Cap. 35 Bisogna agire!

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Il fiato corto e putrido fece rizzare i peli delle braccia di quell'uomo schietto e malvagio. Quella donna dai capelli rasati, corporatura rozza e poco curata, sembrava voler far parte della sua vita con insistenza. Lui, spietato e belloccio, sembró iniziare ad apprezzare quello stile di vita.
Alpha tolse la maschera putrefatta e, con un cenno del capo, gli indicò di seguirlo dietro ad un albero, distanti da occhi indiscreti.
Quando la raggiunse, il contorno labbra della donna era come annerito e i denti sembravano ingialliti più del solito. Il suo modo di parlare lo mandava ogni volta in confusione. Quel continuo sibillare la faceva somigliare ad un serpente assonagli, capace di catturare le sue prede e stringerle fino a far mancare loro il respiro per poi divorarle.
Ora tocca a te!
Furono queste le uniche parole che Negan riuscì a comprendere, prima che si sentisse poggiare una mano sul membro.

****

Speravo saresti rimasta a casa almeno oggi.
Amanda chinò il capo e si costrinse a voltarsi verso il portico. Eric a quanto pareva non ne poteva più di vederla uscire ogni giorno.
E cosa dovrei fare qui?
Domandò stufa, facendo spallucce come ogni volta che non trovava una scusa plausibile. Eric invece avrebbe avuto milioni di risposte da suggerirle.
Allora vengo con te.
Comunicò convinto, rientrando in casa per prendere le chiavi dell'auto.
Amanda socchiuse gli occhi e fece una smorfia sul viso. Averlo tra i piedi non era ciò che avrebbe desiderato per quel giorno e il timore di poter incontrare anche Daryl le provocò una fitta allo stomaco.

***

Non ne voglio parlare.
Le grida di Carol raggiunsero il piccolissimo salone in cui Daryl e Denise erano seduti a disegnare. L'arciere seguì con lo sguardo la sagoma di Ezekiel allontanarsi, fino a raggiungere il cavallo per far rientro al Regno da solo, ancora una volta.
Il dolore che lacerava il petto di Carol era visibile anche ad una bimba innocente come Denise. Vederla spesso in disparte a piangere o averla seduta a tavola ferma come una mummia non poteva passare inosservato.
Quando Daryl la raggiunse sul piccolo portico in legno, la donna dalla chioma bianca chinó il capo per poi voltarsi verso le altre abitazioni sparse nella vegetazione secca di Oceanside.
Non insistere.
Esclamó esausta, consapevole che l'arrivo dell'arciere significava affrontare ancora una volta il lutto di suo figlio. Quel giovanotto che si era impegnata a crescere con amore insieme ad Ezekiel e che lei, ancora una volta, era costretta a piangere.
La uccideremo...
Sussurró invece lui, riuscendo per la prima volta a risvegliare in lei la luce della speranza. Maggie e Rick si erano da sempre opposti al piano, volendo mantenere le distanze dai sussurratori così come era stato loro imposto. Le poche risorse umane e le scarse armi per fronteggiarli eliminarono dalla loro mente qualsiasi piano d'attacco.
Daryl le avvolse il collo col proprio braccio fino a baciarle il capo.


***

Abbiamo rinforzato l'ingresso e Simon ha prodotto lance nuove.
Jesus comunicò il tutto con poco entusiasmo. Il volto di Maggie gli apparve ancora più preoccupato. Sua sorella Beth non sembrava essere tanto in forma e dover badare ad Hershel gestendo una comunità in stato di attacco le sembró insostenibile.
Voglio parlare con Rick ed Ezekiel.
Ordinó sicura, senza voltarsi nemmeno a guardare gli occhi azzurri di Jesus, sempre più trascurato.
Come voi.
Rispose deluso, allontanandosi dall'ufficio silenziosamente, come ormai era abituato a fare.


***

Eric la guardava inoltrarsi nella foresta con passo felino. Quella donna minuta, ma testarda, continuava a ronzargli nella testa tutto il giorno.
La seguiva con desiderio finchè un rumore alle spalle lo tradì.
Si voltó impugnando la pistola, fino a chinarsi di poco sulle ginocchia per visualizzare tutto ad un'altezza migliore. Nessuno sembrava seguirli, così riprese a camminare, ma Amanda non era più accanto a lui.

***

Rick strinse forte la sua Michonne, dandole un profondo bacio sulle sue labbra carnose e disegnate alla perfezione.

Era quello il suo risveglio migliore prima di farsi coraggio ed affrontare i nuovi problemi che ogni giorno affliggevano Alexandria

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Era quello il suo risveglio migliore prima di farsi coraggio ed affrontare i nuovi problemi che ogni giorno affliggevano Alexandria.
Prepariamoci al peggio.
Le comunicò ormai triste, allacciando i bottoni della camicia e infilando il cinturone.
Michonne aveva lo sguardo perso nel vuoto. Ormai la sua preoccupazione erano i loro figli, compreso quello che da un paio di mesi custodiva segretamente in grembo.

***

Le mani di Amanda erano incrociate e trattenute con forza contro la corteccia di una quercia. Con un ginocchio le furono le fermate entrambe le gambe, impedendole così di poter reagire anche alla forza con cui l'arciere la tratteneva.
Sta arrivando.
Sussurró, indicando col capo la direzione da cui sarebbe potuto arrivare Eric da un momento all'altro.
Ti avevo detto di non venire qui.
La rabbia di Daryl non sembró rispettare la regola del silenzio, finché Amanda strattonó la presa per fargli abbassare il tono.
Credevi davvero che me la sarei bevuta?
A quella domanda Daryl non rispose. Il viso combatteva tra risentimento e orgoglio. Orgoglio nei confronti di quella donna testarda che sapeva leggerlo nella mente.
Le indicazioni che le fornì non furono del tutto oneste. Aveva voluto indicarle una parte del bosco che lui aveva già controllato, evitando così di farle correre dei rischi.
Così non ne potette più, abbandonó la presa per afferrarle il viso con entrambe le mani. Prepotentemente la baciò, ma Amanda impedì alla sua lingua grande e calda di arrivare a toccare la sua. L'arciere non sembró voler rincunciare e continuó a baciarla ripetutamente sulle labbra come lei amava ogni volta, anche se il volto di Amanda non mutó minimamente. Lo lasció fare guardandolo con occhi tristi. Mai e poi mai avrebbe immaginato di vederlo arrivare a fare una cosa del genere, per una donna poi. Aspettó che si calmasse prima di bloccargli il volto per poi poggiarlo lentamente sulla propria spalla, regalandogli un abbraccio sincero.
Smettila..
Sussurró facendolo quasi eccitare.
A Daryl bastó sentirla respirare a pochi centimetri dal proprio viso per calmarsi. Quel profumo, quel maledetto profumo, era una droga che lo rendeva insaziabile. Ma Amanda era diversa, così diversa da farlo sentire in imbarazzo. Daryl non smise un istante di domandarsi come Amanda avesse potuto buttare al vento tutto ciò che avevano costruito dopo mille difficoltà.
Parlami..
La imploró restando ancora fermo nella sua presa. Ma lei non lo fece.
Sto facendo del mio meglio.
Continuó sussurrandole all'orecchio, provocandole un leggero solletico. Era stanco e Amanda lo sapeva. Gestire da solo Denise non era facile, eppure lei ne era davvero fiera.
Sei un bravo papà.
Bisbiglió stringendolo forte a sé per impedire che Daryl ne approfittasse per baciarla.
Poi lo molló bruscamente e l'arrivo di Eric lo costrinse a mettersi in fuga, seguito dai suoi occhioni tristi.

The Walking Dead - In Punta Di piedi SEQUELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora