Salvami e Distruggimi

VI - Ferita

Tre mesi dopo

Athena

Questa cosa del concorso mi stava dando alla testa.
Bill cantava dalla mattina alla sera con il suo stupido microfono prestatogli dalla scuola, e senza tappi nelle orecchie non era possibile evitare di sentire le sue prove.
Lo adoravo, non avevo nulla contro Bill, ma era frustrante non avere un attimo di silenzio in casa.
Laura avrebbe pagato per essere me...

Tom invece non si esercitava mai, e se lo faceva, lo faceva di nascosto.
Era un tipo riservato.

Io stavo scarabocchiando bozze da tutte le parti e camera mia era sommersa di palline di carta appallottolate ed accartocciate.
Il tema che era stato assegnato era 'la musica del tuo cuore'.
Ma che razza di titolo è?

Io non sapevo praticamente nulla di musica, e per quanto Laura mi spronasse, disegnavo comunque come una bambina, non era facile rappresentare i propri pensieri.

Riconoscevo di non dimostrare cinque anni nei disegni e confrontandomi con un po' di ragazze nelle classi più grandi, avevo calcolato di disegnare come una dodicenne.
Ne ero fiera, ma non rendeva le cose più facili.

La maestra aveva convinto anche Laura ad iscriversi a qualcosa, lei aveva scelto canto e tutt'ora non capisco perché.
Non era stonata, di più, e per quanto prendesse lezioni, ero certa che le altre categorie sarebbero state migliori per lei.
Ad ogni modo, non mi sentii mai di giudicarla, mettersi alla prova superando i propri limiti non è una cosa negativa, anche se dovesse andare male.

Mio fratello invece partecipava al concorso attraverso la squadra di basket della scuola.
Il torneo di basket penso fosse ciò che tutti aspettavano di più, mentre a me non interessava minimamente.

"Che stai facendo?" Mi chiese Achille entrando nella mia stanza.
"Che fai nella mia stanza. Sai che non mi piace avere gente nel mio spazio privato" Ribattei acida. Ero un po' frustrata dal fatto che, dopo tre mesi, non avessi ancora trovato l'idea del disegno, ma in realtà con mio fratello mi ero sempre comportata così.

"Volevo solo chiederti se venivi a vedere la mia partita di basket" Disse lui mantenendo lo sguardo per terra.

Era scontato che sarei venuta, anche se non avessi voluto, Michelle mi avrebbe obbligata, ma in realtà mi andava di vederlo fare qualcosa che lo rendeva felice.
Ci comportavamo male tra di noi, ma sapevamo entrambi di esserci sempre per l'altro.

"Certo che ci sarò, perché non dovrei?"
"Non lo so, volevo esserne sicuro prima che ti cercavo tra la folla per dedicarti il canestro e poi te magari non ci sei. Ci faccio una brutta figura capisci?"

Voleva davvero dedicarmi un canestro?
"Vuoi dedicarmi un canestro? Davvero?"
"Si, è così assurdo che ci dimostriamo affetto io e te?"

Ci ragionai qualche secondo, poi annuii affermativamente.

"Si, è strano, ma mi piace"

Lui sorrise, poi mi salutò ed andò da Tom.
A volte li sentivo chiaccherare e nonostante la maggior parte delle loro chiaccherate fossero cose sconce sulle ragazze della classe di mio fratello, mi piaceva il fatto che stessero legando.
All'inizio mio fratello aveva fatto un pochino di fatica, ma Tom si era dimostrato disponibile ad aiutarlo.
Penso Achille sia l'unico a vedere questo lato di Tom, visto che con gli altri è così scontroso, e spesso anche con suo fratello.

—

Athena

Si fece ora di cena e scendemmo al piano di sotto tutti insieme.

"Allora com'è andata Bill? Le prove oggi ti hanno soddisfatto?"
"Si dai, per ora va bene così, ma mancano solo due settimane al concorso, ho un po' di ansia..."
"Tu hai ansia? Io non ho nemmeno la bozza del disegno" Ammisi un po' delusa.
"Cosa?! Ma è da tre mesi che ci lavori! Vuoi davvero dirmi che non ti piace nulla di ciò che hai fatto?!"
"Esatto, mi fanno tutti schifo e ho due settimane per sperare di trovare l'idea giusta"
"Ti sottovaluti, dopo cena passo in camera tua e ti aiuto a raccogliere tutti i fogli che hai scartato. Se mi piace qualcosa, lo metti su tela. Prometti?"
"No, non prometto. Finiresti per dire che te ne piace uno qualunque solo per farmi iniziare questa dannata tela"
"Giuro di no"