✧ Capitolo Tredici ✧

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E rieccoci qui! Vi ringrazio per la pazienza e per il vostro affetto <3
Spero che i prossimi capitoli varranno la pena dell'attesa.
Per rimanere aggiornati nel caso pubblicassi qualche annuncio, seguitemi pure sul mio profilo!
Vi ringrazio ancora, buona lettura! <3

- Ari

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Zelda si risvegliò stordita e con un fastidioso mal di testa, come se qualcuno l'avesse presa a bastonate la notte prima.

La verità era che stava cominciando ad accusare tutta la tensione e la stanchezza accumulate negli ultimi giorni, e forse non le sarebbero bastati tre intere notti di sonno per riprendersi del tutto.

La semplice camera da letto che le era stata data dallo stallaggio era un po' angusta, ma aveva un che di accogliente con tutto quel legno e le trapunte ricamate a mano.

Link, ovviamente, si era svegliato prima di lei e non si trovava più al suo fianco.

Con uno sbuffo lanciò via le coperte e si preparò per rimettersi in viaggio verso il palazzo, con la mente rivolta a suo padre: cosa le avrebbe fatto dopo aver saputo della sua fuga? Era già capitato che gli disubbidisse, ma stavolta l'aveva fatta davvero grossa, costringendo persino Urbosa ad accompagnarla in quella missione folle.

Si augurò davvero di poter uscire viva da quella che sarebbe stata, con molta probabilità, la peggior strigliata di capo della sua vita.

Mentre si spazzolava i lunghi capelli dorati e li raccoglieva in una treccia dietro le spalle, Zelda notò uno strano silenzio, decisamente inusuale per un posto come quello: gli stallaggi erano luoghi in cui i viaggiatori si potevano fermare a riposare, dove i mercanti si appostavano per vendere la loro merce e gli artisti ambulanti trovavano un pubblico.

Erano posti vivaci e sempre pieni di gente, creature di ogni età e professione.

Per questo Zelda fu sorpresa di sentire un tale silenzio in piena mattinata.

Scese al piano terra, una grande stanza circolare e senza porte che si affacciava direttamente all'esterno.

Vide la gente assiepata sul prato, con gli sguardi rivolti nella stessa direzione all'orizzonte e le espressioni preoccupate.

Nell'aria si sentiva ancora puzza di bruciato, in modo decisamente più pungente rispetto alla notte prima.

Raggiunse la folla e seguì il loro sguardo, individuando quale fosse l'oggetto della loro attenzione: da dietro le montagne, a diversi chilometri di distanza, si ergeva un'imponente colonna di fumo nero che sembrava squarciare in due il cielo.

Le persone intorno a lei mormoravano e si chiedevano cosa potesse essere successo.

Silenziosamente, Impa si affiancò a lei.

«Deve essere scoppiato un incendio al di là dei Monti Gemelli.» Mormorò quest'ultima. «Non sembra distare molto dal villaggio Calbarico...»

Zelda la guardò con apprensione.

«Pensi che sia successo qualcosa al villaggio?»

«Mi auguro di no.» Rispose, mordendosi una guancia. «Ma una simile pira di fumo non può essere di certo stata generata da un falò... deve essere successo qualcosa di grave.»

In quel momento dalla folla, silenzioso come solo lui riusciva ad essere, emerse Link.

Aveva finalmente uno sguardo più riposato, ma il suo viso lasciava comunque trapelare una certa preoccupazione.

𝓣𝓱𝓮 𝓢𝓲𝓵𝓮𝓷𝓽 𝓟𝓻𝓲𝓷𝓬𝓮 || 𝘡𝘦𝘭𝘪𝘯𝘬 ⚔️ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora