscola sfera di luce arrivò da lui, fermandosi a mezz'aria, mostrando quanto una piccola ed insignificante fonte luminosa, potesse illuminare un cammino oscuro.

Sembrava una piccola lucciola, gli unici insetti che il principe riusciva a rispettare vista quella particolarità che avevano di illuminarsi nelle notti estive.
La sfiorò appena, con il polpastrello, ed ella esplose in un sacro silenzio, rilasciando delle scie quasi incantate che Katsuki non riusciva a smettere di osservare, quasi estasiato.

Gli sembrava di essere sulla terrazza delle sue stanze, in una qualche notte calda nella quale le stelle cadevano nel cielo, lasciando quelle scie luminose che sembravano dipingere quel velo oscuro che era il cielo.

Ed in quel momento, gli sembrava di averne una cascata minuscola a portata di mano.

Le labbra si incresparono appena, mentre girava su sé stesso, osservando come quelle scie si andassero a riunire in un singolo punto in quel buio totale e lui, lasciandosi alle spalle quel timore che si era aggrappato brutalmente a lui.

Un principe reietto...
Velato agli occhi del popolo dai propri genitori...

La voce del corvino rimbombò in quell'oscurità, facendo sobbalzare il biondo che iniziò a guardarsi intorno, quando quelle scintille di luce iniziarono a creare delle vere e proprie immagini, come se un vento nascosto le smuovesse dando vita a qualcosa.

I due rubini scrollavano rapidi su quelle forme, mentre il cuore batteva nella sua gola, creando un groppo difficile da mandare giù.
Quelle scie iniziarono a colorarsi di tonalità più calde, fino a quando un rosso acceso non occupò l'intera immagine. 
Due sagome senza volto e senza vesti apparvero di fronte agli occhi reali. Di normale sarebbero state due semplici sagome, senza nome e senza uno scopo, ma quelli... quelli erano i suoi genitori, proiettati astrattamente di fronte a lui.

Riconobbe la figura rigida di suo padre, e le forme morbide della madre, con quel viso così perfetto che creava scompiglio e gelosia tra le dame di ogni paese. 
Il rosso li caratterizzava, così acceso e così caldo, passionale e sanguinario.

Ma loro non erano così, loro non erano assetati di vittorie e di sangue, nonostante i loro caratteri così scoppiettanti, la loro famiglia, i Bakugou, erano persone pacifiche e buone.

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