XIV - America

7 0 0
                                    

Una settimana dopo

Athena

Si fece il 7 Agosto ed avevo quasi organizzato tutto.
Io e Michelle avevamo controllato i voli e ne avevamo trovato uno che mi portava in America senza dover cambiare, ma che avrebbe fatto cinque scali durante il viaggio.

Avevo una paura matta degli aerei, un po' ne avevo sempre avuta e un po' era arrivata con la morte di mio padre, ma non c'erano altri modi per andare in America e me ne ero fatta una ragione.

Simone ci diede il contatto di un suo ex collega che si era trasferito proprio a Los Angeles e a cui avrebbe fatto piacere ospitarci.
Si chiamava Robert e si era offerto di occuparsi lui dei nostri trasporti in quanto era in ferie e poteva scarrozzarci con la sua macchina ovunque volessimo.

Era tutto perfetto e di tutta la costosa esperienza, avremmo pagato solo il volo andata e ritorno.

Ora rimaneva un ultimo problema, con chi ci sarei andata?

In un certo senso mi sentivo un po' in dovere di invitare Tom dato che era stato lui ad ottenere i biglietti, ma non ero certa che a lui avrebbe fatto piacere.

Aspettai la sera e sul tardi, quando sapevo che Achille era dalla sua ragazza, mi avviai verso la camera di Tom.

Bussai per evitare di trovarmelo in boxer, o peggio nudo, e lui dopo poco mi aprì.
Probabilmente si aspettava Bill dato che guardò inizialmente dritto davanti a se.
Non trovando nessuno abbassò lo sguardo e mi trovò li sotto, che sorridevo e gli chiedevo se potessi entrare.

Lui mi fece passare, ma mi guardò stranito.

"Cos'é successo?" Mi chiese appena chiuse la porta.
Io mi sedetti per terra come mio solito.

"Stavo pensando a chi portare con me al concerto..." Dissi io incerta.

"Ecco... io non so se poteva farti piacere... ma ecco... pensavo di invitare... te- ma non ti preoccupare, non ti devi sentire obbligato, se non volessi dovresti solo dirlo e non mi offenderei assolutamente, cercherei qualcun altro tutto qui" Parlai a raffica e mi mangiai le parole, sperai di non doverlo ripetere.

"Stai scherzando? Se mi va di venire a vedere Bruce Springsteen in America?" Disse lui ridendo della mia ansia.

Io ero preoccupata che lui non ci volesse venire con me in realtà. Non certo dell'artista o del posto, non ero stupida.

"E ci verresti... con me?" Chiesi mantenendo lo sguardo fisso a terra.
"Ci andrei pure con un maiale se significasse andarci!" Urlò lui entusiasta.
Non era esattamente la risposta in cui speravo, ma non aveva tutti i torti, mi stavo preoccupando inutilmente.

"Allora lo dico a Michelle" Tagliai corto prima di diventare un pomodoro e lui mi aprii la porta.

Prima che uscissi mi strinse leggermente il polso.
"Grazie" Sussurrò, per poi lasciarmi andare.
"Me lo hai regalato tu, grazie a te" Gli risposi. Mi voltai e scesi di sotto pronta a comunicare a Michelle la mia scelta.

"Sei sicura? Non vuoi andare con uno un po' più responsabile?" Mi disse lei ironizzando, ma neanche troppo.

"Michelle, me li ha regalati lui, glielo devo. E poi é simpatico e non é stupido, baderebbe a me te lo assicuro" Ero certa che sarebbe stato il contrario, ma con Michelle dovevo suonare convincente.

"Va bene, allora avviso sua madre e cerco di far ragionare Achille..." Aggiunse preoccupata. Sapevo che mio fratello non l'avrebbe presa bene.

Non perché non potesse venire lui con me, ma perché sarebbe venuto Tom.
Decisi di non pensarci ed andai invece ad avvisare Bill.

Salvami e DistruggimiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora