☽ Capitolo Sedici ☾

235 13 13
                                    


Buona domenica a tutti/e!
Questo è un capitolo di passaggio prima dei "capitoli finali", che saranno molto lunghi e intensi. Molti misteri e trame si intrecceranno e molte domande avranno delle risposte...siete pronti?
Spero che siate curiosi di leggere, io sono molto emozionata all'idea!
Grazie per tutti i complimenti e l'affetto, vi adoro. <3
Buona lettura!

~ ♛ ~

Zelda si svegliò con un grido, e si ritrovò a fissare le ombre. Era avvolta da una fitta oscurità. Attraverso il panico sentì appena un suono di voci e cercò di mettersi seduta, scalciando via coltri e cuscini. Percepì vagamente che la coperta era spessa e pesante.

Era in un letto, in una grande stanza di pietra quasi completamente buia, se non fosse stato per la luce fioca delle candele. Mentre si girava sentì il suono stridulo del proprio respiro e un grido erompere dalla gola.

Zelda urlò di nuovo e indietreggiò svelta, rotolando giù dal letto. Si ritrovò sul freddo pavimento di pietra, e nel rialzarsi di scatto lacerò l'orlo della camicia da notte bianca che indossava. Dovevano avergliela infilata mentre era svenuta, si disse.

«Zelda.» Era la voce di suo marito, che la prendeva delicatamente per le spalle e l'aiutava a rimettersi a letto. «Zelda, sono qui, tranquilla.»

Le braccia di Link erano forti e delicate allo stesso tempo: sapevano abbracciare con tenerezza e maneggiare armi letali, accarezzare e distruggere.

Zelda finalmente ritrovò la lucidità: riconobbe la propria camera da letto, gli occhi castani di Impa che la guardavano preoccupata, le mani di Link che la tenevano per le spalle.

«Ho visto mia nonna.» Disse, regolarizzando il respiro. «Mi ha detto cosa dobbiamo fare per fermare il capo degli Yiga.»

Le sopracciglia di Impa schizzarono in alto.

«Quindi ci siete riuscita davvero!» Esclamò. «Vi abbiamo vista sparire in una coltre di nebbia... e dopo pochi secondi eravate riversa a terra. Ci siamo preoccupati.»

«Non è per me che dovreste preoccuparvi.» Sospirò Zelda. «Quella donna vuole usare la magia nera per resuscitare suo figlio, e l'incantesimo potrebbe avere conseguenze catastrofiche per tutti noi.»

«È davvero possibile fare una cosa del genere?» Chiese Link, costernato. I suoi occhi erano frammenti di cielo nel buio della stanza.

«Purtroppo sì, ma ciò rischia di altererare gli equilibri della vita e della morte. Inoltre... suo figlio è ancora vivo, da qualche parte, grazie all'accordo che suo padre e mia nonna fecero tempo fa. L'incantesimo rischia di uccidere chi lo esegue e chiunque ne condivida il sangue.»

Impa dovette sedersi su una delle sedie della camera, mentre si prendeva il volto tra le mani.

«Quando dite che tutto questo rischia di alterare gli equilibri della vita e della morte... cosa intendete?»

Zelda deglutì e inspirò profondamente.

«Da come mi ha detto mia nonna, c'è il rischio che i morti risorgano e trascinino i vivi nell'aldilà.»

«Per Hylia.» Imprecò Link a denti stretti. «Come la fermiamo?»

«Dobbiamo farlo domani, al Bosco Perduto. È lì che cercherà di fare l'incantesimo.»

Link accanto a lei aveva il respiro pesante.

«Impa, domani verrai con me.» Disse lui alla Sheikah. «Tu, io, e una squadra di uomini scelti. Fermeremo questa follia una volta per tutte.»

𝓣𝓱𝓮 𝓢𝓲𝓵𝓮𝓷𝓽 𝓟𝓻𝓲𝓷𝓬𝓮 || 𝘡𝘦𝘭𝘪𝘯𝘬 ⚔️ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora