Cap. 32 Finalmente a Hilltop

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Quel giorno sarebbe rimasto impresso nella memoria di tutti perchè, con l'arrivo dei sussurratori, ad Alexandria era crollata definitivamente ogni certezza.
Rick, Michonne e i bambini erano tornati ormai da settimane. Il lungo viaggio li riportò al punto di partenza, pronti a rimettere in piedi la loro comunità, la loro famiglia. Ma come avrebbero potuto farlo con mezza popolazione dimezzata, molti dei quali sepolti in fosse comuni?
Nessun cinguettio di uccelli sveglió Carl quella mattina, soleggiata ma ancora fredda. Il suo rituale lo accompagnava ogni giorno per poter essere pronto in vedetta, sperando nell'arrivo di Jesus e magari anche di Maggie.
Ma il suono assordante di una moto gli regalò sul viso pallido un dolce sorriso. L'arciere sbucó con la sua dolce metà metallica al di là degli alberi. Non fu necessario alzare il braccio per farsi riconoscere, il cancello era già spalancato per lui.

La stetta di mano con il giovane uomo dall'occhio bendato duró poco, visto l'arrivo di Rick, nervoso e affaticato.
Daryl lo raggiunse a metà strada, salutando con un solo cenno del capo padre Gabriel fermo a pochi metri, che a quanto pareva, durante lo scontro, aveva perso la vista ad un occhio.

Come va?
Chiese sorridendo a stento lo sceriffo, abbracciando l'arciere quasi ponendogli sulle spalle tutto il proprio peso, la propria stanchezza.
Hai saputo?
Domandò invece l'arciere , lasciando l'amico impallidire ancor di più.
Rick deglutì e Daryl sembró quasi stranito dinnanzi al terrore che riuscì a leggergli negli occhi. Quegli occhi che avevano sempre combattuto al suo fianco senza mai temere di morire.
I sussurratori hanno tentato di attaccare Hilltop la scorsa notte.
Al suono di quelle parole le palpebre di Rick si fecero più pesanti, cariche di  rassegnazione. Tutti erano in pericolo.
Per fortuna sono riusciti a contrastarli, ma non è detto che abbiano rinunciato alla conquista.
Daryl si pose quasi sul fianco per osservare al meglio la reazione sul volto del suo fratello di sventura.
Tu invece?
Domandò allora lo sceriffo, riuscendo a liberarsi dal giudizio dei suoi occhi.
Noi tutto bene. Amanda sembra star meglio ma..
Apparve sconfitto mentre tentava di arrampicarsi sugli specchi come il peggior gatto avrebbe saputo fare.
Ma come sta?
Domandò davvero in pena Rick, ponendogli una mano sulla spalla per rincuorarlo.
È Amanda... lei è strana.
Daryl credeva davvero a quelle parole. La madre di Amanda aveva sempre avuto problemi mentali e il fatto che anche lei avesse avuto episodi di allucinazioni dimostrava quanto avesse ereditato dalla donna che tanto odiava.

***

Tara aveva finalmente un buon odore. Alzò il viso verso il cielo, ottenendo una carezza che ormai da mesi aveva dimenticato. Dwight si era deciso ad accontentare la sua richiesta, mollandola a Hilltop prima di fuggire a gambe levate. Il timore che Maggie potesse vendicarsi di quanto accaduto ormai da anni a suo marito, continuava a farlo vivere per strada alla deriva.
Jesus salutò Tara con un sorriso perfetto. L'arrivo dell'amica fu fondamentale, giusto in tempo per contrastare il gruppo di sussurratori giunti sul posto e in piena notte. Purtroppo tre uomini avevano perso la vita, ma le mura avevano consentito loro di respingerli al meglio.
Saputo qualcosa di Amanda?
La sua amica continuava a restare al centro dei suoi pensieri e non sapere nulla di lei ormai da mesi sembró svuotarla di tutto.
Jesus perse il sorriso, ma si sentì costretto a risponderle.
Daryl è venuto un paio di volte a controllare che fosse tutto sotto controllo.
Le grida dei bambini che si rincorrevano costrinsero Jesus ad interrompersi, ma Tara lo avvicinò per non perdere nessun'altra parola.
Non ti ho chiesto di lui.
Puntualizzó allora nervosa.
È da Eric, un'altra volta.
Tara rimase come paralizzata.
Se non trova Negan, Amanda resterà lì.
Jusus era davvero dispiaciuto e sicuramente poco contento da quanto deciso da Daryl. Le labbra si chiusero strette, dispiaciuto nel vedere le lacrime ferme sugli occhi color nocciola di Tara.
Io lo ammazzo..
Sussurró lei, asciugandosi una lacrima prima di allontanarsi per non mostrarsi debole.

***

Eric alzò di poco lo sguardo dal libro appena Amanda piombó nel suo ufficio senza bussare.
Hai dimenticato l'educazione?
Chiese con tono tra l'ironia e il rimprovero.
Lo cercheró io.
Rispose invece lei, apparendo quasi affannata e con i capelli arruffati.
No, non sono questi i patti.
Rispose secco e sgarbato, riprendendo a leggere con indifderenza.
Cosa t'importa se lo trova lui o io?
Amanda non voleva mollare e non lo avrebbe certamente fatto in quel momento.
Tu sei il prezzo che lui dovrà pagare.
Spiegò spietato Eric, tornandola a guardare e sperando in una sua reazione.
Sono qui perché hai voluto aiutarmi, solo per questo. Smettila con quest'aria da bullo, da str**zo che non sei.
Amanda si era anche gettata su una sedia, ormai stufa di ascoltare quelle frottole.
Non mi servi a nulla, a lui invece si.
Il sorriso malvagio sul volto angelico di Eric creava un contrasto capace di eccitare qualsiasi donna.
Io esco a cercarlo, punto.
Questa volta puntó il dito contro il legno lucido della scrivania, in piedi e con i suoi occhi perfetti incollati a quelli di Eric.
Cosa ti fa credere che te lo conceda?
Eric non avrebbe mai rischiato di vedersela sfuggire dalle mani in quel modo.
Uscirò con Michael.
Propose lei, quasi con aria da vincitrice.
È impeganto già nelle ricerche.
Ribatte a tono lui.
Allora con Chaty.
Continuó ad insistere Amanda, finendo per farlo ridere. Eric sapeva che Amanda avrebbe potuto fare qualsiasi cosa ad una donna fragile e poco preparata come Chaty.
Pensi davvero che le farei del male?
Domandó risentita e delusa, leggendogli nella mente.
No. Ma legarla ad una lbero e fuggir via non vuol dire farle del male.
Puntualizzó serio, sapendo come fosse facile per Amanda porre fine a qualsiasi situazione scomoda.
Non la legherei mai ad un albero.
La risposta di Amanda fece sorride entrambi e il silenzio avvolse quella stanza scura e angusta.

Devo vedere la mia bambina.
Era quella finalmente la verità. Quella verità che rese Eric un disgraziato che aveva privato una bambina della sua madre.
Non posso...
Il pugno duro di Eric sembró iniziare a cedere. Gli occhi si spostarono su altro e Amanda appariva davvero in pena, priva di vitalità.
No!
Ribatté lui, senza che Amanda avesse detto nulla. Un modo per convincere se stesso che quella era una pessima idea. Ma lei afferró dal tavolo un tagliacarta, puntandoselo alla gola con una freddezza estrema. Eric non reagì, non mosse un solo muscolo del volto per mostrarsi quasi indifferente, mentre il sangue nelle vene sembró iniziare a ribollire per quel gesto, quell'affronto.
Le labbra di Amanda quasi scomparvero per quanto fossero strette e gli occhi sembrarono svuotati di qualsiasi sentimento. Era ormai pronta a rinunciare a tutto, compresa la sua vita.

The Walking Dead - In Punta Di piedi SEQUELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora