Cap 23: Non Voglio Morire

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Le scarpette sporche di sangue di Denise erano immobili davanti al corpo di Amanda, ancora disteso accanto la porta d'ingresso. Daryl invece fu costretto ad unirsi a Carl e Tara, prima di poter correre da lei a controllare come stesse.

Intanto le mani di Denise le scossero la schiena più e più volte mentre gli spari di Daryl stesero al suolo altri tre uomini.

Quando finalmente l'arciere riuscì a liberarsi, salì i tre scalini con un solo passo e allontanó Denise dal corpo di Amanda.
La voltó in fretta, mentre quelle braccia prive di forza colpirono il parquet facendo crollare Denise a terra fino a gattonare, raggiungendo il tavolo più vicino per nascondersi.
Amy!
Gridó lui, mentre Denise si tappó entrambe le orecchie con le mani, piangendo disperata.
Allora inizió a scuoterle il corpo, finchè lei aprì lentamente gli occhi, tossendo disperata.
In quell'istante la piccola liberó la presa dalle orecchie, contenta di sentirla ancora viva, mentre Daryl non sembró in pace. Amanda gli appariva ancora pallida e priva di forze quando l'alzó con la schiena fino a stringerla al proprio petto.
E solo quando riprese a respirare meglio, Daryl riuscì a trovare un briciolo di sollievo.
Denise uscì fuori dal suo nascondiglio e la raggiunse gattonando in fretta, facendo sentire il rumore delle ginocchia contro il parquet, e lo fece appena la mano stanca di Amanda fu aperta e diretta nella sua direzione. Abbracciò entrambi e inizió a piangere singhiozzando. In fondo quella piccola creatura non era ancora adatta a quello schifo di mondo.


***

Rick strinse in disparte Carl in un forte abbraccio come Michonne fece con Judith. Il cuore dello sceriffo sembró spaccarsi quando al suo arrivo vide i corpi delle vittime e degli aggressori ammucchiati sul prato.
Avevano finalmente trovato padre Gabriel, colpito al capo e disteso sul ciglio della strada, ma dell'altro uomo ancora nessuna traccia. Un gruppo di uomini avrebbe ripreso le ricerche di lí a poco, mentre lo sceriffo si sarebbe occupato dell'unico sopravvissuto.

***

Daryl riuscì a liberarsi della presenza di Denise chiedendole di portare acqua e asciugamani per la mamma, mentre lui inizó ad ispezionare il corpo di Amanda per capire cosa avesse.
Non dovevo lasciarvi..
Continuó a ripetersi per punire se stesso.
Aspetta..
Sussurró, appena lei cercó di bloccargli le mani giunte sui bottoni della camicetta.
Fammi vedere.
La imploró, mentre Amanda indicó con gli occhi la figura di Denise ferma accanto al divano. L'arciere prese tutto l'occorrente che la piccola riuscì a raccimulare in casa e finse di poterlo utilizzare per far star meglio sua madre.
Vai a chiamare Tara..
Disse allora Daryl, cercando almeno di recuperare più tempo per stare con Amanda da solo.
Aspetta!
Farfuglió affannata sua madre.
Da quella porta!
Le ordinó indicando col braccio la porta sul retro, quella d'ingresso non le sembró l'uscita appropriata visto i corpi ammassati.
Ma Denise non se lo fece ripetere due volte e corse a gambe levate, contenta di poter contribuire in un modo.

Cristo Santo..
Esclamó l'arciere appena notó l'ematoma che inizió a formarsi al centro del petto di Amanda. Le mani scivolarono via dalla camicia e le poggió alle proprie tempie mettendosi seduto. Aveva rischiato grosso a lasciarle da solo, e se Amanda non fosse stata così caparbia da scendere giù e uccidere quella donna, non avrebbero più rivisto Denise.

Mi dispiace..
Sussurrò invece lei, riuscendo ad ottenere la sua attenzione mista al terrore.
Non dire str****...
Rispose questa volta arrabbiato, sentendosi in colpa nel vederla in quelle condizioni.
Non voglio morire Dixon.
Continuó a farfugliare, lasciandolo con la bocca semi aperta.
Non si dissero altro, non riuscirono a dirsi altro. Tara e Denise rientrarono in quel momento e lui si alzó per andare in cucina a prenderle dell'acqua.

***

L'arrivo di Eric nel primo pomeriggio stupì chiunque. Gli uomini avevano ormai già seppellito gran parte dei cadaveri mentre quelli degli aggressori furono bruciati, a loro non fu concessa una degna sepoltura, regola accettata dall'intera comunità.
La riunione era terminata da un pezzo e Rick e Daryl apparvero per la prima volta, dopo troppo tempo, determinati. Entrambi erano pronti ad unire le proprie opinioni discordanti in favore della famiglia.

Il volto dell'ospite poco gradito apparve pallido a tal punto da far corrugare la fronte allo sceriffo.
Amanda dalla finestra osservó i tre uomini fermi,  lei era costretta ancora a star ferma sul divano. Nessuno fu in grado di spostarla senza farle sentire dolore e da lì aveva tutto sotto controllo.

Si avvicinarono verso il giardino continuando a parlare, e poi sempre più vicini. Amanda strinse forte le dita al tessuto del divano, immaginando il motivo dell'arrivo di Eric, mentre Denise era seduta sul tappeto disegnando.
Guarda mamma!
Esclamó soddisfatta del proprio lavoro, mostrandole un disegno dedicatole dopo averla salvata. Ma Amanda le sorrise solo. I tre uomini era già entrati in casa e lei non avrebbe avuto nessun modo per alzarsi e fuggir via, come ogni volta.

Gli occhi azzurri e infuocati di rabbia di Amanda era solo rivolti a Daryl. Delusa dal fatto che fosse corso da Eric subito dopo la sua confessione di non essere pronta a morire.
Come stai?
Gli chiese in pena Eric, avvicinandosi per guardarla meglio in volto. Lei si limitó ad un cenno positivo col capo mentre continuava a fissare il suo arciere, in piedi e col fegato in mano.
Eric invece era a pochi centimetri da lei e questo non poteva fare altro che fare imbestialire l'arciere.

Dopo che Eric salutò dolcemente Denise con un sorriso, lei fu costretta ad uscire in giardino obbedendo al cenno di suo padre.

Sputa il rospo.
Amanda saltó qualsiasi preambolo e tagliò a corto.
Negan è scappato.
Confessó preoccupato, ma allo stesso tempo pentito di essere corso proprio da loro. I suoi uomini si misero subito alla ricerca del fratello, ma ancora senza risultati.
Amanda riuscì quasi a tirare un sospiro di sollievo, sentendosi allo stesso tempo vigliacca per aver pensato male di Daryl.
E quindi?
Domandò secca lei, consentendo a Daryl di riuscire almeno a gioire in corpo suo.
Ho bisogno che mi aiutate a capire dove sia. Ha finto di essere malato e incapace d'intendere.
Quella confessione costò davvero troppo ad Eric, che chinó il capo mortificato.
Ti sei fatto fregare.
Commentó con leggero sorriso Amanda, mentre Rick pose le mani ai fianchi e chinó il capo, immaginando l'ennesima rogna da sbrigare.
Avresti dovuto farmelo uccidere. Continuó lei, ricordando l'ultimo incontro e lo sparo non andato a segno, prima di fuggire via da lì.
Non sono qui per farmi insultare. Voglio solo che siate in allerta.
La voce tetra di Eric non fu in grado di eliminare l'espressione ironica di Amanda dal volto. Chiunque dei presenti, se avesse incontrato Negan, non avrebbe avuto scrupoli a farlo fuori e questo Eric lo sapeva.

Al prossimo capitolo.

The Walking Dead - In Punta Di piedi SEQUELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora