Cap. 30 Il suo nome

10 1 0
                                    

Il fruscio del vento sembró riuscire ad attenuare il frastuono dei pensieri che gli impedivano ormai di andare avanti.
Papà!
Gridó la piccola Denise, correndo verso l'arciere seduto sull'ultimo scalino di una vecchia casa in legno.
Non riuscì nemmeno a capire una sola parola, tanto l'entusiasmo con cui continuava a parlare, perdendosi nei suoi dolci occhioni e i ricci color oro.
Amanda non era con loro da tanto e Denise sembrava essersene fatta una ragione.
Dai, andiamo a vedere cosa stanno combinando...
Suggerì Daryl, alzandosi di fretta e afferrandola tra le proprie braccia.

***

Tara aveva i polsi legati, ma lo stomaco pieno. Mai e poi mai avrebbe immaginato di incontrare loro.
Valery e Dwight erano seduti accanto a lei, escogitando un modo per riuscire a salvarsi il c**o.
E se andassimo di qui?
Suggerì Valery, indicando un punto esatto sulla cartina che Dwight aveva lasciato aperta sul terreno.
Tara si soffermó a guardarli. Sembravano diversi, sembravano davvero una coppia. Valery appariva sporca e stanca, ma felice di avere di nuovo accanto a sé Dwight.
Ci sono già stata lì..
Borbottó allora Tara, riferendosi al punto indicato dalla donna.
E...?
Esclamó stufo faccia ustionata, pretendendo notizie e aggiornamenti senza perdite di tempo.
Il nulla.
Rispose secca Tara, voltandosi verso il resto della vegetazione che sembrava essere rinata nonostante i continui incendi dell'inverno ormai trascorso.

***

Maggie guardava la sua Beth dalla finestra sporca del suo ufficio. I suoi capelli biondi erano racchiusi in una deliziosa treccia mentre danzava insieme al piccolo Hershel, tenuto stretto da entrambe le mani. Per loro due quel mondo non andava bene, troppo ingenui e deboli per affrontare un male ormai diventato insopportabile e meschino.
Hei!
Il saluto di Jesus la fece finalmente sorridere, dopo le lunghe settimane trascorse in auto alla ricerca dei sopravvissuti. Pochi risposero all'appello, ma la speranza non sembró voler abbandonare i loro cuori.
Ho ricevuto un messaggio.
Comunicò con un grosso sorriso il giovane dagli occhi di ghiaccio, tenendo in una mano un piccolo foglio bianco piegato con cura.

***

Quando Chaty le passò accanto, Amanda fece giusto in tempo a mettersi con le spalle contro il muro per evitare un contatto fisico con lei. La fidata amica di Eric, la stessa con cui Amanda aveva sempre avuto un rapporto pacifico, sembrava essere diventata la sua prima rivale.
Amanda era lì da più di un mese ormai e Chaty non si degnó una sola volta di avvicinarla e chiederle come si sentisse.

Così la biondina rimase ancora spalle al muro, fissandola con dispiacere andar via senza nemmeno salutarla.
Non darle retta.
Esclamó d'un colpo Eric, facendola voltare quasi spaventata.
Siete tutti matti qui...
Borbottó invece lei, risentita e delusa allo stesso tempo, passandogli accanto per raggiungere la cucina.
Cosa farai oggi?
Domandò davvero incuriosito Eric, dopo averla raggiunta in cucina.
Vediamo...
Sussurró lei, tenendo in una mano una mela verde e l'indice dell'altra sul mento fingendosi davvero impegnata.
Oggi mi obblighi a lavorare da Thomas.
Comunicò con tono non più sarcastico e il viso ormai nero dalla rabbia.
In cucina Eric aveva incollato al muro una lavagna che ogni settimana aggiornava con cura. Pretendeva che lei si desse da fare lì, oltre a continuare a vedere Brad, il suo dottore.
Dopo passa da Brad.
Le ordinó diventando anche lui serio.
Non devo andarci oggi.
Rispose mordendo rumorosamente la mela, prima di passargli accanto investendolo col suo magnifico profumo.
Ma il polso minuscolo e gracile venne afferrato da Eric, bloccandola prima che potesse fuggire di lì con quell'aria indisponete.
Oggi ci vai, è un ordine.
Proseguì quasi ringhiandole contro. Amanda lo guardó disgustata, fino ad avvicinarsi al suo viso quasi pronta a sputargli contro il residuo del suo pasto.
Sí, Padrone.
Bisbiglió strattonandolo via da sé, prima di chiudere violentamente la porta e lasciarlo lì imbambolato.

***

Carol, papà è arrivata Carol.
Le grida di Denise riusciano ad attirare l'attenzione dell'arciere, che posó da parte la sua balestra per raggiungere l'amica ancora seduta in auto.
Pensavo saresti arrivata la settimana prossima.

La voce carica di affetto fu poco rispetto alla stretta con cui la teneva una volta fatta uscire dall'auto.
Denise sorrise ad entrambi per poi diventare accigliata.
Basta papà.
Comunicó facendo sorridere Carol, ma ottenendo uno sguardo triste da Daryl. Amanda era ritornata nei suoi pensieri.
G

uarda sul sedile cosa ti ho portato.
Comunicó la donna dai capelli bianchi, mentre la piccola corse a curiosare divertita.

Ti vedo dimagrito.
Carol passó una mano sul braccio di Daryl incamminandosi insieme verso una panchina mal ridotta dalla salsedine.
Verranno tempi migliori.
Esclamó stanco, prima che Denise gli mostrasse i pastelli a cera e i fogli che Carol le aveva portato dal Regno.
Così le concesse di tornare in casa a colorare, regalandole un finto sorriso, per poi guardare la sua amica in pena per lui.
Non sei ancora riuscito a trovarlo?
Carol iniziò a voler capire come stessero procedendo le ricerche di Negan, nonostante lui non ne volesse mai parlare.
Oggi sei fortunata.
Interruppe subito l'arciere.
Abbiamo pesce alla brace.

***

È ora di cena Amanda.

Eric era fermo accanto la porta d'ingresso mentre le spalle curve di Amanda furono l'unica risposta che potesse ottenere.
Quel patto, quel maledetto patto che Daryl strinse con lui, le continuava a torturare il cervello. E restare ancora lì non le avrebbe fatto altro che aumentare il rancore nei confronti del suo arciere.
Ma Eric la raggiunse, per poi sederle accanto fino a chinarsi sul fianco per vederle il viso.
È per Chaty?
Domandó in pena, pensando che non avere nemmeno un'amica con cui parlare potesse renderle le cose ancora più difficili.
Cosa?
Chiese quasi disgustata. Alzando finalmente la testa per vedere se intendesse realmente ciò che aveva detto.
Scusa..
Mormoró davvero dispiaciuto.
Non ho bisogno di nessuno di voi.
A quelle parole Eric corrugó la fronte quasi dispiaciuto, ma Amanda non sembró aver finito.
Chaty mi odia solo perché pensa che tra te e me ci sia qualcosa. Apri gli occhi idiota.
Lui apparve stordito al suono di quelle parole, senza nemmeno rendersi conto che Amanda fosse già in corridoio e il buio pesto iniziasse a farsi strada.
Amanda era il suo chiodo fisso, lo era sempre stato, tanto da oscurargli la vista e impedirgli di capire cosa realmente desiderasse Chaty.

***

Lo scoppiettio del legno e la luce che il fuoco emanava, rendeva calda anche quella notte fredda. Dopo aver messo a letto Denise, l'arciere ritornó ad occuparsi del fuoco, mai tenuto troppo alto per evitare spiacevoli incontri.
Sei un bravo papà.
Sussurró dolce Carol, pensando a quanto fosse cambiato quell'omone negli ultimi anni, diventando a tratti apprensivo e severo.
Non è vero...
Rispose invece lui, spostando di poco un ramo.
Amanda avrebbe saputo fare di meglio.
Finalmente riuscì a pronunciare quel nome. Lo evitava ogni santo giorno, per Denise, ma in primis per lui, finché non esplodeva in gesti di rabbia, magari prendendo a pugni un albero mentre la sua bambina dormiva.
Non angosciarti.
La sottile mano di Carol gli toccó il ginocchio, provocandogli un sorriso di circostanza. In tutti quegli anni Carol era sempre stata presente, anche nei suoi momenti più duri, così come lui aveva sempre fatto per lei.
Ora è cambiato tutto.
Comunicó triste e privo di ogni speranza l'arciere, mentre Carol tentó di rincuorarlo portandogli una ciocca di capelli indietro.

Sarai capace di rimediare, ne sono certa.

Ciao a tutti/e, vorrei sapere se la storia viene aggiornata nel modo corretto. Perchè i nuovi capitoli mi appaiono mescolati tra loro e senza ordine cronologico 🤦‍♀️

The Walking Dead - In Punta Di piedi SEQUELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora