XVII - Schlafwandler

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1 Settembre 2003 - Magdeburgo

Athena

Io e Tom eravamo tornati a casa il giorno dopo il concerto ed avevamo raccontato a tutti quanto era stata fenomenale Los Angeles.
Bill e Dunke si vergognavano a darsi dei bacetti davanti a noi altri e dato che eravamo sempre insieme, non se ne davano mai.

A me sembrava una cosa stupida, erano così carini, che problema c'era a rendere partecipi anche noi?

Lei continuava a raccontarmi di quanto Bill fosse dolce e lui mi ripeteva di pensare di star facendo sempre la cosa sbagliata e aveva paura di rovinare tutto.
Povero Bill, da sempre non è mai stato in grado di perdonare i suoi errori, seppur molti pochi, ed aveva il terrore di perdere la sua Dunke.
Io lo rassicuravo più che potevo, ma non era così semplice.

Oggi era il suo compleanno ed anche di Tom, gli avevamo organizzato una piccola sorpresa perché sapevamo le amassero.

Io e Achille avremmo fatto finta di non ricordarci del loro compleanno, gli altri non sarebbero venuti prima di cena e poi li avrebbero spaventati entrando dal retro e comparendo in piscina come se niente fosse.

Poi sarebbero rimasti tutti a dormire da noi. Era un bel piano.

Mi imposi di svegliarmi tardi e dato che non ci riuscii, rimasi a letto a leggere per due ore.
Meno tempo passavo sotto tortura a fingere di non ricordarmi del loro compleanno, meglio era.

Per Achille non fu un problema, era capace di dormire fino al giorno dopo se nessuno lo avesse obbligato ad alzarsi.

Verso mezzogiorno mi decisi ad alzarmi ed andai a fare colazione.

Trovai Bill la seduto da solo.
Mi dispiaceva, probabilmente si era svegliato prestissimo tutto allegro e felice di festeggiare il suo compleanno, e oltre a non aver trovato nessuno, adesso non avrebbe nemmeno ricevuto gli auguri.

"Ei Bill" Lo salutai senza troppa enfasi.
"Athena! Da quando dormi così tanto?" Mi chiese risvegliandosi dallo stato di tristezza in cui era caduto.

"Uhm non lo so, ieri devo aver fatto tardi" Risposi facendo spallucce.
"Oh, beh, allora ti sei riposata!"
"Già, hai visto Achille?" Mi sentivo sempre più schifosa ma non potevo far saltare il piano.

Anche se lo vedevo rabbuiarsi ad ogni mia risposta, dovevo essere forte e resistere alla tentazione di raccontargli tutto.

"No, penso stia ancora dormendo..." Disse abbassando lo sguardo. Mi faceva pena.

"Vado a svegliarlo"
"Okay vi aspetto" Rispose privo di ogni tipo di entusiasmo.

Salii di sopra e sospirai. Ne valeva la pena?

Andai in camera di mio fratello che ovviamente dormiva beatamente.

"Achille, svegliati, ti prego"
"Ma che vuoi a quest'ora Athena tornatene a dormire'"
"È mezzogiorno cretino. Ho salutato Bill ma mi sento uno schifo a trattarlo così. Non posso scendere di sotto da sola di nuovo, non sono pronta a riaffrontarlo"
"Eh va bene mi alzo" Mugugnò sbuffando.
Si giró e si stiracchiò, per poi decidersi ad uscire dal letto.

"Achille! Ciao! Come stai?" Chiese Bill sorridendogli ed ignorandomi.
"Tutto bene te?"
"Uhm io... bene" Si spense di nuovo.
Guardai Achille che finalmente capiva cosa intendevo.

"Tom dorme?" Chiese mio fratello.
"Si penso di si. Lo vado a svegliare" Disse Bill alzandosi e dirigendosi verso la camera del fratello.

"Non ce lo perdonerà mai" Dicemmo in coro.

Tom

"Tom"
"Uhm"
"Tom! Tom! Tooom! Tom! Svegliati Tom!"
"Cosa c'è?!" Chiesi scocciato aprendo gli occhi di scatto.
Era Bill.

Salvami e DistruggimiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora