XXXI - Ospedale

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Il mattino dopo

Athena

Mi risvegliai parecchio frastornata.
La testa mi faceva male e la benda che la comprimeva non era d'aiuto.

Mi veniva ancora fa vomitare, ed era probabilmente anche dovuto alla quantità di alcol ingerita ieri sera, alla quale non sono abituata.

Avevo addosso una maglietta non mia, probabilmente di Tom, segno che lui mi aveva trovata.

Ricordo di essere svenuta in bagno, ma non so cosa sia successo dopo.

Avevo la bocca molto impastata dal sonno, cercai di sollevarmi piano, ma ero tutta dolorante e delle fitte mi colpivano alla testa.

"Ei" Bill entrò in camera.
Era l'unico che tolleravo.

"Hai dormito un bel po' eh" Disse lui cercando di buttarla sul ridere.
Gli sorrisi sperando di dargli soddisfazione, ma ero certa che si sentisse uno schifo per non essere in grado di tirarmi su il morale.

"Beh, ti ricordi cos'é successo ieri sera?" Chiese dopo essersi seduto accanto a me, mentre mi sistemava i capelli arruffati dalla benda e dal sonno.

"Sono svenuta in bagno, dopo aver vomitato pure l'anima" Risposi guardandolo negli occhi.
"Già... abbiamo chiamato l'ambulanza, ci é stato detto di portarti a fare degli esami per sicurezza"
"Michelle e Simone sanno già tutto?" Se c'era una cosa che non tolleravano, era l'alcol, se lo avessero scoperto ci avrebbero chiusi in casa.

"No, e non lo sapranno. Gli abbiamo prolungato la vacanzina in centro e giustificheremo il tuo bernocolo con una caduta dalla bici o qualcosa del genere" Disse lui con un lieve sorriso.

"Ok, andiamo adesso in ospedale?" Chiesi impaziente di risolvere questa situazione.

"Ecco, Tom ha paura che se in ospedale ti vedranno in queste condizioni... beh, ti ricovereranno e metteranno il sondino..."
"Se mi dovesse salvare, non ci vedo nulla di male" Dissi convinta.

"Lui non vuole perderti Athe" Mi disse Bill incastrando il suo sguardo nel mio.

Lo guardai un po' interdetta per poi alzarmi ed andare verso il bagno.

"Se mi vuole per se, gli servo viva"

Tom

Questa mattina mi ero svegliato tardi, come sempre, ma non mi sentivo per niente riposato.

Ero in ansia per Athena perché non sapevo se la caduta le avesse provocato altri danni, ma scoprirlo avrebbe comportato probabilmente perderla, doverla lasciare sola in ospedale, date le sue condizioni fisiche.

Io non potevo perderla.

Non ero innamorato, ma da lei dipendeva la mia vita.
Lei animava le mie giornate, le rendeva interessanti.
Avevo sempre voglia di stare con lei.
Magari per dimostrarle che il nostro rapporto durerà per sempre, oppure per prenderla in giro, o per scherzare con lei.
Un motivo per averci a che fare lo avevo sempre cercato e poi trovato.

Mi capiva, mi emozionava, era un'amica, la mia migliore amica, ed era semplicemente fantastica.

Uscii dalla camera per andare in bagno, e vidi Bill uscire a testa bassa dalla camera di Athena.

Mi diressi da lui a passo svelto, ma senza lasciar trapelare il mio inteteresse esagerato.

"Cos'è successo?" Chiesi avvicinandomi.
"Vuole andare in ospedale e accetterà di essere ricoverata. Sta facendo la cosa giusta Tom, non la possiamo aiutare, non da qui" Mi disse lui cercando di rassicurarmi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 27 ⏰

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