Cap 25: Nelle Mani Del Leone

69 2 1
                                    

Cosa succede?
Amanda strinse gli occhi prima che Daryl riuscisse a distenderla senza che provasse altro dolore.
Devi ascoltarmi...
Rispose affannato, controllando che Denise non fosse troppo vicina per ascoltare.
Non so cosa diavolo stia succedendo, ma voglio che tu ti fidi di me.
Daryl si voltó poi verso sua figlia prendendole la busta dalle mani. La piccola obbedì al padre, che con un cenno del capo le ordinó di voltarsi di nuovo verso le mura di Alexandria.
Ma che succede?
Chiese ancora stordita da tutti quei segreti Amanda.
Non so cosa accadrà, ma ti verranno a prendere e tu starai meglio.
Daryl le apparve davvero provato, costretto a recitare un copione contro la propria volontà.
Poi le afferrò entrambe le mani, prima di alzarsi e allontanarsi di poco da lei per controllare che fosse tutto come previsto.
Denise, saluta la mamma.
Ordinó alla piccola, voltatasi con un grosso sorriso sulle labbra, ancora inconsapevole di cosa stesse accadendo.
Denise obbedì abbracciandola così forte da farle male, ma gli occhi di Amanda erano solo rivolti al suo arciere. Ancora incredula di tutto.
Non ti abbandoneró mai.
Disse alla sua creatura trattenendo le lacrime, per poi afferrare quel visino piccolo e dolce con entrambe le mani cercando di memorizzarne ogni tratto per ricordarlo a vita, nemmeno avesse capito cosa le sarebbe accaduto.

Contro la propria volontà Denise tornó accanto a suo padre, che osservava Amanda dall'alto, mentre lei era distesa sul terreno umido accanto alle radici di una quercia.
Dixon...
Farfuglió cercando di averlo accanto a sé, terrorizzata di perderlo in quel modo, di perdere la propria vita, quella vita a cui si era abituata e di cui non riusciva a farne a meno. Ma Daryl aspettó che Denise si fosse messa seduta poco distante da loro, quando si chinò sul terreno, ponendo il proprio viso su quello di Amanda.
Perché?
Chiese iniziando a piangere disperata.
Non fare la bambina.
Cercó di rimproverarla con le labbra che iniziarono a tremargli.
Non voglio più scappare. Non posso. Voglio restare con voi.
Continuò ad implorarlo, mentre le lacrime le scendevano lungo le guance.
Ascoltami..
Riprese a parlare lui, ponendole una mano sulla fronte, fino a portarla sui capelli biondi.
Non mi fido di nessuno. E tu devi riprenderti, non puoi essere un peso.
Daryl fu costretto a porle una mano dinnanzi alla bocca per farla smettere di singhiozzare.
Ti verró a prendere quando tutto sarà finito, ma adesso devi fidarti di me.
I loro occhi erano ormai tristi e colmi di lacrime quando Daryl allontanó la sua mano e la bació a lungo.
Ti amo.
Disse singhiozzando lei, mentre lui rispose accarezzandole i capelli e regalandole un bellissimo sorriso.
Denise starà bene.
Aggiunse Daryl alzandosi lentamente, mentre Amanda cercó di afferrargli una caviglia, qualsiasi cosa potesse servire per fermarlo e non sentirsi abbandonata.
Sta tranquilla, non ti abbandonerei mai ragazzina.
Le ultime parole di Daryl furono dette restando di spalle e Amanda riuscì a seguire con lo sguardo le loro sagome allontanarsi, fino a sprofondare con la testa nel terriccio, facendo scendere senza sosta le lacrime.

***

Nascosero con cura le lame sotto ai vestiti ormai ridotti a brandelli. Solo gli occhi riuscirono a comunicare tra loro, mentre la puzza di putrido faceva ormai parte della loro pelle, della loro anima.
Manca poco!
Bisbiglió una voce profonda e carica di rabbia, scatenando l'ira di ognuno dei presenti.

***

No...!!
Le grida di Amanda rieccheggiarono fin giù la collina. Denise si fermó terrorizzata, mentre la mano stretta in quella di Daryl fu bloccata con forza.
Mamma.
Gridó in lacrime la piccola, prima che l'arciere si chinasse per afferrarla e portarla ad Alexandria passando da uno dei tanti passaggi segreti nelle mura.
Mamma..
Continuó singhiozzando lei, implorando il padre per farla scendere. Ma Daryl non glielo avrebbe mai concesso, e subì i piccoli e prepotenti pugni di Denise contro la propria schiena.
Starà bene, te lo prometto.
Le sussurró poi all'orecchio, riuscendo solo in quel modo a farla smettere di dimenarsi, ma non di piangere.

***

Le unghie sprofondarono nella pelle del sediolino, lasciandogli dei segni indelebili, mentre l'auto sfrecciava a grande velocità.
Smettila di rovinarmi la tappezzeria.
Il rimprovero di Eric non la toccó minimamente, e le unghie ripreso a grattare più forte.
Non farmi fermare Amanda!
Continuò con aria seria, guardandola dallo specchietto retrovisore.
Fotti*i!
Sussurró lei, prima che Eric frenasse di botto, facendola cascare dal sediolino posteriore su cui lui l'aveva distesa contro la sua volontà.
I lamenti di Amanda per i dolori lancinanti non sembrarono intenerire Alex, sceso dall'auto per rimetterla distesa, quasi sbuffando per la noia.
Ma Amanda strinse i denti e gli fece cenno con la mano per farsi mettere seduta, nonostante il dolore.
I loro volti erano a pochi centimetri l'uno dall'altra, quando lui guardò verso il tappetino per evitare quel contatto visivo per troppo tempo.
Ascoltami...
Inizió a dirle, mentre lei gli diede un leggero colpo alla spalla.
Non comportarti da ragazzina e...
Ma Amanda non gli fece concludere la frese e il colpo successivo fu così forte da costringerlo a guardare verso il parabrezza.
Quegli uomini dal volto putrefatto su misura erano a circa un paio di metri da loro. Ne saranno stati una ventina, ma per soli due di loro sembrarono molti di più.
Entra da qui.
Bisbiglió Amanda, spingendolo per la schiena, senza preoccuparsi del dolore che avrebbe sentito con quel corpo massiccio sul suo.
Eric obbedì, saltando subito sul sediolino anteriore appena quegli esseri ignobili iniziarono a correre nella loro direzione armati di lame affilate.
Con la retromarcia inserita, fece dietrofront e inizió a sfrecciare lungo la statale, lasciando mangiare loro la terra alzata dai pneumatici.

Ciao e bentornati nella mia storia. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e se volete sostenermi lasciate una stellina 👍

The Walking Dead - In Punta Di piedi SEQUELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora