Cap 47 Reagisci

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Buongiorno!
La voce squillante di Carol gli fece odiare il motivo per cui si fosse alzato dal divano.
Ho preparato una torta.
Gli disse, mostrando la torta che reggeva con entrambe le mani.
Magari potresti portarle una fetta.
Aggiunse, sembrando davvero in pena per Amanda.
Non riesce nemmeno a bere, come ...
Daryl lasciò in sospeso la frase appena sentì i piedini di Denise scendere velocemente le scale.
Carol!
Gridó correndo nella sua direzione per salutarla. Carol e l'arciere si scambiarono uno sguardo triste, prima di iniziare le loro parti da recitare davanti a Denise.

***

Sette settimane, sette lunghe settimane distesa in quel letto.
Eric contava ogni giorno sul suo calendario, con la speranza che potesse diventare solo un brutto sogno.

Era sola quel giorno in camera. Eric la fece trasportare in casa sua, mettendola distesa sul letto che dava sul cortile principale.
Si avvicinò lentamente per accertarsi che fosse sveglia. Gli occhi erano rivolti al soffitto, prima di passare ai suoi. Entrambi gli iridi erano tornati alla normalità, e il suo viso aveva solo un livido tendente al giallo, segno di guarigione, e un taglio piccolo sullo zigomo, ancora fratturato.

Buongiorno...
Le sussurrò mettendosi faccia a faccia con lei.
Amanda spostava il suo sguardo su ogni angolo del viso di Eric, quasi per studiarlo meglio.
La sedia é quasi pronta.
Le comunicó entusiasta. Non avrebbe lasciato Amanda in quel letto per sempre.

Il trauma cranico, secondo il medico, era risolto.
Non mi va di uscire..
Farfugliò con un filo di voce. I denti erano rimasti intatti dopo la caduta, ma la mascella aveva riportato qualche danno su cui il medico non potette intervenire.

Devi prendere un po' di sole. Sei troppo pallida.
Continuò facendola quasi sorridere.
Il corpo di Amanda era leggerissimo, andava avanti solo grazie ai sali minerali e qualche brodaglia.
Hmm..
Mormorò appena alzó il lenzuolo dal suo corpo.
Vestiamoci e usciamo.

***

Daryl aveva Denise per mano quando Eric conduceva la sedia nella loro direzione.
Denise non la chiamò, ma rimase in silenzio. Eric sorrise ad entrambi, mentre l'arciere teneva gli occhi puntati sulla sua biondina preferita.

Hei mamma ...
Esclamò Daryl, facendo oscillare leggermente il corpo di Denise, seduta ancora sul suo braccio, per farla reagire.
Amanda non disse nulla. Sorrise alla sua piccola senza muoversi minimamente.
Vogliamo andare a bene qualcosa di caldo?
Domandò Eric per smorzare un po' il clima ancora impacciato, nessuno rispose ma lo fecero ugualmente.

Non vuole collaborare.
Eric sembrò stanco agli occhi di Daryl. Sapeva che Amanda era cocciuta, ma non era mai stata così: incapace di voler reagire.
Denise stava chiacchierando con sua madre, quando cercò di darle la mano, ma lei non ricambiò. Fu questo che fece alzare di scatto Daryl per distrarre la piccola.

Gli occhi di Amanda erano rivolti invece ad Eric. Sembrava quasi implorarlo per tornare a letto, ma lui buttò giù un altro sorso di tè, prima di alzarsi per farla bere.

Daryl portò Denise a vedere il piccolo laghetto artificiale, quando Eric si avvicinò a lei. Le accostò la tazza alle labbra, ma lei non mosse un muscolo.
Bevi un goccio.
Sembrò scongiurarla.
No..
Bisbigliò invece lei.
Voglio tornare a casa...
Mormorò, guardando sua figlia già di ritorno.
Tranquilla, tornerai ad Alexandria appena starai meglio.
Eric rispose in modo freddo e distaccato, sapendo che Amanda non intendesse quella casa.
Poi lasciò i tre da soli ed entrò in casa senza mai voltarsi.

***

Abbiamo preso tutto?
Domandò ansiosa Maggie, in attesa che la donna della discarica facesse il suo arrivo. Avevano bisogno di più carburante, e questa volta avevano abbastanza provviste per lo scambio.

Beth invece era presa dal suo matrimonio, dagli ultimi preparativi e dal suo Lorenz.

***

Ezekiel era fermo sul suo lato del letto quando Carol entrò in stanza dopo aver picchiettato contro la porta.
Si avvicinò al letto e si mise stesa accanto a lui, poggiandogli una mano sul petto.
Cosa ti tormenta?
Chiese, alzando la testa per vederlo in volto.
Sto pensando a tutta questa storia.
Ezekiel ancora non si era ripreso dalla perdita del loro ragazzo. Avrebbe voluto uccidere con le sue stesse mani Beta, ma il pensiero che Amanda fosse riuscita da sola a farlo riducendosi in quello stato lo faceva impazzire.

***

Amanda era seduta al tavolo della cucina. Eric mangiava tranquillo senza aiutarla volontariamente.
Non hai fame?
Le chiese indicando il suo piatto con la forchetta. Ma Amanda non aveva davvero fame e, se pure avesse avuto fame, non avrebbe mai afferrato la forchetta.
Che diavolo ti prende?
Chiese in pena Eric, accostandosi alla sua sedia.
Non ho fame.
Tirò a corto lei, parlando a fatica e guardando quasi con disgusto il piatto.

Neanche il pugno che Eric diede contro il tavolo le fece distogliere lo sguardo.

***

Daryl era in sella alla sua moto quando raggiunse l'edificio che Amanda indicò sulla cartina ad Eric.
L'arciere alzò la testa. Il grosso edificio aveva otto piani ed era una vecchia struttura sportiva.
La porta d'ingresso cigolava e il pavimento era ricoperto di polvere e scartoffie.

Non sembravano esserci vaganti, così iniziò a parcorrere ogni corridoio, salendo man mano i piani

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Non sembravano esserci vaganti, così iniziò a parcorrere ogni corridoio, salendo man mano i piani.
Si susseguivano sale con attrezzi, spogliatoi e uffici, ma quando salì al terzo piano, Daryl osservò la grossa vetrata rotta alla sua destra. Fu in quel momento che sembrò non riuscire a reggere il proprio peso sulle gambe.

Si accostò alla vetrata e poi guardò giù. Un grosso bidone dell'immondizia aveva attutito la caduta di Amanda e del bastardo.

Quando fece il giro dell'edificio, si avvicinò al bidone. La parte superiore presentava delle grosse ammaccature. L'arciere ci passò la mano stentando a credere che Amanda fosse sopravvissuta.
Calcolò il peso di Beta, e proprio non riuscì a comprendere la cosa.
Amanda non poteva essere riuscita, dopo quell'impatto, ad aver trovato la forza per trasportare Beta fino all'auto.
Prima di andar via diede un ultimo sguardo in giro, solo pezzi vetri, macchie di sangue e una piccola piuma facevano da sfondo a quell'asettico posto.

***

Alzate le mani!
Gridò puntando l'arma Carl. Un gruppo di cinque persone si trovava dinnanzi alla porta di Alexandria con le mani alzate in segno di resa. Rick rimase a fissarli dal cancello. Dare il benvenuto a nuove persone, fidandosi di loro, non era più così facile.

***

Il medico ha detto che puoi andare ad Alexandria. Possiamo passare un po' di tempo lí.
Suggerì Eric, dopo essersi steso accanto al corpo immobile di Amanda. Il suo stomaco brontolava, ma lui decise che non l'avrebbe imboccata in alcun modo.
Ti facevo più forte..
Pronunciò poi, cercando di colpirla nell'orgoglio, ma Amanda chiuse gli occhi.
Fallo almeno per tua figlia.
Una lacrima scese lungo la guancia di Amanda, la stessa che Eric asciugò. L'aveva tormentata abbastanza per quella sera.

The Walking Dead - In Punta Di piedi SEQUELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora