32 - una giornata diversa

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"Amano davvero, quelli che tremano nel dire di amare

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"Amano davvero, quelli che tremano nel dire di amare."

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H a r p e r

«Mi raccomando, aspettateci qui e non-»

«Ma voglio venire anch'io!» Emma strilla mentre mi guarda con gli occhi da cerbiatta. «Voglio vedere che faccia farà Dale.»

Henry le dà una gomitata veloce. «Emma, zitta, non gridare! Potresti svegliarlo e rovinare tutto!»

Per una volta sono d'accordo con Henry. Emma ha il vizio di gridare sempre, o per lo meno di parlare a voce troppo alta, talmente tanto che a volte ho quasi il timore che le stanze insonorizzate con lei non funzionino. Lei non se ne rende conto la maggior parte delle volte. Nemmeno adesso, infatti guarda Henry mettendogli il broncio e lui alza gli occhi al cielo. La permalosità di Emma, a volte, esaspera persino lui. Io, però, li guardo con un mezzo sorriso.

Mi avvicino ad Emma e le lascio un bacio sulla testa. «Tuo fratello ha ragione. Non possiamo rischiare di rovinare la sorpresa a Dale.» le dico con calma. «Il piano è molto semplice: io vado a svegliarlo e lo faccio venire qui. Sarà felice di vedere cosa abbiamo fatto.»

Questo fa brillare gli occhi di Emma, che sorride di nuovo. «Dici che gli piacerà la torta di compleanno che abbiamo preparato per lui?»

Mi volto per guardare la torta sistemata a tavola. Non è grandissima, è proporzionata per quattro persone, ma dall'aspetto non sembra male. Non voglio vantarmi, ma in cucina sono brava e non combino disastri nemmeno con i dolci. Potrei considerarlo un pregio, in effetti. E d'altronde nessuno, Dale compreso, non ha mai fatto lamentele sulla mia cucina. Anzi, direi tutto l'opposto.

È una torta al limone, la preferita di Dale. Questo non l'ho di certo dimenticato.

Ho iniziato a preparare l'impasto ieri sera, mentre Dale faceva la doccia prima di andare a dormire, e stamattina sono sgattaiolata fuori dal letto poco prima delle sei del mattino pur di completare l'opera. È stato difficile farlo con il rischio di svegliare Dale, che ormai dorme con me da una settimana, ma ce l'ho fatta. Ho passato le due ore successive in cucina, fin quando anche Emma non è sbucata all'improvviso. Quando le ho detto del compleanno di Dale, che è oggi, si è esaltata come se fosse in realtà il suo compleanno.

Ha voluto darmi una mano, a modo suo, ed ha buttato anche Henry giù dal letto per aiutarmi a preparare una piccola sorpresa per Dale. Non avevo dubbi che Emma l'avrebbe fatto con enfasi, ma devo dire che anche Henry non si è mostrato contrario. Sembra piacere anche a lui l'idea.

E adesso sono le nove e mezza del mattino di un nuovo tre dicembre, ed è domenica. Dale dorme ancora beatamente, ma credo sia arrivato il momento di svegliarlo.

«Vado a svegliare Dale.» informo i gemelli, poi gli punto il dito contro. «Non toccate la torta. E state fermi qui. Henry,» lo chiamo, guardando principalmente lui. «tieni a bada quel terremoto di tua sorella.»

Weakness. Fino alla fine.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora