The Walking Dead - In Punta Di piedi SEQUEL

Cap 9: La nuova Bibbia

E verrà il giorno in cui le anime disperate non saranno più di passaggio, ma domineranno il mondo intero. I pochi umani, se così si potranno chiamare ancora, saranno ospiti nelle loro case e cibo per le bocce putride.

Saranno loro a dominarci, loro a sottometterci e loro ad annientarci.

Le parole scorrevano come un fiume in piena e il piccolo indice percorreva il rigo senza mai tremare. Lei aveva già letto più volte quel racconto e ora toccava a qualcun altro restarne terrorizzata.

Hei!
Denise si voltò terrorizzata con una mano sulla bocca, mentre la freddezza di Judit sembrò disarmante.
Uscite subito da qui!
Ordinò Amanda, restando ancora ferma sulla scala che conduceva alla soffitta impolverata. Una fievole luce penetrava dalle due piccole finestre mai oscurate, senza tenda e con i vetri ormai opachi.

Judit le passò accanto senza degnarla di uno sguardo, finché Amanda le strappò il libro dalle mani.
E' mio!
Esclamò la giovane impertinente, alzandosi sulle punte per afferralo, mentre Amanda lo teneva già aperto in una mano ad un metro dalla sua testolina.
Ora non più!
La risposta arrogante di Amanda fece arrende Judit, che scese di sotto sbattendo prepotentemente i piedi sul pavimento mentre Amanda guardava la sua Denise ancora accovacciata sul pavimento.
Perché continui a seguirla?
Le chiese con un tono misto tra rimprovero e rassegnazione. Denise era più piccola di Judit e molto più timida e introversa. Aveva trovato in lei l'unica amica di gioco e, nonostante Judit la sottoponesse a qualsiasi rituale o gioco vendicativo, lei continuava a starle dietro perché non aveva altra scelta.
Scusami mamma!
Rispose quasi chinando il capo guardandosi i piedi ancora incrociati. Bastò quello a spezzare il cuore di Amanda.
Andiamo, su!
Le comunicò con un grosso sorriso, vedendola alzarsi felice da quel pavimento sporco, piccola e indifesa.

***

Quando avrai il coraggio di dire la verità!
Il tono alto della voce di Daryl fece quasi socchiudere gli occhi già stanchi di Rick, ormai fermo davanti alla sua auto. Impiegò un paio di secondi per girarsi e preparare al volo una risposta che potesse convincere l'arciere.
A cosa ti riferisci?
Domandò, cercando ancora di formulare una risposta.
Sai benissimo a cosa mi riferisco!
Battibeccò Daryl, indicando la struttura dove si trovava Sasha.
Una scuola, e niente più!
Rispose in modo secco e sgarbato lo sceriffo, prima di salire a bordo della sua vecchia Ford Ranchero.
Ma Daryl saltò all'istante dal muretto su cui era seduto, colpendo con il tallone del suo stivale la carrozzeria dell'auto. Rick poggiò la mano alla portiera, pronto ad uscire, quando Tara corse subito per chiuderla prepotentemente.
E' ora che tu vada!
Cercò di smorzare gli animi la giovane, preoccupata per la furia che si sarebbe scatenata tra i due uomini ormai rivali.
A pochi metri da loro, Carol guardava l'arciere stringere i pugni per la rabbia. Il suo ritorno stava risvegliando un incubo e ciò non avrebbe giovato alla cura per Sasha e gli altri pazienti.
Quando i loro sguardi si incontrarono, riuscirono a cogliere il corpo di una donna riversa in terra. Si trattava di Olivia, una donna dai tratti coreani, giovane e mamma di tre creature ancora troppo piccole per quel mondo.
Denise!
La voce di Daryl divenne ancora più dura, e insieme ad essa uno stormo di cornacchie si alzò in volo da un albero di cipresso poco distante dalle mura di Alexandria.
Insieme all'arciere anche Tara, Carol e Rick partirono nella disperata corsa. La piccola Denise sembrava voler prestare le prime cure alla donna, incurante di ciò che potesse capitarle se solo fosse entrata in contatto con il suo corpo. Non curante dei richiami del padre, Denise era già inginocchiata e il cuore di Daryl sembrò rallentare i battiti.
Sembrava ormai troppo distante da lui, quando vide Amanda raggiungere sua figlia e alzarla di peso dall'erba arida che faceva da sfondo ad un'altra giornata triste.
Amanda non smise di correre, portando Denise fin dentro casa, mentre Tara corse a chiamare Elizabeth, la loro unica dottoressa, per occuparsi del suo nuovo caso. Ma Olivia era già in un mare di sangue e sembrava ormai inutile qualsiasi tipo di cura o tentativo di rianimazione.