𝓣𝓱𝓮 𝓢𝓲𝓵𝓮𝓷𝓽 𝓟𝓻𝓲𝓷𝓬𝓮 || 𝘡𝘦𝘭𝘪𝘯𝘬 ⚔️

✧ Capitolo Uno ✧

Bentrovati a tutti/e!
Pare proprio che siamo qui all'inizio di questa storia,  che spero davvero avrete piacere nel leggere.
Se non l'aveste notato nella descrizione, questa fanfiction è il sequel di "The Silent Princess", che trovate sul mio profilo: se non la conoscete vi sconsiglio la lettura di questa storia, essendo per appunto un suo seguito diretto!
Detto questo, mi auguro davvero che questa fanfiction possa piacervi come la prima che ho scritto, grazie ancora per tutti i complimenti <3
Vi auguro una buona lettura, ricordandovi che commenti, voti ecc sono sempre ben accetti e mi fanno davvero piacere. <3

- Un bacione, Ari

⊱ ♕ ⊰

Quando fu annunciato il ritorno della calamità Ganon, l'essere malvagio che tornava ciclicamente ad imperversare sul regno con la sua magia oscura, la principessa Zelda era soltanto una bambina.

Da allora il destino non era stato particolarmente generoso con lei: sua madre era venuta a mancare proprio quando ne aveva più bisogno, i suoi poteri non riuscivano a risvegliarsi, la guerra contro Ganon aveva rischiato di tramutarsi in una catastrofe e un principe malvagio aveva seriamente minacciato la pace e l'incolumità del regno.

Eppure, nonostante tanti anni di sofferenza, innumerevoli notti insonni e momenti in cui credeva davvero di non riuscire a farcela, per una volta sembrava che il destino avesse voluto sorriderle.

Le dita di suo marito le scorrevano lente tra i capelli, cullandola nel dormiveglia delle prime ore del mattino.

Link non aveva perso l'abitudine di andare ad allenarsi molto presto, quando le ultime stelle della notte brillavano ancora pallide in cielo, per poi ritornare nelle loro stanze alle prime luci del giorno.

Nel sentirlo rientrare la principessa aveva socchiuso gli occhi ed emesso un sonoro sbadiglio, stiracchiandosi come un gatto.

«Ben svegliata.» La salutò lui, seduto sul bordo del letto con ancora indosso la tenuta dall'allenamento.

Zelda si tirò su a sedere, ancora assonnata, prendendogli la mano tra le proprie.

«Mi piacerebbe svegliarmi con te accanto, per una volta.» Gli rispose, lasciandogli un bacio sulle nocche costellate di vecchie cicatrici sbiadite.

Link emise un sospiro, ricambiando la stretta.

«Sai che vorrei farlo, ma non posso. Allenarmi è-»

«Allenarmi è un mio dovere.» Lo scimmiottò lei, imitando il suo tono serio e gonfiando il petto. «La spada è una parte di me, e in veste di principe sono io a dover dare il buon esempio all'esercito.»

«Ehi, io non parlo così.» Ribatté lui, indispettito.

Zelda si districò dal groviglio di coperte e si allungò verso di lui, scompigliandogli i capelli in un gesto affettuoso.

«E invece sì. Ma tranquillo, sei adorabile quando fai il serio.»

Link, profondamente ferito nell'orgoglio, si avventò su di lei bloccandola con il proprio peso e cominciò a farle il solletico.

Zelda riusciva a stento a trattenere le risate mentre si contorceva e cercava in tutti i modi di difendersi, anche se Link stava palesemente avendo la meglio su di lei come ogni altra singola volta.