II - Gemelli

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Athena

Arrivammo a destinazione verso le sette di sera.
Eravamo partiti al mattino presto dato che il viaggio durava nove ore.

I miei piedi erano intorpiditi nonostante le numerose pause che avevamo fatto durante il tragitto, e fui felice di sapere che non avrei più toccato una macchina per un bel po' dato che in Germania raramente ci si spostava con essa.

Michelle aprì la porta della villetta.
Non era enorme, ma abbastanza grande per ospitarci.

"Hallo! Hallo! Wie geht es Ihnen? War die Reise gut? Haben Sie zu Abend gegessen? Bereite ich dir etwas vor? Willst du auf die Toilette gehen?"
(Ciao! Ciao! Come state? È andato bene il viaggio? Avete cenato? Volete che vi prepari qualcosa? Dovete andare in bagno?)
"Hallo Simone, bleib ruhig, sie sind gerade angekommen, sie verstehen immer noch nicht gut Deutsch..."
(Ciao Simone, stai calma, sono appena arrivati, ancora non capiscono benissimo il tedesco...)

Simone ci aveva tartassato di domande, ne avevo capite la metà ma sarebbe sicuramente andata d'accordo con mio fratello...
Si scusò, ma era molto emozionata e non riusciva a contenersi.

"Die Zwillinge sind mit dem Skate rausgegangen, sie sollten um diese Zeit schon zu Hause sein, aber du weißt schon, ich bin immer zu spät dran"
(I gemelli sono usciti in skate, dovevano già essere a casa a quest'ora ma lo sai, sono sempre in ritardo)
Avevo capito che fossero usciti, e mi meravigliai dato che avevano solo due anni in più di me e già uscivano da soli.
"Gehen sie schon alleine herum?..."
(Loro in giro già da soli vanno?...)
Provai ad abbozzare una frase nel mio tedesco imperfetto.

Simone mi sorrise.
"Du musst Athena sein! Vergnügen bin ich Simone, ja, sie laufen schon alleine herum, denn hier in Deutschland gibt es nichts zu befürchten"
(Tu devi essere Athena! Piacere sono Simone, sì vanno già in giro da soli perché qui in Germania non c'è nulla di cui avere paura)
Michelle mi sorrise a sua volta e poi corresse la mia frase di prima.
"Si dice 'Sie laufen schon alleine herum'"
(Si dice 'Loro vanno già in giro da soli')

Io annuii e sorrisi, mentre Achille stranamente non parlava.

"Und er ist Achille, der Bruder von Athena, er ist dreizehn Jahre alt"
(E lui è Achille, il fratello di Athena, ha tredici anni)
"Schön dich kennenzulernen Simone"
(Piacere di conoscerti Simone)
Finalmente mio fratello aprì bocca e fece un sorriso forzato.
"Das Vergnügen gehört mir!"
(Il piacere è tutto mio!)

Athena

Ci sedemmo sul divano in attesa dei figli di Simone, Bill e Tom, e le due donne ci diedero un po' di privacy.

"Perché non hai parlato? Parli sempre..."
Provai ad aprire una conversazione con mio fratello.
"Sta' zitta"
"Come? Sta' zitta a me non lo dici, ficcatelo in testa"
"Stai zitta, stai zitta, stai zitta, stai zitta..."
Lui lo ripetè all'infinito ridacchiando, finché lo mandai al diavolo e gli tirai un cuscino addosso.

"Tu non mi dirai mai quello che devo fare, e nessuno potrà mai dirmi di stare zitta se io vorrò parlare.
Mi dici che t'è preso per una volta che voglio fare la sorella carina?"
Ero piccola, ma comunque più sveglia di lui.

Lui distolse lo sguardo e lo posizionò versò il tappeto, ma non mi davo per vinta.

"Oh andiamo, che sarà mai successo. Non ti piace Simone? Oppure... Ce l'ho! Non hai capito nulla di quello che hanno detto vero?"

Lui mi lanció uno sguardo furtivo della quale si pentì subito, sapendo di aver confermato i miei dubbi.

"Achille credi che io invece abbia capito qualcosa?"
Risi, avevo capito giusto qualche parola e sperato di non venire interpellata.
Avevo provato a parlare ed avevo pronunciato le parole sbagliate, perciò no, non avevo decisamente dimestichezza con la lingua.

"Te le hai parlato"
"Le ho detto le parole sbagliate, nell'ordine sbagliato. Ed in più ho detto una sola frase.
Ascoltami, sono più intelligente di te sulla maggior parte delle cose, ma non qui. Siamo sulla stessa barca"
Tentai di essere carina, lui sorrise ma non mi rispose.

Dopo pochi minuti entrarono dalla porta due ragazzi.

Uno aveva dei capelli neri sparati in aria. Aveva un aria buffa e vestiva con dei jeans e un giubbottino aderente.
L'altro aveva invece i dreads e gli ricadevano tutti davanti alla faccia.
Aveva una maglia larga e dei jeans di tre taglie in più, con una bandana arrotolata sul polso.

"Ich habe dir tausendmal gesagt, dass du krank bist, Tom! Hören Sie mir einmal zu! Machen Sie sich nicht das verdammte Piercing!"
(Ti ho detto mille volte che ti sta male Tom! Ascoltami per una volta! Non farti quel dannatissimo piercing!)
"Ich mache, was ich will, ich mag es und ich sehe nicht, warum ich mich um dich scheißen sollte. Weißt du, dass ich besser werden würde, also musst du mich daran hindern?"
(Faccio come voglio, a me piace e non vedo perché dovrei fidarmi di te. Sai che diventerei migliore perciò devi impedirmelo?)
Quest'ultimo aggiunse una risatina ironica alla fine, ma il suo interlocutore non rise, anzi, ribadì di non essere assolutamente d'accordo.

"Bill! Tom! Wir haben Gäste, schauen Sie sich das an!"
(Bill! Tom! Abbiamo ospiti, controllatevi!)

I due si voltarono verso il divano e trovarono me ed Achille imbambolati a fissarli, anche un po' spaventati dato che non avevamo capito molto e stavano urlando.

"Entschuldigung! Ich bin Bill, er ist Tom, mein Zwilling und manchmal ist es wirklich nervig..."
(Scusate! Io sono Bill, lui è Tom, il mio gemello e a volte è veramente fastidioso...)
Sbuffò Bill.
Io sorrisi e tradussi il senso generale di quel che avevo capito ad Achille che, dato che li guardava ancora stralunato, era chiaro che non avesse compreso.

"Versteht er kein Deutsch?"
(Lui non capisce il tedesco?)
Chiese Bill.
"Wenig, ich verstehe es auch wenig, und ich spreche schlecht..."
(Poco, anche io lo capisco poco, e parlo male...)
Gli risposi io cercando di formare una frase di senso compiuto.

"Woher kommen Sie"
(Di dove siete)
Chiese Tom brusco, interrompendo il fratello.
"Italien, ein Land in der Mitte"
(Italia, un paese nel centro)
"Mhmh" Il suo interesse verso di noi era già terminato, infatti si allontanò e salì le scale.
Bill lo scusò e ci spiegò che era solo molto introverso.

Parlammo un po' adoperando tattiche per capirci meglio e per inserire anche Achille nella conversazione, che sembrava aver dimenticato i tredici anni in cui aveva studiato tedesco con nostro padre.

Bill sembrava veramente molto simpatico, mentre di Tom ancora non sapevamo molto.

Scusate se ci sono tante parti in tedesco ma mi serviva per far capire un pochino meglio e in più mi piaceva un sacco l'idea.
D'ora in avanti sarà sottinteso che i personaggi parlino in tedesco a meno che non lo specifichi io ;)

Salvami e DistruggimiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora