HAPPY BIRTHDAY! HAIKYU VERSION

ISSEI MATSUKAWA

01-03
Segno zodiacale: Pesci

🏐🏐🏐

- Tanti auguri a Matsukawa!- esclamò Toru, seduto sul tatami nella stanzetta del bar, alzando la birra.

- Perché sembra stia festeggiando tu?- borbottó Hajime.

- Ma come?! Siamo sempre andati a mangiare tutti insieme al suo compleanno! Sto solo portando avanti la tradizione!- dichiarò il castano.

- Grazie per essere riusciti a venire- disse Issei; non erano più al Liceo, non si sarebbe stupito se i suoi compagni avessero avuto da fare.

- Ma figurati, abbiamo questa tradizione dalle medie, non potevamo saltare- affermò Takahiro, seduto di fianco al festeggiato.

Il moro fece un piccolo sorriso: non era uno che esprimeva facilmente i suoi sentimenti, ma era davvero grato di essere lì con i suoi più cari amici.

- E noi che temevamo vi sareste chiusi in casa a festeggiare- rise Toru.

- Io volevo, ma il festeggiato ha preferito fare qualcosa di più semplice e tradizionale- borbottó Hanamaki.

- Lo abbiamo già fatto al tuo compleanno, mi andava di stare un po' con i miei amici; e poi, avremo tutta la notte per noi... Se non ti ubriachi e finisci a vomitare come l'ultima volta- rispose Issei, portandosi la birra alle labbra.

- Questo non dovevano saperlo!- esclamò Takahiro, incrociando le braccia al petto e fingendosi offeso.

Matsukawa si sporse verso di lui e gli lasciò un bacio sulla guancia, facendogli tornare il sorriso.

- Io voglio più dettagli imbarazzanti! Makki mi prende sempre in giro per tutto, adesso è il mio turno!- dichiarò Toru.

- Se vuoi posso raccontare anche di te; ti devo ricordare cos'è successo quando hai fatto a gara di bevute con Kageyama?- commentò Hajime.

- Iwa-chan! Quella cosa deve restare tra noi tre e il piccoletto!- esclamò Toru, voltandosi di scatto verso il ragazzo.

- Oh, ma io voglio sapere! Un racconto per un racconto!- esclamò Issei.

- In poche parole...-.

Matsukawa osservò Iwaizumi che iniziava a raccontare, facendo partire una guerra a chi riusciva a stuzzicare di più l'altro tra Oikawa e Makki.

Sorrise: non erano di certo le persone più tranquille del mondo, ma erano al suo fianco da quando era un bambino e non li avrebbe cambiati per nessun motivo al mondo.