Non seppe come fece a ritrovarsi in quella situazione, qualcosa di surreale, qualcosa che lo aveva colto alla sprovvista.
Voleva solo dormire, e sarebbe riuscito a farlo quella notte, se solo non si fosse trovato delle zanne di fronte agli occhi a sovrastarlo.
Erano finalmente chiusi in un abitazione, e per Katsuki era uno splendido regalo. Era stufo di dormire legato a qualche albero nel mezzo del deserto, delle pareti erano decisamente più invitanti e non sopportava più di stare sdraiato sulla sabbia, ritrovandosi granelli in ogni dove.
Ma quella situazione non era stata predetta...
Era a terra, sul pavimento duro e sporco di quella stanza, con le mani bloccate sopra la testa e il corpo schiacciato da quello dell'altro.
L'Alpha non aveva niente di quel viso così spensierato e felice che lo caratterizzava, no, era decorato da un cipiglio, e quelle iridi così speranzose...
Erano cariche di rabbia."Togliti, schifoso bastardo...!". Si mordeva la lingua per evitare di allarmare nessuno di quel popolo di pescatori, mentre tirava calci a vuoto per liberarsi da quella figura oscurata da qualche demone interiore, che non ne voleva sapere di spostarsi di un singolo millimetro.
"Ti ho dato una scelta, Kacchan...". Sibilò, facendo vibrare il labbro superiore, scaturendo un profondo ringhiò dal petto che gli fece tremare visibilmente la gola.
Ma no, Katsuki non si sarebbe piegato, perché nonostante la posizione, nonostante lo sguardo che non era il solito del verdino, l'odore che emanava non era acido, non era di una persona realmente arrabbiata."Ed io un ordine, sottospecie di... Schifezza umana - Sbatté i denti a vuoto nel tentativo di morderlo - Togliti dalle palle...!".
"Quanto sei aggressivo...". Mormorò l'altro, tenendo ancorati i due polsi con una mano, scendendo con l'altra.
I polpastrelli sfiorarono la cute delle braccia, osservando come la reazione fu immediata: la pelle d'oca arrivò subito, ad ogni millimetro percorso.Un sorrisetto furbo disegnò le labbra del verdino, che inclinò il viso di lato osservando le diramazioni delle vene blu che poteva vedere da sopra quella tela così chiara.
Continuò a scendere, incontrando il tessuto dei suoi veli che gli coprivano le spalle, e gli occhi mangiavano durante quel percorso, affamati di quella visione... Lo stomaco era pieno, eppure moriva di fame."N-Non toccarmi...".
Gli smeraldi distolsero lo sguardo da quella strada che stava percorrendo con la mano, tornando ad osservare quelle iridi rosse, così cariche e calde...
Le pupille erano dilatate e perfettamente visibili dalle palpebre strabuzzate, ed il respiro era accelerato.Quel viso così rigido, tirato come una corda d'arpa appena accordata, la linea della mandibola sembrava fatta con la precisione dei veri artisti, un tocco così netto ma delicato, un angolo perfetto.
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Amal
Hayran KurguTra le dune del deserto, sotto il caldo sole, immerso tra le spezie e l'oro, il principe Bakugou Katsuki vive nella ricchezza. Ma un rapimento viene messo in atto. Egli, un Omega desiderato da tutto il reame, scoprirà il significato della povertà, d...