Erano passati quattro giorni dal momento più imbarazzante della vita di Fay, che per fortuna ricordava solo a tratti, ma erano stati quattro giorni molto lunghi da cui ancora stentava a riprendersi. Si era fatta vedere poco in giro per la villa, e comunque Theodore non l'aveva cercata, anzi, aveva sentito dalla servitù che non era nemmeno in casa. Come biasimarlo. Dopo tutto quello che aveva fatto per lei, lo aveva ripagato in quel modo umiliante per entrambi. La parte peggiore di tutta quella situazione era non essere nemmeno riuscita a scusarsi subito: era crollata svenuta come una ragazzina che provava l'alcool per la prima volta. Eppure, le era capitato di bere e ubriacarsi prima, quando le cose andavano bene per la sua famiglia e lei era un'adolescente spensierata, ma di certo non era mai arrivata a quei livelli con un solo drink. Dovevano aver drogato quel g...come diavolo si chiamava, non se lo ricordava nemmeno. Stupidi Golden Boys, stupidi ricchi, stupida missione.
A proposito di missione: forse era meglio lasciare perdere i ricordi e ignorare il fatto che Theodore probabilmente non l'avrebbe più guardata in faccia, e tornare a occuparsi dei suoi appunti. Perché di cose strane, a quella festa, ne aveva viste. E anche se non era sicura perché aveva ricordi confusi della serata, aveva preferito mettere tutto su carta, in modo da poterlo analizzare con calma. Erano strane, le informazioni che aveva, soprattutto la dichiarazione di Raven che tutti loro fossero pericolosi. Glielo aveva detto sul serio o era uno scherzo della sua memoria? E comunque, quanto poteva essere dannoso un mucchio di ricconi viziati? Che suo padre avesse ragione, e ci fosse davvero qualcosa di losco? Non era ancora convinta che si trattasse di magia - come lui sostenva da anni - però di sicuro qualcosa di strano c'era, come quella polvere che fluttuava nell'aria, o le persone che levitavano a qualche centimetro da terra, e la sala completamente diversa da come era normalmente la Biblioteca...Possibile che fosse tutto frutto della sua sbronza? Iniziava a convincersi di no.
Mentre rileggeva l'ultima parte che aveva scritto il suo cellulare squillò. Leggere il nome di sua sorella maggiore la fece sentire per metà sollevata e per metà terrorizzata.
« Ciao Ness. » rispose timidamente.
« Ti sei calata bene nella tua nuova vita, sorellina. » Ness era palesemente stizzita, anche più del solito.
« Non capisco di cosa parli. »
« Andiamo, sei su tutti i giornali, a braccetto del tuo principe azzurro. Non mi dire che non lo sai. »
Fay sentì le guance bruciare dall'imbarazzo, non solo perchè era finita sui rotocalchi, ma perchè ogni volta, inevitabilmente, ripensava alla terribile scena del dopo festa.
« Ti stai sbagliando, sto solo facendo quello che mi ha chiesto papà. » Ness non se la bevve.
« Non sapevi mentire quando avevi cinque anni, non lo sai fare nemmeno adesso, Fay. »
Fay iniziò a risentirsi di quell'atteggiamento, alzò gli occhi al cielo seccata e, cambiando tono, le disse:
« Mi hai chiamata per farmi la ramanzina o ti serve qualcosa? Starei lavorando. »
« Ma per favore. » sbuffò Ness, sempre più infastidita « Smettila di fingere che la follia di nostro padre sia un lavoro. Più gli dai spago, più lui si dissocia dalla realtà. »
« E cosa dovrei fare allora? » Fay sbuffò spazientita.
« Tornare qui, al tuo posto. »
Un brivido di rabbia accese il suo corpo: Ness era stata sempre dura e poco sentimentale, ma lei non ci aveva mai fatto l'abitudine, e ogni volta la feriva come la prima. Non riuscì a dire niente, e Ness ne approfittò per continuare a sbraitare:
« Io non ho tempo di occuparmi di tutto e soprattutto di quel fannullone di papà, ed Eleanor ci prova, ma lo sappiamo tutte che lui ha un debole per te. La casa fa schifo, i soldi sono quasi finiti, il frigo è semi vuoto: devi tornare e basta. »
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La Fiera degli Inganni e delle Vanità
ФанфикLa Fiera degli Inganni e delle Vanità nasce come fanfiction della saga di ACOTAR scritta da Sarah J. Maas e al grido di "NIENTE È MAI TOO MUCH!". Partendo dalla base del primo romanzo, Una Corte di Rose e Spine, viene raccontata la storia di Fay Ad...