1; Isabella

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Mi dicono che devo sconfiggere il mostro che ho dentro, l'ansia che non mi lascia respirare.

<<Papà, posso sapere come ho perso la memoria?>>

Ho parlato con qualche psicologo, chiaramente non mi hanno saputo dare una mano.

Ogni volta il cuore mi palpita forte e sento esplodere qualcosa dentro di me.

<<Ancora una volta? Tesoro, credo che tu debba superare questa storia>>

Con la sua voce soffocata, mi dice chiaramente di dimenticare.

<<Non ho già dimenticato abbastanza, papà?>>

L'uomo che ho davanti è visibilmente in difficoltà. Come biasimarlo, ha appena commesso un errore bello grande.

<<Ascolta, Isabella>>

Mi afferra una mano e la stringe forte. In modo doloroso, oserei dire.

La mia è molto più piccola e fragile, in confronto alla sua.

<<Sei una ragazza intelligente e determinata>>

Una ciocca di capelli mi scende davanti agli occhi.

<<Non ti sto chiedendo di eliminarlo, ma di non pensarci più. Per il tuo bene>>

Cerco di fermare la mia gamba, che ha incominciato a tremare per colpa dell'agitazione.

<<Io non sono una ragazza determinata papà, non ho ancora ricordato nulla del passato>>

Della mia vita precedente. Non so chi erano i miei amici, e l'uomo che ho davanti è realmente la mia famiglia?

<<Appunto, ancora. Significa che c'è ancora tanto tempo per farlo>>

Mi accomodo sul divano e mio padre mi avvolge le gambe con una coperta di lana.

<<Pensavo che andando ad Amici, avrei migliorato il mio stato d'animo. Speravo di ricordare qualcosa, papà, ma non è successo>>

Dico con tono flebile, sono sul punto di piangere. Chi ero prima? Cosa mi piaceva fare?

<<Ma hai costruito una nuova vita. Hai una migliore amica adesso, o mi sbaglio?>>

Sorrido e annuisco. Ho tantissimi amici, uno più dolce dell'altro. Ma i miei preferiti rimarranno per sempre Carola e Luca.

<<Ricorda, Isa, che dove tu sei, quella è casa. Sempre>>

Mi lascio abbracciare e mi accoccolo sulla sua spalla. Penso a tante belle cose per eliminare il resto.

<<Ti voglio bene>>

Gli comunico, cogliendo l'occasione. Sgrana gli occhi e mi guarda in modo molto tenero. Felice.

<<Anch'io bambina mia, sei la cosa più bella che mi sia capitata>>

Lo allontano un po' perché troppo dolcezza può nuocere alla mia salute.

<<Però puoi parlarmi di com'ero prima?>>

Gli chiedo, tutto d'un tratto. Mio padre sbruffa ma poi annuisce cedevole, con lo sguardo malinconico.

<<Eri una ragazza molto solare. Non smettevi mai di sorridere e amavi l'amore in tutte le sue forme>>

Chiudo gli occhi e cerco di immaginare una me poco più giovane.

Spensierata e inconsapevole dell'ingiustizia che cambierà la sua vita per sempre.

<<Ti preoccupavi molto per gli altri. Eri una ragazza molto premurosa. Adoravi prenderti cura degli animali>>

Non sembra la mia descrizione. Dopo il risveglio dal coma, è diventato tutto cupo.

<<Avevo un fidanzato?>>

Vedo mio padre deglutire con fatica, mi dispiace infrangere la mia promessa ogni volta.

Ma non riesco a togliermi dalla mente questo pensiero. Ho bisogno di saperlo.

<<S-sì>>

Mi risponde e io perdo il respiro. La mia faccia diventa rossa, chiudo le mani e cerco di non scaldarmi troppo.

<<Davvero?>>

Chiedo, per essere sicura che non sia una presa in giro. Mio padre annuisce sconfitto, un po' controvoglia.

<<Quando pensavi di dirmelo? Lo sai che in caso avrei voluto cercarlo. Chi è?>>

Insisto spazientita, sempre più confusa. Non posso crederci.

<<Non posso dirtelo Isabella, mi dispiace. Ho fatto una promessa e intendo mantenerla>>

I miei occhi diventano lucidi. Incomincio a piangere, ma cerco di controllare i singhiozzi.

<<Allora lo troverò da sola, non mi interessa>>

Per Sempre// Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora