Cap. 36 Buon compleanno

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Sasha si reggeva con tutte le sue forze, nonostante la sua mente già immaginasse la fine che avrebbe fatto. Da un momento all'altro la presa sarebbe stata più difficile e il suo corpo si sarebbe sfracellato sulle rocce. Ma non poteva mollare, i sussurratori si trovavano a pochi passi da lei. Fece affondare la punta dei suoi stivali nel terreno fangoso per trovare un miglior appiglio, finché sentì dei passi avvicinarsi nella sua direzione.

***

Judith era ferma dietro casa, cercando di origliare i discorsi tra Rick e Michonne. Non era più come prima: gli argomenti si affrontavano in modo silenzioso e lontano dai figli. Quella bambina sempre impertinente posò gli occhi sulla casa in fondo al viale, mentre le voci dei suoi genitori passarono in secondo piano.
La casa di Denise era ancora perfetta e Rick non l'assegnó a nessuno dei pochi sopravvissuti.
La popolazione di Alexandria, negli ultimi mesi, si era dimezzata, ma aveva dato conforto a diverse famiglie trovate per strada.

***

Andiamo?
Eric busso allo stipite della porta aperta di Amanda, mentre questa si stava ancora infilando il maglione. Iniziava a fare freddo, e a volte prendeva i maglioni di Eric per coprirsi. A lui non dava fastidio, amava annusare il suo profumo ogni sera che li prendeva, fingendo di essere arrabbiato.
Amanda le apparve troppo silenziosa. Gli rispose solo con un cenno del capo.
Che succede?
Le domandò davvero in pena. Ma lei rimase a fissarsi allo specchio. Era sfinita. Le ricerche durarono mesi e Daryl era sparito. Riuscì a salutare di nascosto Denise mentre dormiva; mentre il suo arciere condivideva anche il letto con Carol.
Le mani si Eric arrivarono ai suoi capelli biondi. Le sistemò una ciocca dietro la nuca, fino a cingerle il collo e spingere il corpo esile verso il suo petto. Amanda stava bene e il medico della sua comunità continuava ad insistere sulla questione. Ma Eric la vedeva sempre più fragile. Amanda gli consentì di trattenere il suo viso contro il suo petto. Ne aveva bisogno, ma chiuse gli occhi sentendosi tremendamente in colpa.
Arrivò addirittura a stringere le mani dietro la schiena possente di quell'omone dai modi aristocratici, finché si staccò scendendo velocemente le scale.

***

Rosita reggeva Sasha ancora sospesa nel vuoto. I loro occhi erano incollati tra loro e la colombiana fece un enorme sforzo per tirarla fuori dai guai. I sussurratori erano andati via e il loro piano era andato a farsi benedire. Sasha lesse l'amarezza sul volto della sua vecchia rivale, ma la ringraziò con un abbraccio che Rosita riuscì a ricambiare freddamente. Bisognava tornare ad Alexandria ad aggiornare Rick, anche se lo sceriffo si sarebbe arrabbiato molto per il loro piano clandestino.

***

Scusa!
Fu l'unica parola che disse Eric in auto. Amanda rispose solo con un sorriso striminzito. L'arciere era completamente sparito dalla sua vita, e lei si era svuotata di tutto. Era cupa e vuota, e questo lo faceva preoccupare.
Quando rientrarono la sera, Michael non era al suo solito posto, e questo le fece capire che era ancora in ricognizione.
In casa sembrava esserci qualcuno ed Eric non le apparve preoccupato, e quando le fece spazio per entrare, Amanda sentí una voce familiare.
Subito dopo si chinò a terra, le ginocchia erano coperte dal lungo maglione di Eric che indossava, mentre le braccia di Denise le cingevano il collo. Eric e Daryl osservarono la scena in silenzio, ascoltando le lacrime e i tormenti che laceravano il cuore di Amanda.
Mi sei mancata mamma!
Sussurrò dolcemente la piccola, ottenendo tanti baci sulle guanciotte rosse.
Anche tu... infinitamente!
Sussurrò sua madre.

Non ho mai visto così tanti palloncini mamma.
Continuó con estremo entusiasmo Denise, facendola alzare per poi condurla nel salone. Amanda non rivolse mai lo sguardo a Daryl, ma in quel momento gli occhi increduli erano rivolti ad Eric. Sapeva che aveva fatto qualcosa di magnifico per il compleanno di Denise.

Il salone era decorato e colorato, creando un forte contrasto con il resto dell'arredamento della casa. Eric si era preoccupato di far preparare del cibo e una magnifica torta al centro del lungo tavolo in legno.
Hai fatto tutto tu?
Domandò la piccola commossa, mentre stringeva ancora la mano della sua mamma incredula. Ma dalla bocca di Amanda non uscì una sola parola. Non sapeva cosa dirle e non poteva spezzarle il cuore, non in quell'occasione.
Sí! É stata tutto il giorno a prepararti questa sorpresa.
Fu Eric a mentire al suo posto, ottenendo degli occhi tristi anche da parte dell'arciere, oltre a quelli di Amanda.
Quella famiglia gli apparve distrutta, ma per la piccola era necessario unire i pezzi, anche quelli più spigolosi.

Eric li lasciò soli, si diresse in camera e sorrise come non mai.

***

Negan era ormai sciupato e iniziava ad essere poco convinto di quella che ormai era diventata una coalizione. I sensi di colpa lo attanagliavano ogni notte, mentre era costretto a dormire sul terreno umido. Aveva preferito abbandonare la casa di suo fratello, pur di dimostrargli di sapersela cavare. Quella donna folle lo aveva dapprima rapito, per poi iniziare a fidarsi di lui fino a renderlo partecipe dei suoi piani. Eric iniziava davvero a mancargli, ma Negan non avrebbe avuto la faccia tosta per tornare indietro. Lui, che era sempre rimasto in disparte durante gli scontri dei sussurratori, iniziava a non resistere più a quella vita.

***

Amanda dormiva nel suo letto abbracciata con Denise. Daryl era poco distante da loro, crollato su una poltrona verde bosco.
Eric li osservava grazie alla tiepida luce emanata dalla lampada sul comodino.

Scese lentamente al piano di sotto, dove Amanda e Denise gli fecero trovare sul tavolo la sua fetta di torta e un biglietto con su scritto grazie.
Si mise seduto, da solo, e iniziò a mangiarne una piccola parte, prima che la mano di Amanda si posò delicatamente sulla sua spalla destra, fermando a metà strada il boccone successivo.
Incredulo si voltò, le labbra di Amanda si bloccarono sulle sue, in un casto bacio. Non andò oltre, non provó a farlo eccitare. Lo abbracció poi così forte da fargli fermare il fiato, sussurrandogli delle cose all'orecchio. Eric affondò le sue labbra sulla spalla destra di Amanda, questa volta scoperta a causa della t shirt oversize.
Gli sembrava un sogno e da quel sogno non aveva nessuna intenzione di svegliarsi. Quando allontanò il viso dalla spalla, gli occhi di Amanda era un misto tra affetto e senso di colpa. Lui la lasciò tornare di sopra e riprese a godersi quella quiete.

The Walking Dead - In Punta Di piedi SEQUELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora