Y/N
Quando uscì dalla doccia erano ormai passate 2 ore circa.
Il mio corpo tremava dal freddo, o forse dalla paura che ancora mi scorreva nelle vene.
Non ero più in grado di distinguere alcuna emozione, alcuna sensazione, tutto non era altro che un enorme ammasso grigiastro e informe.
Mi sentivo così vuota… Privata di ogni briciola di vitalità e luce.
Alternavo momenti di assoluto apatia, a crolli emotivi, pianti incontrollati e dolore, profondo, dilagante.
Piccole goccioline d'acqua, scorrevano sulla mia pelle e dai miei capelli gocciolanti, disegnando percorsi su un corpo che ormai non riconoscevo più come mio.Arrivai davanti allo specchio, posto sopra al lavandino.
Il vetro era appannato a causa del vapore, che mi impediva di vedere il mio riflesso, i segni che la violenza di Jackson aveva lasciato sulla mia pelle.
Passai qualche minuto immobile, a fissare quella deformata figura.
Poi in un impeto d'ira, ripulì lo specchio, fissando per la prima volta quel corpo tumefatto.
Mentre mi facevo la doccia, avevo percepito sotto i polpastrelli i lividi, i rigonfiamenti dovuti all'ematomi, ma non avevo trovato la forza di abbassare lo sguardo… Avrebbe reso tutto troppo… Reale…
L'impulso di vomitare fece capolino dalla mia gola, non riuscì a reprimerlo, ritrovandomi raggomitolata sul wc, mentre singhiozzi e conati, scuotevano il mio corpo senza forze.Dopo qualche minuto il mio stomaco mi diede una tregua, e io mi sedetti incominciando a respirare con fatica.
Improvvisamente, l'abitacolo venne invaso dal rumore di colpi sulla porta, aumentando il mio panico.
«Y/n?… Tutto bene?» Mi chiese il mio migliore amico dall'altra parte.
«S-si… Tutto b-bene!» Tentai inutilmente, di sembrare più risoluta possibile, ma il tremore nella mia voce era impossibile da non notare.«Y/n, apri la porta, parliamo un attimo?»
L'ansia percorse la mia schiena e il vomito torno ad assediarmi.
Mi alzai di corsa, rischiando di perdere l'equilibrio, presi un accappatoio, avvolgendo il corpo, e fissai la mia figura allo specchio.
Sulla mia guancia era evidente il segno doloroso di una mano, scaraventata contro la mia pelle.
Alzai il cappuccio, cercando di nascondere il livido anche con l'ausilio dei capelli.Poi feci scattare la chiave nella serratura, e la figura del mio migliore amico, entro nella stanza.
Mi fissò qualche secondo, fu in procinto di parlare, di dire qualcosa, ma sembrò ricredersi un attimo, abbassò il capo, e con un sospiro profondo iniziò a parlare.
«Jungkook ha chiamato… Perché non ci vuoi parlare?» Mi chiese porgendomi il suo telefono.Jungkook… Come avrei potuto parlargli, guardarlo negli occhi, e dirgli cos'era accaduto.
Con quale coraggio gli avrei raccontato, di come il mio corpo fosse stato utilizzato, sfiorato e toccato da un altro.
Gli avrei fatto schifo, ribrezzo… Mi avrebbe ripudiato, incapace di guardarmi in faccia.Scossi la testa con vigore, allontanando il dispositivo da me, e facendo appello a tutto il mio auto controllo, per non scoppiare a piangere sotto gli occhi di Jimin.
Non potevo dirgli nulla, stava per sposarsi, doveva essere il giorno più bello della sua vita… E di certo non sarei stata io, la persona, che l'avrebbe rovinato.
«Y/n, sei strana… Cos'è successo, cos'hai?» Mi sfiorò la spalla e io feci appello a tutte le forze che avevo per non scostarmi, per non urlare, per non vomitare…
Tirai un sorriso finto, ma quando la sua presa si strinse intorno al mio braccio, venni catapultata tra le sue mani, trascinata verso la morte, sensa che nessuno se ne accorgesse.
Cominciai a tremare, e il conato fu impossibile da reprimere.
Mi piegai di fretta sul wc, riversando tutta la mia paura, la mia ansia, il mio disgusto, tutto lo schifo che stavo cercando di ingoiare.Jimin corse da me, mi tenne i capelli, accarezzandomi la schiena, avrei voluto urlargli di allontanarsi, ma non ne avevo le forze.
«Troppo alcol…» Tentai di risultare sarcastica, e strappargli un sorriso, ma l'unica cosa che ottenni, fu una voce spezzata dal pianto e una lacrima che mi rigò la guancia, sfuggita al mio controllo.
STAI LEGGENDO
This is only Sex ~Jungkook & reader~
FanficDue ragazzi diversi tra loro, con storie diverse e famiglie diverse... Si ritrovano uniti da uno stupido gioco, che li porterà alla creazione di un rapporto indissolubile. Un rapporto in cui si proteggeranno a vicenda e consoleranno nei momenti diff...